Il disegno, che vuole rappresentare la situazione prevista in quota a metà mese, è eloquente e lo è nel descrivere un corso stagionale ideale e lontano da eccessi di caldo o ondate di caldo vere e proprie. Non che il dominio relativo del sub-tropicale nella sua veste atlantica non produca l’estate. Ma produce l’estate del caldo mitigato dalle correnti occidentali e di qualche momento di variabilità temporalesca sul nord-italia. E’ pur vero che, per il momento e per come poteva sembrare possibile giorni fa, non compaiono in prospettiva veri e propri break, ma è altrettanto evidente che, nel complesso, la fisionomia generale che va delineandosi intorno a metà mese, si conferma quella di un maggiore dinamismo associato ad ondulazioni cicloniche nord-atlantiche in moto verso sud-est a lambire il mediterraneo settentrionale. Quella che nel disegno coinvolge il nord-est si riferisce proprio alla metà del mese, mentre quella ancora presente in area groenlandese tende, a sua volta, a muovere verso le isole britanniche e presenta la connotazione di una saccatura che, in dirittura di fine seconda decade, può affondare minacciosa sin su golfo di biscaglia e nord dell’iberia (trend indicato dalla simbologia)…
Pierangelo Perelli

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