Il processo verso un effettivo cambio meteo risulta alquanto complicato ma, per quanto in termini ancora da definire, maturerà. E maturerà, per come già descritto, proprio intorno a metà mese. Nulla a che vedere con un break, un peggioramento, o significative riduzioni termiche. A che vedere, piuttosto, con un certo ridisegno del profilo generale. Ed a che vedere un pò meno, ahimé, con significative variazioni negli effetti climatici. Ma appare evidente come, dopo l’ulteriore espansione sub-tropicale che ci interesserà sino ad inizio settimana, il ritiro della medesima espansione, previsto a partire dai giorni 13/14, non possa non produrre un certo ridimensionamento delle temperature, nonché un ridisegno a favore delle azzorre. Per di più l’evoluzione relativa ci mostra anche il tentativo di un certo affondo in quota che, al momento, appare alquanto effimero, ma che, in verità, potrebbe anche non essere totalmente privo di effetti. Tra modelli che il medesimo affondo lo definiscono come un cut-off destinato a perdersi ed a sparire nelle alte pressioni e modelli che, invece, lo descrivono come qualcosa di maggiormente influente, la possibilità che si possa avere, intorno a metà mese, un quadro con un minimo di destabilizzazioni, non può essere totalmente esclusa. Il disegno mostra la situazione generale prevista tra il 14 ed il 15 ed è indicativo nel marcare la ridistribuzione dei massimi in quota descritta, con gli stessi massimi tutti spostati sul vicino atlantico e con, seppur con valori di pressione non così bassi, un profilo ad ansa negativa tra iberia meridionale e mediterraneo occidentale. Le frecce, rappresentative di una isoipsa di riferimento intendono, a loro volta, segnare l’idea di una evoluzione che può far persistere un disegno meno da sub-tropicale afro-mediterraneo e più da azzorre, quanto meno per qualche giorno…
Pierangelo Perelli