ll campo protettivo anticiclonico prosegue il suo corso ma nel contesto di una graduale flessione, seppur alquanto modesta. Intanto, al posto di un promontorio esteso sino alle latitudini centro-settentrionali dell’europa occidentale, è andato configurandosi un campo maggiormente disposto secondo i paralleli, ed inoltre, lo stesso, ha visto e sta vedendo l’intromissione di deboli infiltrazioni in quota capaci di creare qualche motivo di instabilità. Lo sviluppo conseguente di qualche area temporalesca prevalentemente diurna su alpi e zone interne appenniniche non rappresenta certamente un vero cambiamento del tempo, ma sussiste la possibilità che lo stesso campo barico prosegua, nei prossimi giorni, la sua fase di indebolimento. Le prospettive di un vero e proprio break ad inizio settimana, peraltro, sono andate, nelle ultime ore, un pò affievolendosi, ma la possibilità che si abbia, comunque, il passaggio di una moderata saccatura oceanica destinata ad incrementare l’instabilità e a determinare una flessione termica, rimangono tutte. Il disegno illustra la situazione prevista tra domenica e lunedi e mostra la suddetta debole o moderata saccatura tra spagna e mediterraneo occidentale, mentre le linee trateggiate vogliono rappresentare il trend evolutivo successivo. L’evidenza di un cambiamento di configurazione deriva dal confronto tra il profilo della situazione prevista e quello attuale, identificato dalla linea viola; la minore certezza sulla forza effettiva della perturbazione è, invece, identificata proprio dal trend evolutivo simboleggiato dalle linee trateggiate, ancorato all’ipotesi che la medesima possa incontrare una certa resistenza da parte dell’alta pressione…