Valsesia e Laghi Nevica di nuovo
Valsesia e Laghi Nevica di nuovo Disagi per la circolazione Valsesia e Laghi Nevica di nuovo Borgosesai, 9 febbraio. Ir. e.) La neve ha ripreso a cadere in Valsesia, ma le località turistiche più rinomate, quali Alagna e Mera, fino a questa sera sono state solo «sporcate» dai fiocchi. Ai piedi del Rosa questa mattina splendeva un pallido sole; poi, nel pomeriggio, le condizioni atmosferiche sono mutate e in cielo si sono addensati grigi nuvoloni. Non è da escludere che in nottata inizi a nevicare copiosamente. Ad Alagna si scia sulle piste del Wold (m. 1220) e della Bocchetta delle Pisse (m. 1200), mentre la funivia dell’Ingren (riti 3150) è ancora chiusa a seguito della nevicata di due settimane fa. L’altezza varia da 80 a 100 centimetri a Piode (m. 745), a Campertogno (m. 850) e ad Otra di Moglia <m. 950), dove gli skilift girano anche nei giorni feriali. A Mera, dove nel tardo pomeriggio si è avuta una « spolverata » di neve, la discesa della Balmella (m. 1342), del Camparient 1 (m. 1424) e 2 (m. 1419), della Colma (m. 1426), del Pian Ra- stò (m. 1197) e della sciovia del Campo (m. 1542) sono tutte « battute » Omegna, 9 febbraio. ta. tìi.j Questa mattina il Cusio si è svegliato sotto la neve. La nevicata si è adagiata sul vecchio strato che la temperatura non era riuscita a sciogliere. Le strade comunque praticabili. Lentamente la neve continua a scendere, e al Mottarone se ne misurano 2 metri e 30 centimetri.
LaStampa 10/02/1978 – numero 34 pagina 2
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L’Italia del Nord flagellata da mia nuova bufera di neve Continua l’offensiva di questo durissimo inverno L’Italia del Nord flagellata da mia nuova bufera di neve Interrotte per alcune ore le autostrade Sestri Levante-Livorno e Savona-Pietra Ligure – Frazioni isolate e valanghe – Tremila vagoni merci bloccati ad Alessandria Eccezionale nevicata sull’Italia Settentrionale. Il disagio è enorme: paesi isolati, strade interrotte, pali della luce e telefonici divelti. Nelle località alpine c’è il pericolo di valanghe. Su tutte le strade è difficile muoversi. Gli spartineve non ce la fanno a tenere pulita la carreggiata. Il traffico ferroviario procede a rilento, alcuni aeroporti sono stati chiusi. Lo scalo di ALESSANDRIA è nuovamente bloccato. Sui 120 chilometri di binari sostano circa tremila carri. Da stamane alle 4, gli scambi hanno smesso di funzionare (25 centimetri di neve) ed è impossibile formare i convogli. Da Bologna è arrivata una potente turbina che spazza la neve dai binari ed è molto probabile che lo smistamento riprenda l’attività, sia pure parziale, nelle prossime ore. Stamane un treno locale è rimasto fermo un’ora a causa della neve, nelle campagne attorno a Cantalupa. Il CUNEESE è spazzato da un vento gelido e avvolto da un turbinio di neve. Purtroppo c’è una vittima: a Cuneo è crollato il tetto di una ditta di bevande. Nicolino Faccia, un autista di Peveragno, è morto schiacciato dalle travature. Tutti i collegamenti stradali (servizi di linea) sono interrotti, la ferrovia Cuneo-Limone è percorsa soltanto da convogli a composizione speciale che viaggiano con forti ritardi. Situazione drammatica in Valle Stura: sono cadute slavine e valanghe che hanno trascinato a valle alberi, casupole, pali della luce. La statale per il Colle della Maddalena è stata chiusa al traffico. Chiuso anche il Colle di Tenda, ma in territorio francese per il pericolo di valanghe. Interrotte anche le strade che uniscono Garessio a Sottana, Calizzano e al Colle Casotto e quella che unisce Frabosa Sottana a Pratonevoso e alla frazione Fontana. Le frazioni di Castellino Tanaro, Francolini e Coste sono isolate. Squadre di soccorso fanno la spola per rifornire i 50 abitanti. Ad AOSTA, nella notte sono caduti solo pochi centimetri di neve, che sono stati sufficienti a rendere disagevole la circolazione. Precipitazioni più abbondanti sono segnalate sull’arco alpino valdostano orientale, verso Gressoney ed Ayas e nella Valle di Champorcher. Maltempo anche in tutta la VALLE SUSA. Nevica da 24 ore. Per raggiungere Bardonecchia, Sestriere, Sauze d’Oulx, Claviere, Cesana occorrono le catene. In bassa valle, sulle statali 24 del Monginevro e 25 del Moncenisio, il traffico procede a rilento. Sulla linea ferroviaria Torino-Modane presso Meana, oggi un carro merci ha « saltato » uno scambio provocando dei danni ed i treni hanno subito ritardi. Neve abbondante anche su tutto il NOVARESE. A Gozzano è crollato il tetto di un capannone. Era un deposito di acque minerali. I danni sono valutati sui 20 milioni. L’edificio è lesionato. Bufera di neve anche in Liguria. Nelle città e lungo la costa la neve arriva a terra che è acqua a causa della salinità dell’atmosfera. Ma lo stesso fenomeno non favorisce chi abita in periferia, verso la montagna. Sulla collina dove sorgono i quartieri residenziali, la neve ha raggiunto l’altezza di venti centimetri. A GENOVA il traffico stradale è difficoltoso, i bus limitano il percorso lungo le direttrici principali anche se in certi tratti hanno dovuto mettere le catene. L’aeroporto «Cristoforo Colombo» è regolarmente aperto al traffico e i voli “non hanno subito ritardi o inter-ruzioni. Difficoltà invece sul- la linea ferroviaria Genova-A- lessandria: questa notte untreno è rimasto bloccato aPietra Bissara, sul confine con il Piemonte a causa degli altri convogli che viaggiavano con ritardi di una e anche due ore. Drammatica è invece la situazione nel SAVONESE. Interi paesi sono isolati, capannoni e tetti delle case minacciano di sprofondare sotto il peso della neve; decine di automobilisti sono stati soccorsi dai carabinieri e dalla Stradale. E la situazione tende a peggiorare. L’autostrada tra il capoluogo e Pietra Ligure è rimasta bloccata per 5 ore e il traffico dirottato sull’Aurelia. Per il momento sono rimaste aperte la nazionale Piemonte, la Savona-Torino e la nazionale del Sassello. Ma avanzare verso l’entroterra rappresenta una avventura che la polizia stradale sconsiglia di affrontare. I comuni di Calizzano e Bardineto sono raggiungibili soltanto da Millesimo. Il sindaco di Calizzano dice che tutto il paese è ! fermo. «La gente non è uscita dalle case- niente scuola, offi cine deserte». Le frazioni Barbassiria e Vetria sono iso Iate e le altre Possono essere I raggiunte solo dalle «campaI sn°le» dei carabinieri e rifor di viveri e medicinali, I valichi del Melogno, dei | Giovetti, dello Scravaion e di Toirano sono bloccati e la po- polazione per uscire di casa deve passare dalle finestre. Nella notte un treno passeggeri partito da Savona per Torino con una cinquantina di viaggiatori, è rimasto bloccato a causa della neve, per un paio d’ore, nei pressi di Sella. Situazione drammatica in provincia di La Spezia stretta dalla morsa del freddo e della neve. L’Autostrada Sestri Levante Livorno è stata interrotta al traffico nei due sensi dalle 10,20 fino a tarda sera. In certi tratti della «12» in comune di Carrodano, tra il casello di Brugnato e di Deiva Marina il manto nevoso ha raggiunto 25 centimetri. Una colonna lunga circa dieci chilometri di mezzi di trasporto è rimasta bloccata e centinaia di persone sono state in balia delle intemperie causando un caos indescrivibile. In LOMBARDIA è cominciato a nevicare ieri pomeriggio e stamane ha assunto l’aspetto di tormenta. MILANO è coperta da venti centimetri di neve, il traffico è caotico. I tram sono presi d’assalto Molti hanno lasciato l’auto in garage, altri non sono neppure riusciti a metterla in moto e staccarla dal marciapiede dove era posteggiata. Disagi anche per chi viaggia in treno. Le persone più colpite sono state i pendolari arrivati in ritardo sul posto di lavoro di venti o anche ottanta minuti. Gli aeroporti Malpensa e Linate sono fermi. La neve, dapprima mista a pioggia, poi fitta e schietta, è caduta da questa mattina su tutta l’Emilia-Romagna, fino a Faenza. In montagna la precipitazione è stata piuttosto abbondante raggiungendo anche i trenta centimetri r. s. Milano. Attraverso il fìtto nevischio s’intravede una fila di tram bloccati
Persone citate: Aurelia, Calizzano, Coste, Cristoforo Colombo, Francolini, Giovetti, Melogno, Nicolino Faccia, Sella, Sottana
LaStampa 11/02/1978 – numero 35 pagina 1
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“La nevicata più imponente degli ultimi quindici anni”
“La nevicata più imponente degli ultimi quindici anni” Tutta la provincia è ammantata di bianco “La nevicata più imponente degli ultimi quindici anni” Così dicono all’ufficio meteorologico – 15 centimetri in città, 25 in collina – L’assessore: “Garantiti i servizi essenziali” – La partita si farà fa Inaspettato ritorno al clima natalizio: dall’altra sera nevica incessantemente su Torino e provincia. In città ieri pomeriggio il manto aveva raggiunto uno spessore di circa 15 centimetri, in collina oltre 25. « La nevicata più eccezionale degli ultimi 15 anni » dicono all’Ufficio meteorologico, ma le previsioni sono improntate ad un cauto ottimismo. « Non dovrebbe durare a lungo, ci sarà un miglioramento abbastanza presto ». Con la neve i so’.ìti guai: interruzioni su alcune strade di montagna, difficoltà nei viaggi, treni merci bloccati, alcuni convogli passeggeri in ritardo. Voci confortanti vengono comunque da varie parti. « Sono fermi solo i treni merci nelle stazioni di Alessandria, Novara, alcuni a Torino, ma le cose stanno migliorando. Qualche difficoltà per i passeggeri sulla Torino-Savona con ritardi in qualche caso fino a due ore, sulle altre linee tutto normale » assicurano a Porta Nuova. Fanno eco a Caselle: « Ieri mattina alle 6 sono iniziate le operazioni di sgombero della neve dalla pista a cui hanno partecipato tutti i dipendenti Sagat. Questo ha consentito il regolare svolgersi dei voli e la possibilità di dirottare 7 aerei da altri aeroporti chiusi. Per ogni evenienza la pista è cosparsa di sale ». Tutto tranquillo anche sul fronte delle autostrade: « Solo sulla Torino-Savona c’è qualche disagio per gli automobilisti nel tratto Ceva-Montezemolo (necessarie le catene) ». Ma vediamo la situazione in città. La precipitazione è stata massiccia. « Una nevicata cospicua — ha detto l’assessore comunale Marzano — ma siamo intervenuti tempestivamente. La viabilità è garantita in modo sufficiente. Tutti i servizi essenziali sono assicurati. Anche la partita Torinn-Lanerossl Vicenza dovrebbe svolgersi normalmente. Resta un mistero: pur offrendo 1S mila lire al giorno agli spalatori si sono presentate solo 900 persone ». I primi mezzi meccanici sono entrati in funzione sulle strade collinari l’altra notte, ieri mattina alle 7 lo sgombero della neve è proseguito in città. In totale sono stati utilizzati 200 spartine¬ ve, 170 trattori con lama frontale, 90 pale meccaniche, un liquoerogatore e 1600 spalatori, 700 dei quali dipendenti comunali. « Ci sono state alcune lamentele ma riguardavano stradine della collina o piccole vie in città. In complesso la situazione è buona. La circolazione, anche se rallentata, non è diventata caotica » ha concluso l’assessore Marzano. Agli autcmcbilisti che si avventurano in collina è consigliato l’uso delle catene. Qualche difficoltà per l’autobus 54 (Valsalice), che ha dovuto Interrompere la corsa prima del capolinea in strada Mainerò. Qualche Ingorgo si è verificato Ieri mattina sulle rampe dei cavalcavia di corso Dante e corso Bramante. I tram non hanno avuto particolari problemi: operai dell’Atm hanno provveduto a spargere sale negli scambi e lungo il percorso delle linee. Ncn ci sono stati incidenti per la neve, anche perché molti torinesi hanno preferito non usare l’auto. La polizia stradale invivi comunque gli automobilisti a « diminuire la velocità ed evitare le brusche frenate ». r1111111[;I! 11M11i 11 !111i 111111r I! : 11: ! 1 ! 11111 i 111M fai Spalatori al lavoro in corso Massimo D’Azeglio per ripulire un passaggio pedonale
Persone citate: Marzano, Montezemolo
Luoghi citati: Alessandria, Novara, Savona, Torino, Vicenza
LaStampa 11/02/1978 – numero 35 pagina 4
