Con la simbologia nel disegno della situazione generale prevista intorno al 12 aprile ho voluto schematizzare la relativa dinamica anticiclonica, quale quella di un sub-tropicale che spinge verso latitudini relativamente alte con promontori e cunei (nel caso specifico la dinamica di un promontorio che muove verso nord lungo l’iberia e la francia e verso est lungo l’europa centrale, con la conseguente disposizione anticiclonica dei bassi strati disposta ad est o nord-est rispetto ai massimi in quota). Spinte del genere disegnano estensioni anticicloniche sia sud/nord che ovest/est che mantengono a nord il grande flusso atlantico, con l’eccezione di affondi destinati, causa tale dinamica, a scivolare lungo una direttrice nord/sud ed anche retrograda, e ad affogare nella estensione anticiclonica come gocce fredde o cut-off. E’ questo il caso della circolazione ciclonica di metà settimana, che non mancherà di produrre un moderato disturbo sulla penisola, in relativo rapido transito lungo il mediterraneo centro-occidentale e verso il nord-africa. Anticiclone per anticiclone lo stesso destino, ed in dirittura di metà mese, sembra essere anche quello della saccatura che nel disegno interessa l’atlantico, a suggerire, però ed in tal caso, un possibile trasferimento dei massimi verso ovest sull’oceano con un ridisegno generale meno favorevole a promontori mediterranei ed invece, sempre in sede mediterranea, più favorevole a discese instabili dal nord-europa…
Pierangelo Perelli