Editoriali Slider — 02 Settembre 2023

Il cambio di circolazione generale in atto vede la nuova sacca atlantica non progredire verso levante ma, al contrario, frenare e scivolare con atteggiamento semi-retrogrado verso il vicino oceano iberico a largo di gibilterra, sulla base di una evoluzione generale orientata verso una situazione di blocco. Ed il disegno della situazione prevista ad inizio settimana o intorno ai giorni 4/5 in tal senso è eloquente giacché mostra proprio il profilo marcato di una bella configurazione ad omega. Tale configurazione è l’esatta espressione di un jet stream poco prodigo di affondi marcati, deciso nel delinearsi con un ramo principale ovest-est alle latitudini settentrionali del continente e, nel contempo, associato ad una dinamica che vede sue ondulazioni perdersi verso sud in veste di cut-off o semi cut-off. Una dinamica questa tra le più classiche tra quelle nelle quali il grande sistema termodinamico troposferico cerca l’equilibrio termico. Lo sgancio verso sud di corpi freddi in quota che perdono contatto con il flusso principale più a nord e che, di conseguenza, risultano in circolazioni chiuse vorticose corrisponde sia ad uno dei metodi più efficaci dal punto di vista degli scambi termici tra latitudini e sia al determinarsi di situazioni di ristagno in cui l’equilibrio geostrofico pende a sfavore della legge di Coriolis ed a quella del grande flusso occidentale. Nella configurazione che sta maturando sull’europa delle latitudini centro-meridionali lo stesso profilo ad omega vede il cut-off iberico allontanarsi verso sud-ovest e maturare in una circolazione chiusa e bloccata mentre ad oriente, e per come fisiologico in detti casi, tende a maturare un’altra circolazione depressionaria portata, dinamicamente, a spingere altrettanto verso sud-ovest ed in senso retrogrado. E sarà proprio questa, piuttosto che quella iberica ed a causa di detta retrogressione, a risultare maggiormente influente per il mediterraneo meridionale, così da creare qualche disturbo sul sud-italia e così da evitare, soprattutto sul centro-sud, eventuali ed eccessivi rialzi termici. La temperatura, sotto l’effetto della stabilità dettata dall’anticiclone dinamico suddetto, non potrà, comunque, che aumentare, ma, e lo speriamo, è probabile che lo farà regalando una estate priva di estremi termici e con temperature abbastanza conformi al periodo stagionale. Vedremo poi, quando saremo verso fine decade, se ed in che termini tornerà a prevalere la spinta oceanica…

Pierangelo Perelli

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