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Il Piemonte assediato dalla neve Città, strade, paesi ancora bloccati sotto una coltre di mezzo metro Il Piemonte assediato dalla neve Alessandria: 3000 vagoni fermi allo scalo – Tetti crollati nell’Astigiano – Frazioni isolate e comunicazioni bloccate nel Cuneese Alessandria, 10 febbrùio. (f. m.) Nuovi disagi per la n vi ad Alessandria e In provine1… La precipitazione 6 Iniziata noila serata di Ieri, e continua con notevole intensità: in pianura lo strato nevoso ha raggiunto i 35 centimetri, in collina!. i 40; inoltre il vento provoca in alcune zone « rialzi » di un metro. La nevicata rende difficile II traffico su tutte le strade della provincia e In città. Numerosi automezzi sono bloccati. Il comando vigili urbani di Alessandria invita gli automobilisti, che non possono parcheggiare sui bordi delle strade per l’accumularsi della neve, a non lasciare le macchine in posizioni pericolose. Difficoltà anche nella circolazione ferroviaria; tutti i convogli viaggiano con notevole ritardo. Stamane il locale Cavallermaggiore-Nizza-Alessandria, carico di pendolari, è rimasto bloccato per oltre un’ora presso Cantalupo. Caos allo scalo merci di Alessandria, il secondo per Importanza In Italia: vi sono tremila vagoni fermi; 550 scambi sono bloccati. Giorni fa, quando lo scalo rimase fermo per il gelo, si disse che, malgrado una paga di 3500 lire l’ora, le Ferrovie non trovavano spalatori: molti, oggi, hanno riferito che dopo avere lavorato la paga è stata diminuita a 1600 lire. Casale Monf., 10 febbraio. (in. v.) La neve continua a cadere fitta: in città ha già raggiunto i 40 centimetri, paralizzando quasi totalmente II traffico e rendendo assai difficile camminare. Particolarmente grave la situazione nella zona collinare, dove la neve supera i 70 centimetri e molte strade secondarie sono Interrotte. Intasamenti si sono verificati sui due versanti della salita di Ozzano Monferrato, sulla statale Casale-Asti: numerosi au tocarri, rimasti bloccati, hanno ripreso la marcia grazie all’intervento di alcuni grossi trattori. Interrotte anche, per circa un’ora, la circonvallazione di Casale nel tratto di via Bruno Buozzl. Un camion con rimorchio, uscendo da uno stabilimento, è slittato bloccando la strada. I tentativi per rimuoverlo hanno fatto scivolare il rimorchio verso la sponda del sottostante canale Lanza: si è quindi reso necessario l’Intervento dei vigili del fuoco per normalizzare la situazione. Acqui Terme, 10 febbraio. (g. p.) Cinquanta centimetri di neve sono caduti nelle ultime ventiquattro ore sull’Alto Monferrato, sulla Valle Bormlda e l’Acquese: in città è stata dichiarata la mobilitazione generale. Oggi sono stati Ingaggiati venticinque spalatori volontari che operano con cinque ruspe, insieme ai dipendenti comunali e. dell’Azienda per la raccolte dei, rifiuti!: JL’assessore -alla■,. Pubblica Istruzione invita I genitori degli alunni di elementari e medie inferiori a non mandare I figli a scuola domani, perché II transito sulle strade può essere reso pericoloso dai mezzi meccanici. Interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica si registrano in molti comuni dell’Acquese, della Valle Bormida e dell’Alto Monferrato. In mattinata è rimasta bloccata la linea ferroviaria Spigno Monferrato-Savona. Tortona, 10 febbraio. te. r.) Nessun grave incidente ma traffico difficile per la neve che dalle venti di ieri cade sul Tortonese, accompagnata da forti raffiche di vento, I mezzi meccanici non riescono a mantenere pulite le strade. Maggiore difficoltà nelle zone collinari, in particolare in Val Curone, dove la neve ha raggiunto i quaranta centimetri,. Stamane a Tortona sono mancate l’acqua e la luce. Valenza Po, 10 febbraio. (g. ga.) Maltempo in tutto il Valenzano. La circolazione in città è rallentata dall’abbondante nevicata (35 centimetri] iniziata Ieri sera e che tutor a prosegue. Il traffico è molto difficoltoso, sia sulla statale di Alessandria, sia su quella di Casale. Sino ad ora non si segnalano incidenti; è consigliabile l’uso di catene. Novi Ligure, 10 febbraio. (g. c.) Una nuova nevicata ha investito la zona di Novi Ligure. E’ la decima della stagione, e anche la più consistente. Nevica senza Interruzione dal tardo pomeriggio di giovedì; in città lo strato nevoso supera I 35 centimetri; nelle campagne e nella zona collinare sotto la neve fresca (circa 40 centimetri) c’è ancora uno strato di ghiaccio, una ventina di centimetri. Nelle vallate del Borbera, dello Scrlvia, del Lemme e dello Spinti la neve supera il mezzo metro. La circolazione stradale ò semiparallzzata; possono viaggiare con difficoltà solo gli automezzi muniti di catene, Ouas Ituttl i servizi di linea sono stati sospesi; i passi della Castagnola e della Bocchetta (circa un metro di neve) sono chiusi al traffico. Ovade, 10 febbraio. (g. t.) Bufera di neve da ieri sera anche nell’Ovadese e nelle Valli d’Orba e Stura. Sono Isolati i comuni di Bandita, Cassinelle, Olpicella di Molare, Montuldeo, Roccagrlmalda, Belforte Monferrato, Cremollno, Montaldo Bormida. Trlsobbio e Carpeneto. I servizi di linea tra l’entroterra e Ovada da stamane sono sospesi: è assicurato soltanto II collegamento con Alessandria. Il maltèmpo, isolando alcuni centri, ha costretto numerosi valligiani a raggiungere a piedi i paesi vicini per rifornimenti. La neve — che continua a cadere — ha raggiunto 40 centimetri a Ovada, 80 nella zona collinare e sul colle di Gremollno. Serravalle Scrlvia. 10 febbraio. (w. gl.) Nella zona di Serravalle la neve ha già raggiunto I 30 centimetri. Alcune strade secondarle sono interrotte; parecchi cascinali Isolati. Il traffico è difficile. Asti. 10 febbraio. (v. m.) Abbondante nevicata lenotte su Asti e dintorni. La neve ha superato I 20 centimetri. Per diverse ore la circolazione è rimasta bloccata. Alcuni alberi socadutl, alla periferia della citè crollato il tetto di un capannone. A Montemagno, per l’Impraticabilità delle strade, sono state sospese le lezioni nelle scuole elementari. Bubblo, 10 febbraio. (g. ti) A Bubbio oggi la neve ha raggiunto I 35 centimetri. Mezzi meccanici sono continuamente in azione per ripulire le strade. Nizza Monferrato, 10 febbraio. (w. g.) Nevica insistentemente da ieri sera a Nizza Monferrato. In città la neve ha raggiunto i 30 centimetri; la circolazione è difficile. La nuova nevicata, la più abbondante della stagione, ha paralizzato tutto II basso astigiano. Nei centri collinari la neve ha raggiunto I 40 centimetri: parecchi cascinali sono isolati. Alcuni tetti rustici sono crollati per il peso della neve. ‘ Canelli, 10 febbraio. (c. a.) Novanta centimetri di neve nella Langa astigiana; 50 a Canelli e In Valle Bormlda, 40 in Valle Belbo. Queste le conseguenze della nuova ondata di maltempo, che ha fatto ancora salire le spese dei comuni per mantenere sgombre le strade. L’assessore competente ha detto, stamane, che I costi di rimozione della neve, fino a questo momento, sono quintuplicati rispetto agli anni scorsi. La circolazione è ovunque difficile; su tutte le strade sono necessarie le catene. Nell’alta Langa molte borgate sono isolate. Sono segnalate anche Interruzioni di energia elettrica per la caduta di pali e alberi, che hanno spezzato I cavi. Tra Piana del Salto e Santo Stefano Belbo un camion carico di botti di vino è precipitato In una scarpata. L’autista, Michele Pavia, 30 anni, residente a Voghera, ha riportato lesioni non gravi, mentre sono andati perduti 120 ettolitri di vino barbera pregiato. Moncalvo, 10 febbraio. (g. p.) Nevicata abbondante e bufera di vento anche nel Moncalvese. In città la neve ha raggiunto I 30 centimetri; tra Grazzano e Casorzo ha superato i 40. Nonostante II lavoro degli spartineve, sulla statale Asti-Casale gli autoveicoli procedono a passo d’uomo e la salita di San Giovanni è transitabile soltanto con le catene. Cuneo, 10 febbraio. (g. r.) La nevicata, iniziata quasi In sordina ieri pomeriggio è diventata, con II passare delle ore, una tempesta. Nel capoluogo fa neve fresca — che si aggiunge al mucchi rimasti dopo le precedenti precipitazioni — ha raggiunto stasera 50 centimetri. La circolazione è difficile. Tutti i servizi di linea con le vallate sono interrotti o hanno forti ritardi, con grave disagio dei pendolari. Lo strato di neve sul tetti — che non sono stati.sgomberati malgrado : l’ordinanza del sindaco — ha raggiunto livelli eccezionali. Mondovi, 10 febbraio. (g. f.) In città la neve ha già raggiunto i 35 centimetri, paralizzando la circolazione. E’ la quarta volta dall’inizio dell’anno. I vigili del fuoco sono mobilitati dalle prime ore di stamani per le continue chiamate a causa di crolli. A Villanova hanno ceduto le strutture del capannone della ditta Merlo, a Vicoforts quelle della ditta Cuniberto due Industrie di laterizi; In frazione Rifreddo di Mondovi è caduto un porticato rurale. Ceva, 10 febbraio. (g. g.) In tutta l’alta valle Tanaro Infuria una violenta bufera: la neve ha superato ovunque il mez¬ zo metro. Le comunicazioni ferroviarie e stradali sono sconvolte. Il traffico sulla statale dei colle di Nava e sull’autostrada Cova-Savona procede con estrema difficoltà; la polizia consiglia agli automobilisti di non mettersi In viaggio se non per gravi motivi. Un treno è rimasto bloccato sulla linea CevaOrmea: due locomotori stanno tentando di raggiungere il convoglio per liberarlo dalla neve. I passeggeri sono stati trasbordati su pulman. Molte autobus di linea sono bloccati nei pressi di Viola. Salùzzo, 10 febbraio, (v. I.) A Saluzzo nevica dalle prime ore di questa mattina. Lo strato di neve ha raggiunto I venti centimetri. La circolazione è difficile, quasi impossibile nella parte alta della città. Alba, 10 febbraio, (g. f.) Da Ieri pomeriggio tutto l’Albese è sotto la neve. Le precipitazioni sono proseguite ininterrottamente per tutta la notte e la giornata odierna; in serata si sono ulteriormente intensificate. Lo strato nevoso ha raggiunto trenta centimetri in città, e mezzo metro nell’Alta Langa. Ovunque serie difficoltà nella circolazione: molte strade sono percorribili solo con catene, e parecchie frazioni e ca¬ scinali sono Isolati. Si segnalano numerose interruzioni alle linee telefoniche ed elettriche. Preoccupazioni tra gli agricoltori delle Langhe per I danni ai noccioleti, la cui fioritura è molto precoce. Bra, 10 febbraio. (g. n.) Traffico difficoltoso per la neve — che ha raggiunto i 20 centimetri — su tutte le strade del Braidese. L’uso delle catene, obbligatorio sulla Torino-Savona, è consigliato ovunque. La circolazione automobilistica è rallentata anche In città, dove il servizio di sgombero della neve non si è dimostrato molto efficiente. Savlgliano, 10 febbraio. (f. p.) Oltre venti centimetri di neve sono caduti questa notte sul Saviglianese. Il traffico procede molto a rilento, soprattutto lungo le strade provinciali. Si registrano numerosi tamponamenti; alcune auto sono uscite di strada, fortunatamente senza gravi conseguenze. Racconigi, 10 febbraio. (f. p.) Nevica Ininterrottamente da quasi 24 ore anche sul Racconlgese, dove la neve ha raggiunto 25 centimetri. La nuova ondata di maltempo ha causato intralci alla circolazione, soprattutto lungo la statale Torino-Cuneo. I carri attrezzi sono interve¬ nuti più volte per alutare automobilisti in difficoltà. Cortemilia, 10 febbraio. (I. s.) Nevica intensamente da oltre 24 ore su Cortemilia e sull’Alta Langa. Il manto nevoso ha raggiunto il mezzo metro nelle località collinari e sta causando notevoli difficoltà alla circolazione e forti ritardi agli autobus di linea. La statale per Alba è percorribile solo con catene. La neve, sta provocando la caduta di numerosi alberi di nocciole. Dronero, 10 febbraio. (g. fe.) In Valle Maira continua a nevicare ininterrottamente da ieri pomeriggio, la neve’supera ovunque I 70 centimetri. La statale è transitabile con catene fino ad Acceglio; i servizi di autocorriere si svolgono con estrema difficoltà. Ovunque incombe il pericolo di valanghe e di slavine, □a questa sera sono isolate le frazioni Chialvette e Pratorotondo. Borgo S. Dalmazzo, 10 febbraio. (g. m.) Nuova ondata di maltempo con forti raffiche di vento e intensa precipitazione nevosa. La neve fresca — che supera ovunque gli 80 centimetri si aggiunge a quella ghiacciata, provocando