I modelli configurano ulteriormente la fisionomia di una contesto mobile a successive onde od impulsi sostanzialmente polari o artico-marittimi. Nulla a che vedere con blocchi ed irruzioni fredde profonde e persistenti. Molto a che vedere, invece, con una pulsazione ad ampie onde in grado di caratterizzare, in mediterraneo, un tempo variabile ad impronta moderatamente invernale e dominato da masse d’aria settentrional…i dell’alto atlantico. Nell’arco di 7-8 giorni le onde negative in rapido transito saranno tre: la prima per questo fine settimana (vedi disegno riferito alla situazione prevista in quota); la successiva, probabilmente più incisiva, subito ad inizio settimana; la terza, probabilmente di chiusura, per il fine settimana successivo. Sul fatto che la terza della serie possa essere di chiusura molto c’è ancora da verificare. Tuttavia sono molte le proiezioni modellistiche che la identificano seguita da quello sbarramento anticiclonico in grado di frenare il flusso mobile e di delineare una possibile continentalizzazione del flusso freddo. Se l’inizio della seconda metà del mese confermerà questa tendenza, per il momento appena accennata, potremo cominciare a parlare di afflusso freddo nord-orientale stazionario o duraturo. Fino ad allora non possiamo che descrivere una situazione, si invernale, ma ancorata, come detto, a variabilità e rapidi transiti. Dopodiché sono altrettanto evidenti i segni di un vortice polare con spirito intraprendente, voglioso di guadagnare in latitudine e che, in uno degli affondi suddetti, oltre a semplici e moderati espisodi invernali destinati al centro-nord, potrebbe regalare sorprese…