Editoriali Slider — 02 Agosto 2024

Bisogna ammettere che certi tipi di raffrescamenti risiedono più nelle speranze che nei fatti e, in parte, poco anche nei forecast modellistici. In verità qualche grado in meno sul centro-nord e nel corso delle prossime 48/72 ore rientra nelle probabilità. Ci sono poi da considerare i temporali; nel corso delle prossime 48/72 ore, seppur sempre molto a macchia di leopardo, ce ne saranno al nord, soprattutto dell’est, e, in parte, anche al centro. Ma si sa; il fresco, anche notevole, che subentra nell’ambito dei temporali, non è avvettivo ed è, pertanto, temporaneo. L’alta pressione dinamica che domina il quadro mediterraneo, in ogni caso e per come già intravisto giorni fa, segnerà una certa diminuzione, in maniera tale da confermare quel minimo di temperature meno alte, sul centro-nord, indicate per questo inizio del mese. Poi, e da inizio settimana, è assai probabile che detta alta pressione torni a presentarsi in nuovo rinforzo e con il classico promontorio che fa da contrappeso ad una certa curvatura ciclonica in pieno oceano. Dopodiché, nell’ambito di forecast di medio-lungo termine che presentano pur sempre probabilità inferiori al 50%, si propongono scenari, seppur più probabilmente orientati ad un bel proseguimento del solleone, tutti ancora da definire. E tutti ancora da definire perché se, per i giorni che stanno tra fine prima ed inizio seconda decade, molti prestigiosi modelli non alterano di molto quello che è da considerare come un dominio del sub-tropicale, altri disegnano qualcosa di ben più interessante e che sta intorno alla possibilità di un minimo di flessione barica con destabilizzazione, quanto meno sul centro-nord e parte adriatica in primis. Da temerari, e per notare qualcosa di ancora più interessante, saremmo tentati poi di spingerci sino ai giorni di ferragosto, ma sarebbe un tuffo nel fantameteo. Il disegno, che si riferisce alla situazione prevista intorno ai giorni 5/6, ovvero all’immediato dopo rispetto alla fase con minore splendore del sub-tropicale e con maggiore influenza di correnti occidentali, fornisce l’idea della tendenza verso la ripresa anticiclonica indicata. La simbologia, a sua volta, intende mostrare tre modi diversi con cui vari modelli interpretano il medio-lungo termine di fine decade, tra quelli più o meno favorevoli al persistere anticiclonico, e quelli, meno numerosi, che aprono ad una qualche possibilità di moderati raffrescamenti…

Pierangelo Perelli

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