slavine e valanghe. In Valle Vermenagna, la linea ferroviaria per Limone è tonuta in funzione dal passaggio eli convoglio speciali che. sia pure con forti ritardi, garantiscono i collegamenti. La statale è percorribile soltanto con catene da Borgo S. Dalmazzo. Il valico del Collo di Tenda è chiuso al traflico: la strada internazionale 6 ostruita in territorio francese. In Vallo Stura una valanga ha bloccato la statale fra Vinadio e la località • Pianche »: in serata la circolazione è stata riattivata. In Valle Gesso la situazione sta diventando drammatica: le frazioni S. Lorenzo e S. Anna di Valdieri sono isolate dalla notte scorsa a causa di una grossa valanga che ha ostruito la strada provinciale dopo il bivio per Entracque. Paesana, 10 febbraio. (p. I. r.) Da 24 ore è ripreso a nevicare su tutta la Valle Po. Una vera tempesta sta rendendo allarmante la situazione dei comuni montani, già provati dalle precedenti, eccezionali precipitazioni. La neve ha raggiunto 80 centimetri nei paesi dell’alta valle: anche su località meno elevate, come Gambasca e Martiniana Po, la nevicata è intensa, come non avveniva do, molti anni. Gravi gli intralci alla circolazione: il servizio di autobus per l’alta valle è sospeso da questo pomeriggio. La nuova ondata di maltempo porterò al dissesto le finanze dei comuni, già al limite del tracollo. Dogliani, 10 febbraio. (p. o.) A causa della neve — che ha raggiunto i 30 centimetri — è crollata nella piazza del mercato di Dogliani la tettoia comunale, danneggiando gravemente automobili e camion in sosta: non vi sono feriti. Piasco, 10 febbraio. (d. a. c.) In tutta la bassa valle Varaita la nevo ha raggiunto i 50 centimetri. Chianale e Bellino sono ancora raggiungibili, ma soltanto con le catene. Si teme che possano restare nuovamente isolate le borgate di Molle e di Possano. Caraglio, 10 febbraio. Co. a.) Situazione allarmante in tutta la Valle Grana a causa della neve, che ha raggiunto i 50 centimetri. Sono isolate le frazioni Chiappi, Chiotti, Colletto e Croce di Castelmagno. Difficile la situazione nel Vallone Gerbo e a Pentenera di Pradleves. Preoccupazioni anche a Monterosso Grana, perché i mezzi usati per lo sgombero non sono adeguati alla grave situazione. Potrebbe risolvere la situazione la fresaneve che. tuttavia, non può percorrere strade non asfaltate. Montemale e. Castelmagno sono isolati, da questa sera, insieme alle frazioni Maurizio, Colletto e Cantum. In serata è rimasta bloccata la provinciale Prodleves:Campomolino. Alessandria. Un’immagine dei giardini del centro cittadino imbiancati dalla neve • Cade da oltre ventiquattr’ore Asti. Ieri sera nei pressi di piazza Alfieri durante la copiosa nevicata che ha coperto la città monferrina
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Un record di pioggia e di neve
Un record di pioggia e di neve Un record di pioggia e di neve Piove, tira vento e fa freddo. Un giorno la colonnina di mercurio si alga, un altro si abbassa. Sempre in modo brusco, con grandi sbalzi. In Riviera ed alle spalle di Imperia e di Savona (Colle di Nava, Colle di Tenda, Val Bormida) sono «saltati tutti i record». Ma è davvero un periodo eccezionale? Risponde Bino Bini, direttore dell’osservatorio meteorologico di Imperia: «Bisogna considerare attentamente il problema, esaminarlo con ordine. Per quanto riguarda la temperatura, occorre analizzare una serie di rilievi meteorologici e confrontarli con la norma, con quelli che dovrebbero essere i dati standard. Possiamo registrare così che sta diminuendo la temperatura delle stagioni calde ed aumenta quella delle stagioni fredde. Questo andamento si sta normalizzando e conferma lo sconvolgimento venutosi a creare negli elementi climatici: le stagioni sono sparite ». Allora non è vero che fa più freddo degli altri anni? «Non direi. Ad Imperia si è molto lontani dalle “minime” registrate nel 1893, nel 1929 e nel 1956, quando il termometro raggiunse i due e i quattro gradi sotto lo zero. D’altra parte è questo il periodo più freddo dell’anno dovuto all’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al sole. Si può parlare invece di fenomeni più violenti, anormali, che purtroppo negli ultimi anni avvengono in modo ricorrente, Le nevicate e le piogge di oggi per esempio sono da considerarsi anormali». A cosa sono dovuti questi fenomeni? «Si entra nel campo della teoria. Ognuno può dire la sua e ritenerla valida. Secondo un gruppo di studiosi, questi fenomeni violenti sono da addebitarsi agli squilibri che l’uomo ha determinato in tutto il mondo. L’insediamento umano ha provocato dissesti Allora le precipitazioni sono da considerarsi «eccezionali»? «Gennaio ha fatto segnare un record assoluto: undici giorni piovosi, per complessive 96 ore di precipitazioni, che hanno fatto salire l’igrometro a 251 millimetri. E’ un fatto davvero eccezionale, se si pensa che in 104 anni di rilevamenti eseguiti dall’osservatorio in questo mese non era mai piovuto cosi tanto. Il discorso può esser esteso benissimo a tutta la fascia costiera che va da Savona a Ventimiglia. Pioggia sulla costa significa neve nell’entroterra per una differenza di temperatura in funzione dell’altitudine. Ecco perché, specialmente in Val Bormida, ci sono state nevicate cosi abbondanti. I precedenti più significativi, sempre in fatto di precipitazioni, risalgono al 1895 con 139 millimetri ed al 1919 con 180 millimetri». Pier Paolo Cervone
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La Valle Bormida «paralizzata», paesi senza luce Piana: è bruciato il tetto delle scuole elementari
La Valle Bormida «paralizzata», paesi senza luce Piana: è bruciato il tetto delle scuole elementari I soccorsi dei carabinieri a malati e automobilisti bloccati nella bufera La Valle Bormida «paralizzata», paesi senza luce Piana: è bruciato il tetto delle scuole elementari Cairo Montenotte, 10 febbraio. (e. r.) Un inverno così rigido in valle Bormida non si ricorda da anni. La zona è completamente paralizzata, tutte le attività hanno registrato un rallentamento notevole. Questa volta si è trattato di una tormenta violentissima. Sessanta centimetri di neve si sono aggiunti a quella caduta nel giorni scorsi. Molte località sono nuovamente isolate. Carabinieri e polizìa cercano di raggiungere i cascinali più lontani, dove i mezzi spartineve non riescono a passare. La situazione più drammatica si è registrata a Calizzano ed a Bardineto, dove l mezzi dell’Anas si sono trovati in seria difficoltà. Carabinieri della stazione di Calizzano hanno lasciato la caserma alle 3 della notte scorsa per soccorrere numerosi automobilisti rimasti bloccati. I primi mezzi antineve sono usciti soltanto verso le S. 1 passi del Melogno, del dovetti, e di Scravalon sono chiusi al truffico. I mezzi pubblici non viaggiano. SI temono nuovi crolli di tetti e capannoni. Le frazioni ai Calizzano, Barbastria e Vetrla, sono completamente Isolate. Ad aggravare la situazione è venuta la mancanza di energia elettrica. Giovo, Pontlnvrea. Sassello ed Urbe sono rimaste bloccate per tutta la mattinata. Le scolile sono rimaste chiuse, gli spartineve hanno dovuto superare notevoli difficoltà per aprire varchi. 1 mezzi della Acis che /anno servizio a Savona e Sassello non hanno viaggiato. Ingorghi nei pressi del Vispa a Carcare e in località Colletto a Eego dove autotreni slittati iianno dovuto attendere i mezzi dell’Acl per essere rimossi. Ad Altare i Vigili del fuoco sono dovuti intervenire per puntellare il tetto dt un capannone della ditta Eiettroslderurgica. A Dego sta ver crollare il tetto della farmacia coperto da un metro e mezzo di neve. In serata la situazione si è notevolmente aggravata. Calizzano e Bardineto, dove la neve ha raggiunto 1 due metri, sono isolati. A Bardineto manca la luce. Durante la notte un treno passeggeri con cinquanta persone a bordo è rimasto per circa quattro ore nei pressi di una galleria a Sella, sulla linea Savona-Torino. Il piazzale ferroviario di San Giuseppe non è più In grado di ricevere i treni provenienti da Savona, Alessandria e Torino. Molti convcgli, soprattutto merci, sono stati soppressi. ‘ Spartineve e mezzi dell’Anas i fanno 11 possibile per tenere le ! strade statali e l’Autostrada puI lite. Più difficili le comunicazioni ‘ sulle strade comunali. Una slavina, nei pressi di Osiglla, ha interrotto la strada per Millesimo. Piana Crlxia, 10 febbraio. Panico a Piana Crlxia per un incendio che ha distrutto il tetto della scuola elementare in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Le fiamme sono scoppiate nel pomeriggio verso le 16, mentre nella zona si abbatteva una violenta 1 bufera di neve. L’incendio è stato causato dalle scintille fuoriuscite da Ua canna fumaria del riscaldamento centralizzato, lesionate da ‘ alcuni giorni, che hanno raggiunto le travi del soffitto. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Cairo e Savona che hanno lavorato per sei ore per demare le fiamme. I drnni si aggirano sui quindici milioni. Anche a Savona auto coperte dalla neve – Difficoltà nei rioni di Valloria e Villetta
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Entroterra e litorale nella morsa del freddo scuole chiuse, forse Savona oggi senza gas
Entroterra e litorale nella morsa del freddo scuole chiuse, forse Savona oggi senza gas Strade interrotte e collegamenti difficili per una eccezionale nevicata Entroterra e litorale nella morsa del freddo scuole chiuse, forse Savona oggi senza gas Transito solo con catene sulla Torino-Mare – L’inconsueto spettacolo dei porti e delle spiagge bianche – Spazzaneve in funzione anche in Riviera – Slavina sul colle di Nava investe un’auto, illeso il conducente – Carabinieri portano i generi di prima necessità nelle frazioni isolate – E’ interrotta tra Savona e Pietra l’«Autofiori» Savona, 10 febbraio. Se le condizioni del tempo non miglioreranno, potrebbe essere sospesa, a Savona, l’erogazione del gas. All’officina c’è lo stato di emergenza, tecnici e operai sono sugli «Impianti» per controllare i punti più delicati e ridurre la possibilità di guasti. SI teme che possa diminuire la pressione e che, di conseguenza, si debba sospendere la distribuzione del gas. Per ogni evenienza sono state predisposte auto con altoparlanti con le quali la popolazione verrebbe invitata a non far uso del gas. Anche alla «Fornlcoke», la cokerìa che produce 11 gas poi distribuito a Savona, Vado e Qui Unno, la vigilanza è stata raddoppiata. Questa sera, presso l’amministrazione provinciale, c’è stata una riunione di tecnici per predisporre Interventi d’urgenza e coordinare 1 servizi per lo sgombero della neve. Dice l’assessore Varaldo: «CI arridano contìnuamente richieste da parte dei comuni dell’entroterra. I sindact dt Mattare, Roccavignale, Piana Crina, Calizzano ed altri ci hanno sollecitato l’invio di spazzaneve perché i “mezzi” di cui dispongono non bastano e il numero delle /razioni isolate è in continuo aumento». I collegamenti stradali con 11 Piemonte sono difficilissimi. Il traffico è praticamente paralizzato. Sull’autostrada Savona-Torino e sulle statali del Piemonte e del Sassello si transita con catene, ma è un rischio che la polizia sconsiglia di affrontare. Nelle zone di Sassello, Urbe, Giusvalla, Pontlnvrea, Mioglla e Stella, la neve ha raggiunto gli 80 centimetri e in molte località le scuole sono state chiuse. Neve anche in riva al mare. Nei quartieri più alti di Savona, Varazze, Celle e Albissola, ha raggiunto e a volte superato 1 dieci centimetri. Nel capoluogo gli autobus di linea hanno dovuto montare le catene per salire a Valloria, alla Villetta, al Chiavella e a Mongrlfone. Questa sera la frazione di Valcad, sopra Lesino, è rimasta isolata. Difficoltà di traffico si hanno. In particolare, in via Genova, la strada che porta al nuovo complesso ospedaliero di Valloria. Stamane le autoambulanze hanno faticato a .raggiungere 1 reparti di pediatria, maternità e medicina. Numerosi gli interventi del vigili del fuoco, per rimuovere vettu- re finite fuori strada. Gli spazzaneve sono entrati in funzione anche sull’Aurella di Levante, sulle strade di Bergeggi, Quillano ed Ellera e nell’immediato retroterra di Savona, Varazze e Celle. Con