PER CINQUE ORE LA NEVE E’ CADUTA SULLA CAMPANIA
Napoli 10 Febbraio 1956
Una violenta bufera di neve si è abbattuta oggi sulla città paralizzando il traffico e provocando una
trentina fra assiderati e feriti di cui alcuni ricoverati in pericolo di vita negli ospedali cittadini.
La neve è cominciata a cadere verso le ore 11.
Dopo cinque ore vie, piazze, colline sono apparse coperte da una candida coltre che sulla parte alta
della città raggiungeva i 15 centimetri.
In via Salvador Rosa un autobus, slittando, cozzava contro un muro e una decina di viaggiatori rimanevano
contusi.
Nel centro, un altro guidatore, il trentaduenne Salvatore Vitale, slittava anch’egli urtando una macchina.
Il parabrezza andava in frantumi e il Vitale rimaneva gravemente ferito, venendo ricoverato ai “Pellegrini”
con frattura delle ossa cervicali.
Nella mattinata due autocolonne di camion militari del Commissariato di Napoli hanno provveduto a portare ai Comuni del Matesino e dell’Alifano gli indumenti e il vestiario inviato dal Ministero della Difesa.
Duemilacinquecento cappotti, 2500 coperte, 400 paia di scarpe, 3000 giubbotti e 1500 pantaloni sono stati
distribuiti ai meno abbienti dei comuni di Gallo Matese, Letino, Fontegreca, Ciorlano, Capriati al Volturno, Prata Sannita, Pratella, Ailano, Sant’Angelo di Alife, San Gregorio Matese, Piedimonte di Alife, Castello d’Alife ed Alife.
In Campania, il beneventano è una delle zone più provate dal maltempo.
Di eccezionale gravità è la situazione di Torrecuso ( uno dei comuni in Val Fortore )
dove è scoppiata un epidemia di difterite, mentre l’unico medico è nell’impossibilità di prestare la sua opera perché anch’esso ammalato.
A Palinuro un pescatore, Raffaele Gambasca di 75 anni, uscito all’alba, è stato trovato cadavere sotto un albero, per assideramento.
Porto d’Ischia è isolato dagli altri comuni dell’isola.
Sull’Epomeo la neve ha raggiunto i 60 centimetri.