E’ inevitabile che l’appassionato di meteorologia tenda a guardare oltre ed oltre tutto ciò che si presenta, per il prossimo futuro, come oramai ben definito e scontato. In meteo, in verità, di assoluto c’è ben poco, quanto meno relativamente ai dettagli. Ma è un fatto che, in molti casi e come in questo, quanto si delinea nel medio termine e nelle sue caratteristiche generali, appaia configurato e con buonissime probabilità di realizzarsi. Mi riferisco, naturalmente, alla crisi della prossima settimana, che, peraltro, non sembra risultare così prodiga di super-precipitazioni (se non ci saranno pericolosi nubifragi tanto meglio), ma appare senz’altro come uno di quegli episodi meteo che precorrono la climatica di 15-20 giorni dopo. Un affondo dal nord-europa e dai mari del nord così evidente, e che ha come obiettivo, se non il centro-occidentale, il mediterraneo centrale, non può far altro, infatti, che produrre instabilità e raffrescamenti significativi. Non solo; il crollo della pressione in meridiana sembra anche tale da far si che il disegno depressionario possa persistere come una estesa e composta circolazione incastonata, tendente a circolazione semi-chiusa ma sempre ben attiva nel proporre assi di saccatura in grado di erodere il quadro barico verso ovest. Dicevo che l’appassionato di meteorologia tende sempre a guardare oltre. Ed è così che, stabilito quanto sembra oramai scontato che accada da inizio seconda decade a metà mese, l’interesse già corre all’evoluzione immediatamente successiva, che è quella di inizio seconda metà di ottobre e che è anche quella che sembra regalarci la classica fisiologica riapertura della porta occidentale, destinata ad inglobare la grande circolazione depressionaria nel contesto zonale e destinata a riproporre la dominante ovest-est, più o meno ondulata ed ancorata a mobilità, del più classico dei flussi atlantici. Il mio disegno vuole mostrare, secondo quanto indicato dal modello europeo, soprattutto detto passaggio, e cioè il passaggio dalla circolazione depressionaria frutto dell’affondo settentrionale suddetto (area circoscritta dalla frecce blu) allo schema di una grande circolazione euro-atlantica che vede la riapertura della porta oceanica (circolazione segnata dalle frecce color porpora)…
Pierangelo Perelli

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