una «Campagnola» 1 carabinieri di Celle hanno potuto raggiungere la frazione Ferrari, dove hanno prelevato due fratellini, Barbara e Alessandro Stravos, di 4 e 3 anni, che dovevano essere ricoverati In ospedale. . Difficoltà anche nei collegamenti ferroviari con il Piemonte. Per mantenere liberi i binari, locomotori spazzaneve fanno In continuazione la spola tra una stazione e l’altra. Senza questa precauzione 1 servizi sarebbero già stati sospesi. I trend, comunque, viaggiano con due ed anche tre ore di ritardo, oppure passano via Genova. Imperla, 10 febbraio. Una slavina è caduta sulla statale 28 del Colle di Nava in località Rivàrini del comune di Pornasslo. Un’auto è rimasta sepolta dalla massa nevosa. Il conducente, un giovane operalo di Ormea, Fulvio Chiambrino di 23 anni, è I stato salvato grazie all’immediato intervento dei carabinieri di Nava e dei cantonieri dell’Anas. E’ Illeso. E’ chiusa al traffico per pericolo di valanghe, la strada provinciale che collega Nava e Monesi. Neve persino a Moltedo, Montegrazie e nei comuni di Pontedassio e Chiusavecchia. A Pieve di Teco gli alunni delle scuole elementari e medie hanno fatto vacanza. Le lezioni sono slate sospese a titolo precauzionale perché 1 ragazzi avrebbero potuto rimanere bloccati dalla neve. I vigili del fuoco hanno risposto a molte chiamate. Pane ed altri generi di consumo sono stati distribuiti agli abitanti di Tavole, Pantastna e Villa Talla rimasti completamente Isolati. Una «Campagnola» ha assicurato 1 collegamenti con il Colle San Bartolomeo. Ad Imperla i pompieri sono intervenuti in via Littardl, per una palma piegata dal forte vento che minacciava di cadere. Finale Ligure, 10 febbraio. Per tutta la giornata la tormenI ta ha flagellato 11 litorale. La’tem¬ pgvtpdtdsgci! lI ElI mj gsrnlnCsrpLenn peratura è oscillata fra 1 2 e 1 3 | gradi sopra lo zero. E’ la prima ! volta in tanti anni che la preclpi- I tazione atmosferica assume prò- ‘ porzioni così rilevanti. L’autostrada dei fiori è Interrotta al transl- . to tra 1 caselli di Pietra Ligure e di Savona. Il traffico è deviato : sulla statale Aurelia dove si svol- ; ge con estrema difficoltà. Lunghe code di veicoli si formano infatti in prossimità del centri abitati e ! la circolazione procede a rilento. ! I E’ chiusa anche la statale. Finalocalizzano per l’abbondantlssi- j I ma neve caduta al passo del Melo- j gno- Proibitive le condizioni delle strade provinciali per l’entroterra. La Finale-Calice-Rialto e la Finale-Orco Foglino sono percorribili con catene. A Calice Ligure sono Isolate le borgate Eze, Berea, Campogrande e Inomonte. Lo ‘ spartineve non ha ancora potuto raggiungerà Rialto, dove in alcuni punti è caduto un metro di neve. : Le scuole elementari sono chiuse e anche gli alunni che frequentano le medie a Finale Ligure hanno usufruito di un giorno di “vacanza perché lo scuolabus non ha potuto muoversi. Ad Orco Fegllno la neve è alta 40 centimetri. Situazione allarmante anche in Val Maremota. Giustenice è Isolata da stamane come Ferriera e Issilo, due frazioni di Magliolo. Bordlghera, 10 febbraio. Neve anche su Bordlghera e l’entroterra. Su Val Nervia il fenomeno è stato di proporzioni insolite. A Pigna, lo scontro fra due vetture ed un conseguente tamponamento a catena hanno provocato il ferimento di quattro persone: Pasquale Baldi, 38 anni, via Romana 39, Bordlghera; Alessandro Bonfante, 65 anni, via Romana 11, Vallecrosia; Raoul Caudano, 36 anni, di Caraglio (Cuneo!, e la figlia di quest’ultimo, Fiorella, di 10 anni; tutti sono stati giudicati guaribili in meno di venti 1 giorni. I rigori della temperatura, che in parecchie località ha toccato punte sensibilmente Inferiori allo zero, provocando danni alle colture di ginestre e mimose, destano preoccupazioni fra 1 floricoltori, che temono di veder compromessa la produzione per San Valentino. Sarremo, 10 febbraio. Monte Bigncne è isclato. Per arrivare a San Remolo le auto devono usare le catene. Stamane alle 7 la provinciale che colle-a la frazione a Sanremo è stata interrotta a causa degli alberi caduti per il peso della neve. Un pullman in servizio di linea mentre saliva a San Romolo è stato « imprigionato » in zona Borello dagli alberi caduti a terra. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Diano Marina, 10 febbraio. Molte frazioni del Dianese e di San Bartolomeo seno isolate dalla neve, che continua a cadere ininterrottamente. Evigno, Chiappa, Villa Faraldl ed altri paesini dell’entroterra hanno ricevuto stamattina dai carabinieri di Diano Marina i generi alimentari, trasportati con camionette e in al- ] cuni casi anche a piedi. Ad Evi- , : gno, la violenta bufera di questa ‘ i notte ha fatto cadere molte piani te. L’Enei e mobilitata per even! tuali situazioni di emergenza. i Ventimiglia, 10 febbraio, j | II Colle di Tenda è chiuso al . traffico; nessuno dei pullman di j linea che uniscono Nizza e Sanre-, ‘ mo a Cuneo, attraverso Ventimi¬ glia e la Valle Roja. è partito. In Val Nervia nevica incessantemente. I ristoranti di montagna di Colle Gouta e Colle Melosa, rispettivamente a 1200 e 1600 metri di altitudine, sono isolati e sepolti da oltre un metro di neve. Per aprire le strade provinciali arriveranno domani spazzaneve a turbina da altre località. In alto: a Savona, difficoltà di circolazione lungo la strada che sale a Madonna del Monte; ad Altare, un gruppo di motociclisti francesi è soccorso dalla polizia stradale i Carcare, un agente della polizia stradale libera un cane imprigionato nella neve – Savona, il porto sotto la neve – A Zinola, i pescatori alle prese con problemi certamente inconsueti: le reti imbiancate In alto, a sinistra, la spiaggia di Alassio; a destra, giochi di bambini ai giardini pubblici di Zinola – In basso,_ a sinistra, ancora un’immagine di Alassio: bisogna liberare il parabrezza dalla neve; a destra, alberi abbattuti a Quiliano
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Pericolo di valanghe in Valsesia, 5 paesi isolati
Pericolo di valanghe in Valsesia, 5 paesi isolati Pericolo di valanghe in Valsesia, 5 paesi isolati Omesna, 10 febbraio. (a. m.) La neve che cade ininterrottamente dalla mattinata di ieri sta destando serie preoccupazioni in tutta la zona del Cusio, soprattutto per quanto riguarda la viabilità. In molti parchi sono caduti sotto il peso della neve alberi secolari che abbattendosi su abitazioni sottostanti le hanno danneggiate. Preoccupazioni in questo senso destano gli alberi del Sacro Monte d’Orta la cui crescita eccezionale pregiudica la stabilità in caso di nevicate eccezionali. Le cappelle stanno correndo serio rischio. A Pettenasco il peso della neve ha schiantato sui fili dell’alta tensione una rarissima sinko-biloba piantata nell’800 dal console Fara-Forni. Un centenario cànforo è caduto adOrt a. Al Mottarone invece la nevicata non ha assunto proporzioni eccezionali. In Valstrona strade interrotte. Mezzi della Provincia sono impegnati nello sgombero ma il lavoro è reso difficoltoso dalla caduta di numerose slavine. Gozzano, 10 febbraio. fa. m.) Il peso della neve ha fatto crollare il tetto di un capannone che serviva da deposito di acque minerali. Si trovava in via Matteotti a Gozzano ed era dì proprietà dell’imprenditore Rino Mazzetti, 47 anni. Il crollo ha distrutto centinaia di casse di bottiglie già confezionate e pronte per essere consegnate ai grossisti e sono state seriamente danneggiate le strutture portanti della costruzione. Hanno dovuto intervenire i vigili del fuoco che hanno recintato la zona per evitare che persone nossano avvicinarsi: è infatti possibile che crolli aualche altra parte dell’edificio. I danni superano i venti milioni di lire. Novara, 10 febbraio. (l.d.b.) Sta nevicando so pra un pesante strato di ghiaccio che non si era ancora sciolto. La neve, che cade ininterrottamente da ieri notte, ha già raggiunto i venti centimetri, creando notevoli disagi. Treni ed autocorriere sono arrivati in città, stamane, con pesantissimi ritardi, a volte addirittura superiori alle due ore La circolazione sulle strade avviene con difficoltà. I tamponamenti alla periferia di Novara si sono contati a decine. In centro città il disagio maggiore si è avuto ai posteggi, ingombri di neve, che hanno impedito agli automobilisti di parcheggiare. Chi aveva lasciato la propria vettura fuori dagli spazi segnati è stato subito multato dai vigili urbani: è nata qualche discussione. Verbania, 10 febbraio. fa. e.) Ancora neve su tutta la zona del Verbano, pochi centimetri per il vero nei centri rivieraschi, una quindicina in collina, dai 20 ai 25 nelle valli. Difficile ovunque la viabilità ma in particolare sulle strade montane e valligiane ove per il freddo la neve ha formato al suolo un crostone duro. Si circola solo con pneumatici antineve, ma per i veicoli di una certa dimensione (pullman, autocarri) sono indispensabili le catene. Segnalate parecchie uscite di strada, alcuni tamponamenti ma nessun incidente grave. Vi è pericolo di slavine lungo la strada Premeno-Piancavallo e in Alta Val Cannobina verso Gurro e Falmenta. Domodossola, 10 febbraio. (a. v.) Ancora neve sull’Ossola. Questa volta la precipitazione è stata meno abbon¬ dante in pianura: a Domodos-1 sola si è formato appena un sottile strato di nevischio, mentre nelle valli sono caduti circa venti centimetri di neve. Sono stati comunque sufficienti per creare disagio e intralci alla viabilità: le statali della Valle Vigezzo e per Macugnaga sono percorribili, specie nella parte alta, solo con catene. La nuova ondata di maltempo sembra avere scoraggiato i turisti lombardi che erano attesi nelle stazioni alpine per il Carnevale ambrosiano. A Macugnaga, che solitamente in questo periodo era affollata di milanesi, il ritmo degli arrivi è stato piuttosto fiacco, di lungo inferiore alle previsioni e alle aspettative degli operatori turistici. Borgosesia, 10 febbraio. (r. e.) Da oltre quarantott’ ore nevica su tutta la Valsesia, Ad Alagna la neve tocca già i due metri, così come a Rimella, Cervatto e Carcoforo. Tutti gli spartineve delle amministrazioni provinciali e comunali (circa trenta mezzi) sono all’opera per ripulire le reti viarie valsesiane. Alle 20 di questa sera non sono ancora raggiungibili cinque paesi: infatti a Rimella, Carcoforo e Rima, isolati da oltre dieci giorni, si sono aggiunti Rassa e Cervatto, le cui strade d’accesso sono ancora bloccate. Purtroppo, con l’alzarsi della temperatura, torna a farsi preoccupante il pericolo delle valanghe, specie in vai Mastallone e in vai Sermenza. La circolazione stradale è ovunque difficile e polizia e carabinieri invitano gli automobilisti a non percorrere le provinciali dell’ alta valle. Novara. Una via del centro dopo l’ultima nevicata: grave disagio per il traffico
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Neve, crolli e alberi sulle case Valstrona: strade interrotte
Neve, crolli e alberi sulle case Valstrona: strade interrotte Ancora disagi per il maltempo in tutto il Novarese Neve, crolli e alberi sulle case Valstrona: strade interrotte Nella zona del lago d’Orla molte abitazioni sono minacciate dal peso dei rami – Gozzano: sprofonda il tetto di un capannone industriale per acque minerali – Difficile circolazione sulle strade del Verbano
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Interrotte strade e ferrovie
Interrotte strade e ferrovie Interrotte strade e ferrovie NORD NEL CAOS Piemonte, Liguria e Lombardia sono sommerse dalla neve. Il traffico sulle strade è molto rallentato, ma le maggiori difficoltà si registrano sulle linee ferroviarie. Tutto il traffico tra Genova, Milano e Torino è bloccato. Le Ferrovie dello Stato non hanno uomini per far spalare la neve dai binari e hanno lanciato un appello perché volontari si presentino nelle zone maggiormente colpite, Alessandria, Ronco Scrivia, Arquata. Tre convogli sono stati fermati dalia neve e i viaggiatori sono stati trasbordati con mezzi di fortuna e con la collaborazione della Polstrada. Ora sono nelle stazioni di Tortona, Stazzano e Arquata. Difficoltosa anche la circolazione su tutte le strade del Piemonte, della Liguria e della Lombardia, con parziale interruzione dei servizi di linea.
