Sull’Italia settentrionale allagamenti, nubifragi, vittime e danni Agosto, caldo mio non ti conosco Le perplessità d Le persistenti piogge su Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Emilia e Romagna,-i temporali, i violenti colpi di vento manifestatisi in questi ultimi giorni anche su gran parte delle regioni centrali hanno ancora una volta messo in serio dubbio il preordinato svolgersi delle vacanze. Chj scrive è la terza volta in dieci giorni che rivisita il grande ammalato «tempo» ed illustra ai lettori le cause di tanto marasma atmosferico, col rischio di ripetersi, se noti altro con le solite previsioni di tempo perturbato. Non piove più come una volta, le piogge sono localmente più intense, meno distribuite nel corso dell’anno, anche se i totali annui non si discostano mollo dai valori statistici di trentenni precedenti. Qualcosa di simile nel comportamento meteorologico” ac¬ el meteorologo costrettocadde l’anno scorso durante l’ultima decade di luglio, quando pioggs e temporali imperversarono su tutto il Nord d’Italia e poi si propagarono, attenuati, anche alle regioni centrali e al iMcridiòne. Il decorso stagionale è anche in questa stagione estremamente labile e l’andamento delle correnti intorno all’emisfero Nord ha caratteristiche comuni (almeno nella configurazione) con l’andamento della circolazione atmosferica del semestre freddo (novembre-aprile). Da oltre quindici anni la temperatura media dell’aria, negli strati prossimi al suolo, a’latitudini settentrionali del nostro emisfero è • diminuita di oltre mezzo grado centigrado, tanto che sono visibilmente aumentate le superfici ricoperte di ghiaccio. Che ci si stia avviando verso una nuova epoca glaciale, o in¬ o ad interpretare i caprilo ae , l e o eoaa eia eao e o adi o n¬ terglaciale? Non si sa. Occorre prima di tutto distinguere Ira cambiamenti climatici naturali (sempre esistiti nel corso dei lunghi anni delia storia della Terra), dalle modificazioni che l’uomo avrebbe potuto provocare, sia pure involontariamente, nel corso di questi ultimi cento unni d’industrializzazione. Ma ciò che preoccupa seriamente i climatologi di tutto il mondo è l’inquinamento termico, una forma di inquinamento connessa alla produzione di energia: un processo che richiede lo smaltimento di immense quantità di calore che si riversano nell’aria nell’acqua nel suolo con conseguenze imprevedibili sull’andamento del clima, quantomeno con una inversione dell’attuale tendenza. Anche se l’allarme dei climatologi richiede profonde riflessioni, e non a caso vi abbiamo 1 ricci del tempo – Quesfatto riferimento, dobbiamo necessariamente passare alla previsione del tempo per i prossimi due o tre giorni, augurandoci però che le cose vadano comunque meglio di quanto previsto, nell’interesse di tutti i «vacanzieri». Il migliora.nento delle condizioni meteorologiche in atto sin da ieri sera sulle regioni nordoccidentali e su quelle del versante tirrenico e Sardegna si estenderà in giornata alle altre regioni settentrionali e dell’alto e medio Adriatico, mentre tutto il Meridione sarà ancora moderatamente perturbato. La nota dominante per i prossimi due giorni sarà costituita dai venti intorno Nord, moderati prima deboli poi, con locali rinforzi sulle Venezie e sulla Liguria. Sulla Sardegna, Sicilia e mari prospicienti i venti sofl’ieranno invece intorno Nord-Ovest • te le previsioni ed i mari saranno quasi tutti molto mossi, La temperatura scenderà a valori inferiori ni valori medi stagionali, ma sar» po- ‘ co avvertita nelle regioni padani:. intorno al 3 agosto è previstoun afflusso di aria atlantica che determinerà sulla- Penisola condizioni di variabilità: un tempo bizzarro, tutto annuvolamenti e schiarile intervallati a qualche temporale sparlò. 1 venti si orienteranno con gradualità ad Ovest. La temperatura, riprendendo a salire, sarà più mite, tuttavia le massime si conserveranno-ancot’a un po’ inferiori alla media di confronto, li’ presto per pronunciarsi su quel miglioramento che sembra intravedersi dopo il 6 o il 7.