Editoriali Slider — 08 Aprile 2025

La vicenda settentrionale, ovvero quella definita da alcuni, grottescamente, come un ritorno d’inverno e che ancora detta le sue regole con un’ampia fascia anticiclonica estesa dal nord-africa alle isole britanniche, andrà, seppur gradualmente, sfumando nel corso della settimana. Che la medesima alta pressione sarebbe stata minata ad ovest piuttosto che ad est era già nelle previsioni di un pò di giorni fa. E di fatto sarà proprio l’atlantico ad esaurirla. Tuttavia occorrerà ancora del tempo. Ed occorrerà ancora del tempo perché, a dispetto di una rimonta azzorriana in oceano che incentiverà affondi dal nord-atlantico, la resistenza del sub-tropicale, ramo afro-mediterraneo, potrebbe essere tale da rendere il processo assai graduale e complicato. Beninteso, i vari modelli sono concordi nell’indicare, nell’arco di un pò di giorni, il ritorno a correnti occidentali, ma si tratta di vedere in quanto tempo e con quale forza. E questo perché il medesimo sub-tropicale potrebbe resistere oltre misura facendo muro o potrebbe tenersi a latitudini tali da rendere le stesse infiltrazioni non così incisive. Ecco perché il passaggio ad una fase più umida ed instabile, peraltro comunque probabile soprattutto a partire da inizio prossima settimana, rimane ancora tutto da verificare in relazione alla sua esatta fisionomia. Il disegno mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 11/12 aprile. Il medesimo mostra l’affondo sul vicino atlantico che, costretto dall’alta pressione ancora energica ad est, assume la connotazione di quasi cut-off e di circolazione ciclonica in quota relativamente moderata, mentre le frecce, da quelle più grandi tratteggiate alle altre, intendono indicare l’evoluzione che, dalla situazione attuale, ci porta a quella della figura. Si vede come, di fatto, il promontorio si ridimensioni e come l’atlantico, con l’avvento di una rimonta azzorriana a largo, tenda a spingere, ma si vede anche come, almeno fino a quel momento, tale spinta risulti un pò ostacolata. E se poi il medio termine, a suon dei colpi atlantici successivi previsti, saprà ribaltare la situazione in maniera franca a suo favore o dovrà fare i conti con elementi di difficoltà, più o meno marcati, lo vedremo…

Pierangelo Perelli

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