La possibilità di una fase piovosa, in primis per il centro-nord, è legata ad una certa riapertura alle correnti atlantiche, assai probabile nella evoluzione del breve e, soprattutto, medio termine. L’irruzione di questi giorni, in attenuazione ed in trasferimento verso levante, segna tuttora il corso di un flusso groenlandese o artico-marittimo sostenuto da alte pressioni alle elevate latitudini oceaniche e poco affine alle possibilità di infiltrazioni umide da occidente, ma qualcosa, seppur non in modo clamoroso ed in tal senso, tende a muoversi. E tende a muoversi nella misura di un flusso ondulato generale meno settentrionale, meno orientato in senso meridiano, e, appunto, più occidentale. E seppure con alte pressioni persistentemente disposte sull’atlantico settentrionale una loro posizione tendenzialmente più meridionale e più spostata ad ovest può effettivamente strutturare un profilo dei grandi flussi maggiormente disposto a rifornire il mediterraneo di depressioni atlantiche. La saccatura che il disegno, riferito alla situazione prevista in quota per i giorni 12 o 13 aprile, indica presente sull’europa centro-occidentale, è proprio quella che, in grado di estendere la sua influenza al mediterraneo settentrionale e preceduta da correnti umide sciroccali, può apportare le attese piogge nel corso del prossimo week-end. Lo stesso disegno fornisce anche l’idea del corso ben più atlantico, associato alla successione di onde di segno opposto, che si profila nell’ambito dei prossimi giorni ed almeno sino alla metà del mese. Al seguito della saccatura menzionata, in questo modo, non mancherà il più o meno temporaneo ripristino sostenuto dall’onda anticiclonica al seguito e che la stessa mappa lascia intravedere. Poi, se in dirittura di fine seconda decade sarà nuovo blocco e rimonta di alte pressioni sia in oceano che sul continente con un cut-off iberico-atlantico e conseguente esplosione di stabilità e rialzi termici, lo vedremo. La simbologia delle frecce serve a rappresentare i tre step evolutivi dell’andamento del jet stream da qui a fine seconda decade, secondo la successione colori blu, viola, rosso e fissati rispettivamente ad oggi, al 12/13 ed al 18 aprile. Da detta simbologia si può estrapolare la prossima tendenza descritta verso una minore settentrionalizzazione con una maggiore influenza atlantica e la possibilità di un lungo termine, molto ancora da confermare, nel segno di rimonte subtropicali e relativa chiusura della porta oceanica…
Pierangelo Perelli