Editoriali — 04 Aprile 2015

Sulla stagione continuano a sovrapporsi disegni retrò causa di destabilizzazioni e raffrescamenti. Tra progressi e frenate la primavera procede nel suo corso con qualche affanno, peraltro abbastanza fisiologico per il periodo. I buoni propositi di giorni fa, e per come era previsto, hanno dovuto rivedere le proprie certezze, scontrandosi con il cambio circolatorio di rialzi barici in sedi nord atlantiche e di frenate o deviazioni del flusso oceanico. L’ omega susseguente, con massimi sulle isole britanniche, è andato disegnandosi rapidamente, innescando infiltrazioni settentrionali lungo il suo bordo orientale in rapida progressione verso il mediterraneo. Tra queste movenze di matrice invernale e una primavera che, a dispetto di tutto, tenta di affermarsi, il risultato di tali manovre sarà quello di una sorta di ibrido, fatto di azione destabilizzante in mediterraneo centrale ma anche di un tentativo di ripresa azzorriana da ovest. La figura mostra la situazione prevista ad inizio settimana e mostra, simboleggiata dalla campana anticiclonica circoscritta dalle frecce rosse, il risultato della ripresa suddetta, inquadrabile nel medio termine dei giorni del week end. In altre parole il cavo d’onda, prima meridiano e poi ad asse orizzontale est-ovest per fisiologica rotazione oraria, minaccioso di aria fredda orientale, progredirà in modo limitato e temporaneo, riuscendo nei suoi obiettivi non oltre una certa longitudine in direzione ovest e lasciando il posto all’alta pressione di una primavera pronta a riprendere quota…

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Pierangelo Perelli

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