StampaSera 11/02/1978 – numero 36 pagina 1
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PARALIZZATE LE COMUNICAZIONI NEL “TRIANGOLO,,
PARALIZZATE LE COMUNICAZIONI NEL “TRIANGOLO,, PARALIZZATE LE COMUNICAZIONI NEL “TRIANGOLO,, enova. Così la passeggiata a mare di Corso Italia te, b.) Dalle 8,30 di questa mattina tutto il traffico ferroviario tra Genova, Milano e Torino è bloccato. Nessun collegamento quindi tra il capoluogo ligure e il Nord Italia. La decisione è stata presa dal direttore compartimentame delle ferrovie ing. Melis in seguito all’a b<bondante nevicata che ha completamente ostruito in alcuni punti le linee per il Nord. «Sarebbe pazzesco — ha detto ring. Melis — far partire dei convogli che poi resterebbero bloccati lungo la linea magari in stazioni che non sono in grado di offrire un minimo di confort ai viaggiatori». Tra i motivi che hanno spinto a questa decisione vi è anche il «blocco» di tre convogli nella tarda serata di ieri sulla linea Milano – Genova: il treno 2641 è stato fermato poco prima delle 21 alla stazione di Tortona’; il 2639 è stato invece bloccato alla stazione di Stazzano poco prima di Arquata Serivia; il Trans-Europa Express «Cycnus» che collega nella tarda serata Milano •con Ventimiglia. I tre convogli sono stati bloccati in quanto nel tratto tra Ronco, Arquata, Tortona da una parte, Ronco, Arquata, Novi Ligure dall’altra la sede ferroviaria soprattutto in prossimità delle stazioni è bloccata dalla neve che in alcuni punti raggiun¬ ge anche il metro e mezzo. I viaggiatori sono stati fatti scendere e sono attualmente ospitati nelle stazioni di Tortona, Stazzano ed Arquata. Nella tarda serata df ieri altri due treni sono rimasti fermi tra Ronco Scrivi a e Arquata nei pressi di Pietrabissara. La direzione delle ferrovie ha provveduto a far evacuare di due convogli inviando sui posto alcuni locomotori che hanno caricato i passeggeri e li hanno trasportati parte ad Arquata e parte a Ronco Scrivila. Nel corso di queste operazióni uno dei gruppi dei locomotori fatti, intervenire è rimasto a sua volta bloccato alla stazione di Pietrabissa- ra. E’ stato chiesto l’intervento della polizia stradale che con i propri mezzi ha soccorso gli stéssi viaggiatori e li ha poi portati a destinazione utilizzando l’autostrada Genova – Serravalle. Non si sa quando il transito dei treni viaggiatori (quelli merci sono stati sospesi fin dalle prime ore di ieri mattina) possa riprendere. Le ferrovie dello Stato non hanno gli uomini per poter provvedere a far spalare la neve lungo f binari. Sono stati lanciati appelli perché i volontari sì presen- / tino nelle stazioni e nelle zo-ne maggiormente colpite. (g.p.) Ottanta centimetri di neve fresca ad Acqui Terme, oltre un metro nelle campagne è la situazione di Acquese, Alto Monferrato e Valle Bormida. Nessun collegamento automobilistico pubblico di linea ha funzionato stamane, isolalando tutti i paesi della valle dal concentrico e impedendo così l’afflusso degli studenti allescuole medie superiori. In mattinata la neve vontinua a cadere, mentre con un’ordinanza il sindaco ha imposto l’evacuazione delle autovetture dalle strade e il trasporto temporaneo • dei veicoli in un grande parking allestito nei capannoni dell’ex-caserma «Cesare Battisti». Questo per rendere possibile ai mezzi meccanici di ef¬ fettuare la pulizìa e lo sgombro della neve. (g.d.) Contìnua a nevicare in tutta la valle di Susa. Sulle strade il traffico procede a rilento. A Susa la Polstrada blocca gli automobilisti e gli sciatori che si recano ai centri sciistici senza catene. . La neve fresca Tia rag-giuntò i 30-40 em. Vista la nevicata abbondante in corso gli sciatori dovranno astenersi da effettuare il «fuori pista». Tra l’altro l’operazione di rifornimento di fieno che la Pro Natura di Torino assie1 me alla regione Piemonte aveva predisposto per i cervi del gran bosco di Salbértr and è stata sospesa.
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Milano è «isolata» Milano è «isolata» MILANO — (r.d.m.) Lo neve e la mancanza di spalatori (solo 350 avventizi hanno risposto all’appello del Comune) hanno gettato la città nel caos e sconfitto il tradizionale carnevalone ambrosiano. Le grandiose manifestazioni in programma per oggi sono state spostate al 5 marzo prossimo; confermata soltanto una mini-sfilata del circolo ambrosiano di Meneghino Peccica. Ma non è solo il Carnevale xcfie è uscito sconfitto dalla tempesta di neve. Si teme infatti molto anche per la partita Milan- Tempo previsto: su tutte le regioni molto nuvoloso o coperto con precipitazioni estese anche a carattere temporalesco sulle regioni centrali e meridionali. Nevicate sui rilievi alpini e sull’Appennino centro-settentrionale e localmente in Pianura Padana. I fenomeni saranno più intensi sulle regioni settentrionali mentre temporànee schiarite t si avranno sulle regioni meridionali. Dalla serata le condizioni si. presenteranno favorevoli al fenomeno dell’acqua alta sulle lagune venete. Permangono altresì condizioni favorevoli al fenomeno delle, valanghe lungo tuttoTarco alpino. In Italia All’estero Milano — 1 0 Berllno — 6 — 1 Genova 0 +7 Ginevra — 3 0 Firenze +5 +9 Helsinki —20 —13 Roma +1 +14 Londra —3 ,+ 1 Napoll +4 +15 Madrid +2 +11 Reggio C. +8 +20 Mosca — 6 — 4 Palermo +10 +22 New York — 9 +2
La Liguria nel caos
La Liguria nel caos La Liguria nel caos GENOVA — La. neve non cade più da alcune ore su Genova e il litorale ligure, ma precipitazioni sia pure frammiste a pioggia sono segnalate ancora dalle pri-, me ore di questa mattina su tutte le zone dell’entroterra, n traffico sulle autostrade si svolge quindi con una certa difficolta. Le catene sono obbligatorie sull’autostrada per Milano e su quella per, Alessandria, nonché sulla Spezia-Parma. Completamente bloccati, e quindi chiusi al traffico, i passi del Becco, di Centocroci, del San Bernardo e del Melogno. La Genova-Serravalle è rimasta bloccata per quasi tutta la notte. Stamane il traffico è ripreso, ma solo per i veicoli muniti di catene. L’aeroporto «Cristoforo Colombo» è da ieri chiuso. Particolarmente difficile anche la situazione della viabilità nel capoluogo ligure, soprattutto per quanto riguarda le strade che conducono nella zona aita della città. La neve ha provocato anche il crollo di un capannone di un’officina della Fiat in via Dino Col, nonché danni anche a numerose ditte di autotrasporti nella zona di via di Francia. La temperatura é leggermente salita: stamane la minima registrata all’aeroporto di Sestri Ponente era di 3 gradi sopra lo zero, ma le previsioni meteorologiche annunciano ancora nuove precipitazioni soprattutto nelle zone interne nel corso della giornata. Numerosi intralci e danni si segnalano anche nella Riviera di Levante e in quella di Ponente, ma soprattutto nelle valli dell’entroterra.
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Ancora neve al Nord: strade e ferrovie bloccate situazione drammatica nelle baracche del Friuli
Ancora neve al Nord: strade e ferrovie bloccate situazione drammatica nelle baracche del Friuli In tutte le regioni si lavora per ripristinare le comunicazioni interrotte Ancora neve al Nord: strade e ferrovie bloccate situazione drammatica nelle baracche del Friuli Stato d’emergenza in numerose città del Veneto e del Trentino-Alto Adige, dove centinaia di paesi sono rimasti isolati Una bimba morta nel crollo di una tettoia nel Comasco – Situazione pesante nell’entroterra ligure e in Piemonte Continua l’offensiva del maltempo su tutta l’Italia Settentrionale. Ovunque la neve ha reso difficile il traffico ferroviario e stradale. Ci sono anche interruzioni su linee secondarie. Numerosi i paesi isolati che sono riforniti di viveri, quando è possibile, con elicotteri militari. Nelle zone montane incombe il pericolo di slavine. Nelle città, gli ospedali hanno avuto molto da fare per l’aumento degli infortunati In numerose località è mancata, per molte ore, la corrente elettrica. In Liguria, alla neve, si sono aggiunte le mareggiate: le onde minacciano strade e ferrovia. In provincia di Como una bambina è morta schiacciata da una tettoia che non ha retto al peso della neve. Ancora nevicate, ieri mattina su tutto il PIEMONTE. La situazione è più grave nell’alessandrino e nelle zone di Arquata Scrivia, Ronco e Tortona. Il freddo intenso e la forte nevicata ha praticamente paralizzato il traffico ferroviario con la Liguria Nella notte e nelle prime ore di ieri ad Alessandria erano stati soppressi 62 treni; altri convogli erano fermi a Serravalle, Arquata, Tortona, Solerò e San Giuliano. Tutti bloccati i venti binari di Ales-sandria, ma nella giornata sei sono stati ripristinati. Nulla da fare per lo scalo merci, do- ve stazionano tremila vagoni diretti in prevalenza ai porti di Genova e Savona. Tutte le strade sono coper- te di neve L’autostrada Mila- ne, Serravalle, Genova, che era stata chiusa a Isola del | conduce a Limone Piemonte | il traffico si svolge a senso ai1 ternato. In Valle Gesso l’ulti ma località raggiungibile è Valdieri, oltre non si può an dare per la caduta di una sla vina Critica la situazione at torno a Ceva, dove numerosi paesi sono isolati. Nel Vercellese, nel Novare ! se e in Val d’Aosta la situazio Ine appare ancora preoccu pante. Cantone, è stata riaperta ieri su un’unica corsia. Situazione difficile anche nel Cuneese. Sulla statale che A Genova e su quasi tutta la Liguria da ieri ha smesso di nevicare. Il traffico si svol- ; ge ancora con molte difficoltà. Molti paesi delle alture sono quasi completamente bloccati per auto in panne e per alberi caduti. In alcune località manca l’energia elettrica. Ieri è ripreso a nevicare nell’entroterra savonese dove in alcune zone la situazione è critica. A Calizzano, Sassello e Pontinvrea la neve ha raggiunto e superato i due metri. Il traffico ferroviario tra la Liguria, il Piemonte e la Lom- a a o e o o a bardia è stato ripristinato ieri poco prima di mezzogiorno. Una violenta mareggiata si è abbattuta, ieri pomeriggio tra Portofino e le Cinque Terre. Le raffiche di scirocco hanno raggiunto una velocità di oltre settanta chilometri all’ora e il mare forza sette-otto. Le onde hanno danneggiato il litorale a Lavagna. Le ferrovie hanno deciso di sospendere il transito sul binario a mare. Situazione critica anche ieri a Milano e in quasi tutta la Lombardia per la neve che continua a cadere. Meno confortante la situazione sulle arterie provinciali e statali: in alcune zone il fondo è ghiacciato e il traffico procede con molta difficoltà. Code di automezzi che avanzano a passo d’uomo si sono formate in mattinata sui tratti stradali che conducono a Milano. Le piste degli aeroporti di Linate e della Malpensa sono state sgomberate: a Linate i voli sono ripresi in mattinata, mentre la Malpensa era già rientrata in funzione ieri pomeriggio. A Barzio, in provincia di Como, una bimba di 12 anni è rimasta schiacciata sotto una tettoia, crollata per il peso della neve. La vittima, Laura Cirea, originaria di Cavarla (Varese) era giunta a Barzio con una comitiva. In Toscana il tempo è peggiorato. Piove in pianura e nevica in montagna. All’Abetone sono caduti complessivamente 125 centimetri di neve. Nelle località più alte, «Gomito», «Solletta», «Val di Luce», ci sono oltre tre metri e mezzo di neve. Mentre nevica da due giorni su quasi tutta l’Emilia e sulla Romagna, l’ondata di maltempo ha soltanto sfiora to il capoluogo: oggi a Bolo gna è tornato a splendere il sole. Da venerdì mattina nevica su tutto il Veneto, al di sopra dei 500 metri. I passi dove il manto nevoso ha superato il metro sono tutti chiusi. Difficile la circolazione su tutte le strade. Il Trentino e l’Alto Adige sono paralizzati dalla neve. Da ieri pomeriggio il capoluo¬ go è in stato di emergenza. La neve ha bloccato tutte le vie di comunicazione da e per la città. Valanghe sono cadute un po’ ovunque. Il sindaco di Trento, Giorgio Tononi, durante la conferenza stampa per annunciare lo stato di emergenza, ha detto tra l’altro che la nevicata abbattutasi sulla città costa all’amminisrazione comunale circa trenta milioni al giorno e ha chiesto l’intervento dei militari. Gran parte delle strade statali e provinciali dell’alto Adige sono bloccate. Molti sono i paesi isolati e utti i passi dolomitici ad esclusione per ora del passo della Mendola sono chiusi. L’autostTada del Brennero è percorribile con catene da S. Michele verso Sud. La situazione nella fascia montana e pedemontana del Friuli si fa di ora in ora più grave. Dodici operai rimasti bloccati alla centrale dell’Enel presso Barcis sono stati soccorsi e riforniti di viveri. La «Pontebbana» da e per l’Austria è interrotta all’altezza di Dogna: 20 autotreni sono slittati a causa della neve e si sono posti i traverso sulla carreggiata bloccando tutto il traffico. In Carnia la situazione è critica. A Tolmezzo sono caduti 90 centimetri di neve. Valanghe e slavine in molte zone. Grave la situazione dei terremotati costretti a vivere nei prefabbricati. La neve che continua a cadere con insistenza minaccia la stabilità dei tetti. Il sindaco di Tolmezzo ha proclamato lo stato di emergenza. Piazza Galimberti a Cuneo completamente sommersa dalla neve (Telefoto Bedino)
