L’Inverno che, forse, verrà, è nelle attese dei freddisti che si stanno appellando a quanto sta avvenendo in stratosfera, dove sono presenti temperature assai superiori alla media del periodo
Occorre dire che uno stratwarming ad inizio stagione, accende, e legittimamente, certi tipi di speranze, ma occorre anche dire, nel contempo e come sempre, che non è detto che abbia quelle influenze in troposfera in sintonia con dette speranze.
Intanto ci godiamo, si fa per dire, (vedi linea rossa a simbolo) questa apatica fase anticiclonica e relativamente mite, tuttaltro che in armonia con ere glaciali; quindi possiamo verificare, dai vari forecast, che nulla sembra accadere fino alla metà del mese; ed infine cerchiamo di intravedere cosa potrebbe accadere oltre detta metà ed anche più avanti. Inutile dire che andare ad esaminare mappe a 7-15 gg è da temerari ma a noi, che piaccia o no, piace farlo, anche perché certi forecast non sono il frutto di fantasia ma di precisi e dettagliati calcoli fisico-matematici.
Ed ecco che, nel disegno dei colori, corrispondente alla situazione in quota prevista nei giorni successivi alla metà del mese, si comincia ad intravedere un certo cambio di configurazione dettato da qualcosa che sa di rimonta delle azzorre in alto oceano e di conseguente azione molto fredda su tutta la fascia orientale del continente. Detto passo avanti dell’inverno, in quel momento non ancora particolarmente influente per il mediterraneo, sembra, poi, a seguire e nei giorni di inizio terza decade, voler concretizzare qualcosa che somiglia ad una significativa pulsazione fatta di rimonte meridiane in atlantico e di spinte meridiane fredde verso le basse latitudini, progressivamente spostate più ad occidente (trend rappresentato dalle frecce e dalla linea blu)…