Il ritorno della pioggia è coinciso con gli inizi di un mese che va delineandosi come estremamente dinamico anche nelle prospettive future che ci conducono alla sua metà. La recente azione settentrionale che, stavolta e finalmente, ha coinvolto i bacini centro-occidentali del mediterraneo, è andata, rapidamente ed ulteriormente, estendendosi verso occidente, riaprendo le porte di un, seppur blando, atlantico delle correnti occidentali e della variabilità. Nel contesto dell’estremo dinamismo suddetto la medesima azione oceanica, o delle correnti che vengono da ovest associate a moderati transiti perturbati, può, quindi, agire per qualche tempo, in attesa, però, di una nuova, assai interessante, deviazione del getto che si prospetta a distanza di circa 5-7 giorni. Un pò troppo presto per definire bene il profilo di quella che appare, in generale, come una nuova decisa rimonta anticiclonica destinata a richiudere, almeno temporaneamente, la porta dell’oceano. Allo stato attuale, vari modelli denotano, di fatto e comunque, che la chiusura suddetta possa iniziare a maturare intorno al prossimo fine settimana, e denotano anche che la stessa possa associarsi ad una estensione dell’anticiclone sino sui mari del nord e sulla scandinavia. Si tratterebbe di una evoluzione a decisa componente meridiana, non solo destinata ad allontanare le azioni umide atlantiche ma anche, a meno di una non esclusa rimonta più spostata ad est, destinata a favorire l’esatta azione opposta, ovvero quella di una retrogressione di poli freddi continentali e di una temporanea fase, più o meno breve, di involuzione stagionale. Il disegno mostra la situazione prevista, in quota ed al suolo, a distanza di una settimana, e descrive quanto segnalato, collocando una azione negativa instabile di origine orientale o nord-orientale, tra l’europa centro-occidentale ed il mediterraneo settentrionale…
Pierangelo Perelli