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Ancora neve al Nord: strade e ferrovie bloccate situazione drammatica nelle baracche del Friuli
Ancora neve al Nord: strade e ferrovie bloccate situazione drammatica nelle baracche del Friuli In tutte le regioni si lavora per ripristinare le comunicazioni interrotte Ancora neve al Nord: strade e ferrovie bloccate situazione drammatica nelle baracche del Friuli Stato d’emergenza in numerose città del Veneto e del Trentino-Alto Adige, dove centinaia di paesi sono rimasti isolati Una bimba morta nel crollo di una tettoia nel Comasco – Situazione pesante nell’entroterra ligure e in Piemonte Continua l’offensiva del maltempo su tutta l’Italia settentrionale. Ovunque la neve ha reso difficile il traffico ferroviario e stradale. Ci sono anche interruzioni su linee secondarie. Numerosi i paesi isolati che sono riforni’ ti di viveri, quando è possibile, con elicotteri militari. Nelle zone montane, incombe il pericolo diySiayine. Nelle citta?’ gli’.’ospedali- hanno avuto malto da iar^-per l’aumento degli infortunati. In manierose località è mancata, per molte ore, la corrente elettrica. In Liguria, alla neve, si sono aggiunte le mareggiate: le onde minacciano strade e ferrovia. In provinola di Como una bambina è morta schiacciata da una tettoia che non ha retto al peso della neve. Ancora nevicate, ieri mattina su tutto il PIEMONTE. La situazione è più grave nell’Alessandrino e nelle zone di Arquata Scrivia, Ronco e Tortona. ‘ Il freddo intenso e la forte nevicata hanno praticamente paralizzato il traffico ferroviario con la Liguria Nella notte e nelle prime ore di ieri ad Alessandria erano stati soppressi 62 treni; altri convogli erano fermi a Serravalle, Arquata, Tortona, Solerò e San Giuliano. Tutti bloccati i venti binari di Alessandria, ma nella giornata sei sono stati ripristinati. Nulla da fare per lo scalo merci, dove stazionano tremila vagoni diretti in prevalenza ai porti di Genova e Savona. Tutte le strade sono coperte di neve. L’autostrada Milano-Serra va Ile-Geno va, che era stata chiusa a Isola del Cantone, è stata riaperta ieri su un’unica corsia. Situazione difficile anche nel Cuneese. Sulla statale che conduce a Limone Piemonte il traffico si svolge a senso alternato. In Valle Gesso l’ultima località raggiungibile è Valdieri, oltre non si può andare per la caduta di una slavina. Critica la situazione attorno a Ceva, dove numerosi paesi sono isolati. Nel Vercellese, nel Novarese e in Val d’Aosta la situazione appare ancora preoccupante. A Genova e su quasi tutta là Liguria da ieri ha smesso di nevicare. Il traffico si svolge ancora’con molte difficoltà. Molti paesi delle alture sono quasi completamente bloccati per auto in panne e per alberi caduti. In alcune località manca l’energia elettrica. Ieri è ripreso a nevicare nell’entroterra savonese dove in alcune zone la situazione è critica. A Calizzanó, Sassello e Pontinvrea la neve ha raggiunto e superato i due metri. Il traffico ferroviario tra la Liguria, il Piemonte e la Lom- l?°n? bardia è stato ripristinato ieri poco prima di mezzogiorno. Situazione critica anche ieri a Milano e in quasi tutta la Lombardia per la neve che continua a cadere. Meno confortante la situazione sulle arterie provinciali e statali: in alcune zone il fondo è ghiacciato e il traffico procede con molta difficoltà. Code di automezzi che avanzano a passo d’uomo si sono formate in mattinata sui tratti stradali che conducono a Milano. Le piste degli aeroporti di Linate e della Malpensa sono state sgomberate: a Linate i voli sono ripresi in mattinata, mentre la Malpensa era già rientrata in funzione ieri pomeriggio. A Barzio, in provincia di Como, una bimba di 12 anni è rimasta schiacciata sotto una tettoia, crollata per il peso della neve. La vittima, Laura Cirea, originaria di Cavaria (Varese) era giunta a Barzio con una comitiva. Mentre nevica da due giorni su quasi tutta l’Emilia e sulla Romagna, l’ondata di maltempo ha soltanto sfiorato il capoluogo. Da venerdì mattina nevica su tutto il Veneto, al di sopra dei 500 metri. I passi dove il manto nevoso ha superato il metro sono tutti chiusi. Difficile la circolazione su tutte le strade. Il Trentino e l’Alto Adige paralizzati dalla neve. Da ieri pomeriggio il capoluo- go è in stato di emergenza. La neve ha bloccato tutte le vie di comunicazione da e per la città. Valanghe sono cadute un po’ ovunque. Il sindaco di Trento, Giorgio Tononi; durante la conferenza stampa per annunciare lo stato di emergenza, ha detto tra l’altro che la nevicata abbattutasi sulla città costa all’amminisrazione comunale circa trenta milioni al.giorno e ha chiesto l’intervento dei militari! Gran parte delle strade statali e provinciali dell’Alto Adige sono bloccate. Molti so no i paesi isolati e tutti i passi dolomitici ad esclusione per ora del passo della Mendola, sono chiusi. L’autostrada del Brennero è percorribile con catene da S. Michele verso Sud. La situazione nella fascia montana e pedemontana del Friuli si fa di ora in ora più grave. Dodici operai rimasti bloccati alla centrale dell’Enel presso Barcis sono stati soccorsi e riforniti di viveri. La «Pontebbana» da e per l’Austria è interrotta all’altezza di Dogna: 20 autotreni sono slittati a causa della neve e si sono posti di traverso sulla carreggiata bloccando tutto il traffico. In Carnia la situazione è critica. A Tolmezzo sono caduti 90 centimetri di neve. Valanghe e slavine in molte zone. Grave la situazione dei terremotati costretti a vivere nei prefabbricati. La neve che continua a cadere con insistenza minaccia la stabilità dei tetti. Il sindaco di Tolmezzo ha proclamato lo stato di emergenza.
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II Piemonte in lotta contro la neve
II Piemonte in lotta contro la neve Situazione critica, comunicazioni bloccate, danni ingenti II Piemonte in lotta contro la neve Cuneo, 11 febbraio. (q. r.) Dopo alcune ore di pausa, durante le quali II sole e un momentaneo aumento della temperatura hanno favorito lo sciogliersi della neve, nel pomeriggio, è ripreso a nevicare. La pressione atmosferica ha toccato valori minimi, che non venivano registrati da diversi anni. 3e la precipitazione dovesse continuare, la situazione diverrebbe estremamente critica. La neve ha causato interruzioni stradali e la sospensione dei servizi di linea con tutte le vallate. Il traffico si svolge con molta difficoltà. Alba, 11 febbraio. (g. I.) L’eccezionale nevicata di Ieri continua a causare disagio in tutto l’Albese. In città, dove sono caduti trenta centimetri di neve; la circolazione è difficile per auto c pedoni. La situazione è aggravata dal fatto che la neve è stata sgomberata solo In alcune vie principali, davanti alle scuole e altri edifici pubblici. Bra, 11 febbraio. (g. n.ì Ancora difficoltà per la neve in tutto il Braidese. Stamane il tratto della ‘monta d’i orf» sulla statale per Alba è stato chiuso al traffico per un’ora perché bloccato da alcuni camion slittati sul fondo ghiacciato. L’autostrada Torino-Savona è percorribile solo con catene. Forti ritardi si registrano sulla linea ferroviaria Bra-Ceva. Il treno che avrebbe dovuto partire da Bra alle 7,35 per Torino è rimasto fermo tre ore fra Mochiero e Narzole. Mondovl, 11 febbraio. (g. d.l E’ tornato il sole sul Monregalese dopo l’ultima nevicata di ieri e ntamane: lungo le strade la neve si sta sciogliendo e la circolazione è meno difficoltosa. Stanotte sono crollati altri due capannoni: a San Michele la tettoia che ripara il parcheggio dello stabilimento Orsa-Silva ha schiacciato una ventina di automobili; In via Torino, a Mondovi. ha ceduto il deposito del mobilificio Allena. Saluzzo, 11 febbraio. (v. i.) La pioggia caduta in mattinata e nel pomeriggio, e la temperatura più mite hanno sciolto un po’ la neve. La circolazione è migliorata su tutte le strade. Cortemilia, 11 febbraio. (I. s.j Anche se da alcune ore non nevica più, la situazione a Cortemilia e nell’Alta Langa rimane allarmante. L’abbondante nevicata ha paralizzato per molte ore il traffico per Acqui e Alba, e ha costretto gli autobus di linea a sopprimere tutte le partenze. Caraglio, 11 febbraio. (b. a.) Si sta normalizzando la viabilità in Valle Grana; la provinciale Pradleves-Campomolino è stata liberata dalle slavine cadute ieri e stanotte. Sono ancora isolate le frazioni Chiotti, Chiappi e Colletto, nel comune di Castelmagno e la borgata Colletto di Montemale. Dronero, 11 febbraio. fa fa.) La statale della Valle Malra è transitabile fino ad Accoglie: la pausa del maltempo — durata solo poche ore — ha favorito lo sgombero della neve, ma dal pomeriggio si può circolare soltanto con le catene. In tutta la valle c’è pericolo di’Valanghe e slavine: la situazione è “molto grave fra Strippo e arazzo;: L’è stradacene raggiunge – Elva è stata riaperta, ‘ Borgo S. Dalmazio, 11 febbraio. (g. mj E’ stata sgomberata !a slavìna che aveva interrotto la statale del Colle di Tenda: Il valico è ancora bloccato perché impraticabile sul versante francese. La polizia consiglia agli automobilisti di mettersi in viaggio per la Valle Vermenagna solo in caso di reale necessità: ovunque incombe il pericolo di slavine e valanghe. Situazione critica in Valle Stura, dove i comuni di Sambuco, Pietraporzlo, Argenterà e numerose borgate sono isolate da due giorni per le slavlne. Il valico della Maddalena è chiuso al traffico. I mezzi meccanici stanno cercando di riattivare il traffico, ma nel pomeriggio è ripreso a nevicare. Piasco, 11 febbraio. (d. a.c.ì La bufera di neve ha colpito, nella notte, soprattutto i comuni della Bassa Valle Varaita: a Piasco, Venasca, Brossasco non si ricorda un inverno come questo. La circolazione oggi è leggermente migliorata. Sanfront, 11 febbraio. (p. I.r.) Dopo alcune ore di sole, nel pomeriggio è ripreso a nevicare in tutta la Valle Po; in serata la precipitazione ha di nuovo assunto proporzioni allarmanti. Ovunque la neve ha raggiunto il metro. Tutte le strade sono percorribili con catene. Alessandria, 11 febbraio. (I. m.) Da qualche ora è cessato di nevicare, ma il cielo si mantiene coperto e la situazione permane critica in tutta la provincia di Alessandria. Le comunicazioni stradali e ferroviarie sono sconvolte; tutte le strade extraurbane sono coperte di neve; molti automezzi sono usciti di strada: Anche Ih città la’circolazione è molto tdlfflcilei -ancora .una volta ^Alessandria é lièi caos per la neve. Grossi guai anche per le comunicazioni ferroviarie: decine di treni locali e di lungo percórso sono stati soppressi durante la notte e nelle prime ore di stamane. I ritardi si accumulano: un locale partito Ieri sera da Valenza poco prima delle 19 è arrivato ad Alessandria — distante una quindicina di chilometri — alle due di stamane; altri convogli sono stati fermati in stazione a Solerò, San Giuliano, Tortona. Serravalle e Arquata. In giornata la situazione è migliorata: la stazione di Alessandria, funziona solo con sei binari su venti. E’ ancora interrotta la linea per Ovada, tra Predosa e Castelferro; sempre bloccato lo scalo merci, con tremila vagoni; Il danno è gravissimo, dal momento che da Alessandria partono giornalmente centoventi treni merci. Nel tardo pomeriggio nel rione Cristo di Alessandria è crollato II tetto del capannone — 1900 metri quadrati — che ospita la fabbrica di camicie Roman, di proprietà di Romano Anfossi; Casale Moni.. 11 febbraio. (iiì. v.ì La nuova ondata di maltempo abbattutasi sul Basso Monferrato ha causato notevoli danni. Numerosi alberi d’alto fusto, già provati dalle precedenti abbondan- ti nevicate, sono caduti. E bloccata la circolazione in gran parte della zona collinare, dove diciotto paesi ancora stamane erano senza luce per Interruzioni e guasti. Acqui Terme, 11 febbraio. (g. p.) Settanta centimetri di neve sono caduti nelle ultime 36 ore sulla pianura Acquose e nell’Alto Monferrato, aggiungendosi ai 30 centimetri di due settimane fa. Tutti i servizi automobilistici pubblici sono rimasti bloccati stamane, isolando una trentina di comuni. Il traffico è tornato normale sulle linee ferroviarie tranne che sulla Acqui-Ovada-Genovà: Il convoglio partito alle 18 eia Genova è rimasto bloccato intorno alle 20 nei pressi di Prasco. dopo la lunga galleria del Cremolino. I locomotori di traino, inviati in soccorso da Acqui, hanno staccato il primo vagone, abbandonando sul posto il resto .del treno, che è stato recuperato oggi. I viaggiatori sono giunti in stazione alle 23 di ieri sera. Sono ancora bloccate le provinciali per Roboaro e Malvicino, sulle colline dell’appenino piemontese, mentre è stata aperta la provinciale per Cavatore e Ponzone. Restano isolate le frazioni di Moretti, Piancastagna, Ciglione e Calzasio. Anche a Grognardo tutte le borgate sono bloccate, la situazione è seria; vi sono ammalati bisognosi di cure. Ad Acqui è crollato un capannone della concessionaria Fiat, in via Moriondo; i locali erano vuoti per il riposo di fine settimana. Tortona, 11 febbraio. (e. r.) Situazione caotica a Tortona e nel Tortonese per l’ultima abbondante nevicata: le strade sono percorribili con difficoltà, numerose località come Fabbrica Curone e Monteacuto sono isolate o difficilmente raggiungibili; I ■treni viaggiano con notevole ritardo. La neve ha raggiunto 70 centimetri in città. In corso Romita è crollata la tettoia del galage del ristorante Cavallino, di Sergio Fossati e è caduto anche il tetto dell’ufficio postale di Isola S. Antonio. Valenza Po, 11 febbraio, (g. ga.ì Neve abbondante — oltre mezzo metro — a Valenza e nel Valenzano, con gravi difficoltà alla circolazione stradale e ferroviaria, e intralci per automobilisti e pedoni. A San Salvatore, in località Fosseto, è crollato il tetto del capannone della Riv-Plastlc, una fabbrica che produce rivestimenti per l’edilizia, di proprietà di Angelo Lorenzetti. 34 anni. Le macerie hanno distrutto macchinari e automezzi. 1 danni ammontano a un centinaio di milioni. Novi Ligure, 11 febbraio, (g. c.) Nella zona di Novi Ligure, dopo una breve interruzione, è ripreso a nevicare. Secondo la stazione metereologica dell’aeroporto, stamane la neve ha raggiun¬ to i 66 centimetri; in campagna e nella zona collinare supera gli 80. Nelle alte vallate del Borbera e del Lemme (un metro di neve) sono isolati dalla mattinata di venerdì parecchi cascinali. Il traffico stradale è quasi paralizzato. Ancora sospesi gli autoservizi di linea; sempre bloccati i passi della Bocchetta e della Castagnola, sepolti sotto un metro e mezzo di neve. Sono crollati i tetti di numerosi rustici e stalle. In mattinata due treni passeggeri sono .rimasti’ bloccati per un’ora nella stazione di Novi. Il traffico’ passeggeri e merci lungo la linea ferfoviaria che collega Novi a Tortona è bloccato dalla tarda serata di venerdì. Ovada, 11 febbraio. lg. t.ì Nevica da oltre 50 ore su tutto l’Ovadese e le valli d’Orba e Stura. Sono ancora sospesi i servizi automobilistici che collegano Ovada all’entroterra; funziona solo la linea per Novi. Numerose frazioni sono isolate. La neve ha sepolto decine di auto; il tetto di un garage di via Nicolò Vela è crollato su sei vetture; l’istituto Madre Pia di via Buffa ha crepe alle pareti. Due capannoni hanno ceduto nello stabilimento di pietrisco In via Novi, a Robbiano Gentile, seppellendo quattro camion; altri sono crollati nella vecchia sede dell’Ormig di via Galliera. Tutte le scuole di Ovada oggi sono rimaste chiuse. Sono isolati Bandita, Cassinelle, Olbicella di Molare, Montaldeo, Roccagrimalda, Belforte Monferrato, Cremolino, Montaldo Bormida, Trisobbio e Carpeneto. Il maltempo ha costretto gii abitanti di alcuni cascinali isolati a raggiungere a piedi i paesi vicini per fare provviste. La neve ha raggiunto a Ovada i 95 centimetri, il metro e mezzo sulla zena collinare e a Cremolino. Serravalle Scrivia, 11 febbraio. (w. gì.) La neve ha raggiunto i 70 centimetri in città e un metro in campagna. E’ stata riaperta l’autostrada per Genova — bloccata ieri a Isola del Cantone — ma il traffico si svolge su un’unica corsia. Nelle comunicazioni ferroviarie si registrano ritardi di tre-quattro ore. Le scuole sono rimaste chiuse. Colpite gravemente dalla nevicata — la decima detla stagione — anche la zona di Gavl Ligure. La neve, alta un metro, ostacola le comunicazioni con i paesi della valle Lemme. Gli uffici postali e le scuole sono chiuse: difficile i Iservlzio degli automezzi di linea. A Carrosio è crollato il tetto di una stalla: la situazione è difficilissima anche nella zona di Voltaggio, per 120 centimentri di neve. Chiuso al traffico il passo della Bocchetta. la è stato riaperto ma il transito è sconsigliato. Venti persone, durante la notte, sono state sorpreI se dalla bufera e hanno trovato riparo in un albergo isolato, dove sono state raggiunte stamane dai carabinieri. Migliora la situazione nell’Arquatese, dove però le scuole sono rimaste chiuse. Strade in cattive condizioni e cascinali Isolati anche in tutta la Val Borbera. A Borghetto Borbera la corriera per Vignole, piena di studenti è sbandata: molto panico, ma nessun ferito. Le frazioni Varco e Albarasca di Stazzano sono state raggiunte dagli spartineve. Asti, 11 febbraio. (v. m.J Per ricordare un Inverno così « bianco • occorre risalire al gennaio 1952, quando la neve raggiunse i 40 centimetri in città, con punte di un metro in campagna. La precipitazione di ieri notte, durata fino alle 10 di stamane ha trasformato le strade in torrenti di fanghiglia. Decine di alberi di alto fusto si ^ono schiantati al suolo sotto il peso della neve. Numerose le interruzioni di energia elettrica. Canelli. 11 febbraio. (c.a.ì Nell’alto Monferrato la situazione è grave: sulle strade secondarie la circolazione è interrotta; le scuole stamane erano deserte: l’attività commerciale vi è ridotta al minimo. In tutta la zona sono segnalati crolli di piccoli capannoni e tetti di vecchie case. Parecchie località sono prive di energia elettrica. Danni anche alle colture orticole per il cedimento delle serre. I contadini hanno trascorso la notte sui tetti per eliminare la massa nevosa. Nizza Monferrato, 11 febbraio. (w. g.) Il Nicese è completamente paralizzato dalla neve, che ha superato in talune località il mezzo metro. Numerose borgate sono isolate: decine di automobilisti sono rimasti bloccati e sono stati soccorsi dai vigili del fuoco, dal carabinieri e dalla stradale. La situazione sta peggiorando: oggi è ripreso a nevicare, dopo un’interruzione di alcune ore. A Incisa Scapaccino, in regione Villa, il tetto di un grosso capannone dove rivestono damigiane, di proprietà del sindaco Walter Ravina. è crollato distruggendo tremila damigiane; parecchi macchinari e quattro automezzi sono seriamente danneggiati. I danni ammontano a un centinaio di milioni. Altro crollo tra Incisa e Nizza Monferrato, nel capannone dell’allevatore ovicolo Vittorio Rinaldo. A Mombaruzzo si teme per due cascinali isolati. La strada Bazzano-Casalotto è interrotta e il traffico è stato deviato su Bruno d’Asti. Nel Nicese si segnalano inoltre danni ai frutteti, alle colture orticole e alle strade. I comuni non hanno la possibilità finanziaria di far eseguire I lavori di sgombero. Moncalvo, 11 febbraio, (g. p.) Nel Moncalvese sono caduti tra ieri e oggi circa 45 centimetri di neve; 55 a Grazzano Badoglio. Le strade comunali sono danneggiate dal gelo; la circolazione è difficile, anche perché oggi è ripreso a nevicare dopo una breve Interruzione. Diverse auto sono finite fuori strada. Agliano d’Asti, 11 febbraio, (c. a.) Ber la neve oggi è crollato Il capannone della pista danzante della Fons Salutis, dell’ai, bergatore Cucito: i pilastri di cemento si sono spezzati. Sono state distrutte anche diverse attrezzature. Cuneo. Come appare piazza Boves dopo l’eccezionale nevicata di ieri Incisa Scapaccino. Il capannone crollato sotto il peso del manto nevoso Alessandria. Piazzetta della Lega « imbiancata »
Neve: Ossola e Alta Valsesia ancora isolate per le slavine
Neve: Ossola e Alta Valsesia ancora isolate per le slavine Soltanto nel Novarese la situazione si è già normalizzata Neve: Ossola e Alta Valsesia ancora isolate per le slavine A IVIaeugnaga la neve ha raggiunto i primi piani delle case – Domodossola: completamente bloccato il traffico ferroviario delle merci – La circolazione è ovunque diffìcile: si viaggia soltanto con le catene (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 11 febbraio. ia. v.) Anche oggi ha continuato a nevicare senza un attimo di tregua sull’Ossola: le comunicazioni stradali sono sconvolte dalla caduta di slavine che hanno ostruito quasi tutte le arterie principali. Una deile più consistenti si è abbattuta sulla statale del Sempione nei pressi di San Giovanni, fra Crevoladossola e Varzo, paralizzando il traffico per alcune ore. Tutti i centri situati prima del confine svizzero sono rimasti isolati. In serata, i mezzi dell’Aids hanno aperto un primo varco nei cumuli di neve che ingombravano la strada. Il pericolo della caduta di altre slavine è però ancora incombente e la polizia stradale ha diffuso un appello, invitando gli automobilisli a non mettersi in viaggio se non in caso di assoluta necessità. Situazione difficile anche in Val Formazza dove una slavina è piombata sulla provinciale in località Foppiano, quasi nello stesso punto in cui la scorsa settimana era caduta una delle più grosse valanghe che si ricordino nell’Ossola. Anche qui si è riusciti ad aprire un passaggio appena sufficiente per le auto che riescono a transitare a fatica persino con le catene. La provinciale di Formazza rimarrà però chiusa al traffico per tutta la notte perché c’è il pericolo che dal fianco della montagna si stacchino altri lastroni di neve. Anche la statale della Val Vigezzo è interrotta fra Re e il confine svizzero. A farne le spese sono stati ancora una volta le centinaia di «frontalieri» che lavorano nel vicino Canton Ticino. Molti di loro sono infatti rimasti bloccati nella neve e sono stati soccorsi dai finanzieri in servizio al valico di Ponte Ribellasca. Funziona invece regolarmente la ferrovia « vigezzina » che collega Domodossola a Locamo. La statale di Macugnaga è ancora aperta al traffico, ma già questa sera i pullman di linea si sono dovuti fermare a Ceppomorelli per non esporre i viaggiatori a gravi rischi. Macugnaga si può ancora raggiungere con catene, ma la situazione sta peggiorando di ora in ora. Le agenzie internazionali hanno fatto partire oggi i turisti stranieri che avrebbero dovuto lasciare domani la stazione alpina per evitare che, com’è successo nelle scorse settimane, restassero bloccati a Macugnaga. La nevicata ha creato nuove difficoltà anche al traffico ferroviario del Sempione: quasi tutti i treni internazionali hanno avuto ritardi. Verbania, 11 febbraio. (c. z.i A causa della neve, sono crollati due capannoni adibiti a posteggio di auto. Il primo è avvenuto stamane a Trobaso in via Notarino 27, dove sei autovetture sono state travolte dalle macerie: il danno si aggira intorno ai IO milioni di lire. Di minore entità il crollo di un capannone a Intra: i danni non superano i 3 milioni. Continua a nevicare al di sopra dei 300 metri: a Premeno si registrano 60 cm, ed è difficile raggiungere Piancavallo a causa di alcune slavine cadute sulla strada. La carrozzabile per la valle Infrasca è interrotta al ponte Laura. Nevica abbondantemente anche in valle Cannobina, dove si sta lavorando per liberare la strada da alcune slavine a Gurro. Finero e Cursolo. Cinquanta ragazzi dell’istituto Santa Maria sono rimasti bloccati a Ponte, in vai Formazza, dove si trovavano per una settimana bianca. In pianura il traffico è quasi normale. Su tutti i centri rivieraschi del Verbano, dopo la neve caduta ininterrottamente ieri, piove dalle prime ore di stamane. Novara, 11 febbraio. (1. d. b.) Anche se in serata è ripreso a nevicare a Novara ed in tutti i grossi centri della « bassa », la situazione è normalizzata. Treni ed autobus arrivano in città con leggero ritardo. Le strade che ieri, viscide di ghiaccio, avevano causato incidenti e tamponamenti sono state ripulite ed oggi sono percorribili, Alcuni alberi di viale Buonarroti che, carichi di neve, rischiavano di crollare, sono stati abbattuti dai vigili del fuoco. E’ improbabile, anche se il tempo va lentamente migliorando, che ad Oleggio é a Ghemme possano avere luo¬ go le sfilate di carnevale programmate per domani. Borgosesia, 11 febbraio. (r.e.) Il pericolo delle valanghe incombe su tutta la rete viaria valsesiana. Infatti il rialzo della temperatura (da questa notte a Borgosesia la pioggia si alterna alla neve) favorisce la caduta di slavine su tutto l’arco stradale alpino. Dei sei paesi bloccati, tre sono stati raggiunti oggi pomeriggio dai mezzi dell’Anas e dell’amministrazione provinciale: sono Fobello, Rassa e Cervatto, le cui strade di accesso erano interrotte da oltre cinquanta centimetri di neve. Rimangono sempre impercorribili le provinciali per Rima, Rimella e Carcoforo, isolati ormai da quindici giorni. La pioggia che cade sulla parte « bassa » della Valsesia, intanto, ha determinato la caduta di numerosi blocchi di neve dai tetti delle abitazioni: a Borgosesia, questa mattina, in .via Gaudenzio Ferrari, due donne sono state sfiorate da una massa di neve staccatasi da un cornicione. Varallo, 11 febbraio. Un. p.) Il maltempo e la neve stanno creando nell’alta Valsesia problemi notevoli: paesi Dloccati, circolazione diffìcile, pericolo costante di caduta di valanghe. Tutti i mezzi per lo sgombero sono impegnati continuamente. In questo quadro, considerate le gravi difficoltà finanziarie che i comuni stanno sostenendo, il presidente del comprensorio di Borgosesia, Testa, con un telegramma all’assessore Baiardi della Regione Piemonte, ha chiesto l’intervento regionale straordinario. Vigevano, 11 febbraio. Il porticato adiacente ad un vecchio stabile di via Garrone 11 è crollato sotto il peso della neve. Il caseggiato ha riportato danni per oltre sette milioni ed è stato dichiarato inagibile. La famiglia dell’operaio Paolo Zanin, .35 anni, hà’còsl dovuto, abbandonare l’abitazione.
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Sette morti, tre torinesi sotto frane e valanghe
Sette morti, tre torinesi sotto frane e valanghe Tragedia del maltempo, famiglia distrutta Sette morti, tre torinesi sotto frane e valanghe Un pensionato, la figlia e il nipotino di Torino deceduti nel Bellunese Erano in viaggio in un tassì travolto dalla neve e trascinato a valle L’eccezionale ondata di i maltempo che ha colpito le regioni settentrionali dell’Italia ha causato purtroppo anche delle vittime. Sette quelle accertate finora, tra le quali tre torinesi d’origine veneta, padre, figlia e nipotino che viaggiavano su un taxi travolto da una slavina caduta nel Bellunese. Gli altri morti sono il conducente del taxi, un ragazzo di 16 anni, sepolto da un’altra slavina, sempre nel Bellunese, un insegnante elementare colpito da assideramento nel Bergamasco, ed un uomo di 39 anni, morto assiderato in Val d’Aosta, a Pont St. Martin. Ecco i nomi delle vittime torinesi: un bambino di sei anni. Massimo Ferino, la mamma Rosa Vittoria Dalla Riva, 28 anni, che abitavano in via Chisone 46, e il padre di quest’ultima, Emilio Dalla Riva, 50 anni, corso Turati 53. Erano partiti tutti in treno nella mattinata di venerdì. La donna, impiegata all’Enel, sposata con un tecnico Fiat, il geometra Sergio Ferino, 34 anni, aveva chiesto e ottenuto alcuni giorni di ferie per potersi recare dai parenti nel paese d’origine, Frassanè, provincia di Belluno, un paesetto di quattrocento abitanti a una decina di chilometri da Agordo, nota località di turismo invernale. Con sé Rosa Vittoria Dalla Riva ha deciso di portare anche il maggiore dei due figli, Massimo (l’altra, Sara, un anno, l’ha affidata alla nonna) e il padre, pensionato Enel. Lungo e travagliato il viaggio in treno che ha accumulato lungo il percorso alcune ore di ritardo. Dovevano arrivare a Brinano di Sevico, la stazione più vicina a Frassanè, verso le 18, ma il convoglio è giunto poco prima delle 20. I tre sono scesi e hanno chiesto al taxista Bruno Palla, 52 anni, di Bribana, di accompagnarli a destinazione. Dalla stazione di Bribana i quattro sono stati visti partire poco dopo le 20, ma per tutta la notte i parenti dei Dalla Riva hanno atteso invano l’arrivo dei tre congiunti. Che cosa poteva essere loro accaduto? Sono cominciate le prime telefonate a Tornio, al geometra Ferino, e le prime appren- sioni. L’uomo ha confermato che la moglie, il bambino e il suocero erano partiti regolarmente da Porta Nuova e dovevano arrivare nel Bellunese in serata. Dopo una notte d’angoscia, i parenti dei Dalla Riva hanno avvertito i carabinieri. La segnalazione della caduta di parecchie slavine nella zona non poteva che ac crescere le preoccupazioni. Sono cominciate le ricerche lungo la statale 203 «Agordina» di carabinieri e vigili del fuoco. Per tutta la giornata di sabato, nessun risultato, nonostante la mobilitazione anche di volontari e di amministratori della zona. Poi l’agghiacciante scoperta. Un cantoniere ha intravisto, in località Ponte del Castel, un’auto rovesciata, a una decina di metri dalla strada. Catapultati fuori dall’abitacolo i corpi delle quattro vittime con le mani della donna protese alla disperata ricerca del figlioletto. Quale la causa della tragedia? L’ipotesi più probabile, data la mancanza di testimoni, è che l’auto del taxista sia stata travolta da una slavina. La massa nevosa, precipitata sradicando alberi, ha preso in pieno la vettura, che è rotolata lungo la scarpata. Per i quattro occupanti, sballottati come fuscelli, la morte deve essere stata istantanea. I primi soccorritori hanno trovato gli orologi delle vittime fermi sull’una e trenta. E’ molto probabile che il conducente del taxi, esperienza ventennale, si sia accorto lungo il percorso sulla statale che era pericoloso proseguire il viaggio per l’incombente minaccia di slavine e abbia deciso di tornare indietro. Non si spiegherebbero altrimenti le cinque ore impiegate per percorrere una cinquantina di chilometri, da Bribano a Ponte del Castel. Il taxista lascia la moglie Dina, di 47 anni, e una figlia, di 17. La quinta vittima del maltempo è un ragazzo di 16 anni, Marmo Dal Zotto, di Feltre. Il giovane era uscito di casa sabato sera per recarsi a spalare la neve dal tetto dell’abitazione del nonno, a Pontera di Seren del Grappa. Ma in serata i genitori non l’hanno visto rientrare e hanno dato l’allarme. Era stato travolto da una slavina. I soccorriI tori hanno lavorato una deci¬ na d’ore per estrarlo dalla neve e ci sono riusciti soltanto all’alba di ieri. Il ragazzo è morto tra le braccia del padre pochi attimi dopo essere stato liberato dalla morsa della neve. Oltre alle cinque vittime nel Bellunese, la cronaca ne registra un’altra nel Bergamasco. Nell’alta Val Brembana, a Sant’Antonino di Zogno, è stato trovato morto l’altra sera tra la neve, l’insegnante elementare Aurelio Riceputi, 35 anni. L’uomo, colto da ma lore, non ha avuto la forza di trascinarsi in un luogo riparato ed è morto per assideramento. Settima vittima, Armando Miozzo, 39 anni, di Pont St. Martin. E’ morto la notte scorsa per assideramento e asfissia sulla soglia di casa, dopo essere caduto dal balcone. Ma la tragedia della neve ha lasciato i suoi segni soprattutto a Torino, dove una bambina di un anno, Sara Fermo, attende invano la mamma, il fratellino, il nonno. Non li rivedrà mai più. (Servizi alle pagine 4 e 9). Rosa Vittoria Perino, 28 anni, e il figlio Massimo, 6 anni, fra le vittime torinesi
StampaSera 13/02/1978 – numero 37 pagina 1
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Tutto il Nord esce a fatica dal muro di aeve Paesi ancora isolati, pericolo di valanghe
Tutto il Nord esce a fatica dal muro di aeve Paesi ancora isolati, pericolo di valanghe Il maltempo attenua la morsa su tutto l’arco alpino e in pianura Tutto il Nord esce a fatica dal muro di aeve Paesi ancora isolati, pericolo di valanghe Alessandria, 12 febbraio. (f. m.) Da oltre ventiquattr’ore ha smesso di nevicare su tutta la provincia di Alessandria, ma si continua a risentire le conseguenze per l’abbondante manto nevoso caduto tra giovedì e venerdì. Cinquanta milioni di danni pr.r il crollo del capannone dell’officina di Paolo Nutti, 55 anni, a Quargnento: attrezzature e macchinari distrutti. Per i dieci dipendenti sarà necessario il ricorso alla Cassa integrazione. A Rivalta Bormida e a Boscomarengo sono crollati i capannoni di due allevamenti di polli di Oreste Barberi, 54 anni, e Carlo Belli, cinquanten ne: danni per 70 milioni. Ingenti i danni per il crollo del capannone della ditta Gaiero, prodotti siderurgici, di Casale Monferrato. A Solerò è crollato, in regione Tripoli, il magazzino di attrezzi e macchinari dell’agricoltore Giuseppe Berardo, 50 anni. A S. Salvatore 100 milioni almeno di danni per il crollo del tetto della Riv Plastic, ditta di prodoti plastici per l’edilizia di Angelino Lorenzetti, 34 anni: rischia di sospendere il lavoro molto a lungo. Asti, 12 febbraio, (v. m.) Il sole è ricomparso stamane sull’Astigiano, dopo tre giorni di intense nevicate e la situazione pertanto va normalizzandosi. Sotto il peso della neve, nelle ultime 24 ore, sono crollati almeno quindici capannoni. L’ultimo crollo si è registrato nei pres- si di Nizza Monferrato. Il capannone appartiene a Vittorio Rinaldi ed era adibito ad allevamento avicolo. Il peso della neve ha piegato i pilastri di sostegno provocando il cedimento di 400 metri quadrati di lamiera. Domodossola, 12 febbraio. (a. v.) Nell’Ossola ha finalmente smesso di nevicare e la situazione della viabilità si sta normalizzando. La statale del Sempione è nuovamente percorribile fino a Iselle da dove partono i treni-navetta per la Svizzera: il passo del Sempione è infatti ancora chiuso per la caduta di slavine sul versante svizzero. I mezzi dell’Anas hanno anche aperto un passaggio nella massa nevosa che ostruiva la statale di Valle Vigezzo fra Re e il confine svizzero: l’arteria è transitabile ora a senso unico alternato. In Valle Formazza le auto possono arrivare fino a Ponte. Il pericolo della caduta di valanghe e slavine nelle valli è comunque ancora incombente. Novi L., 12 febbraio, (g. c.) Nel Novese è cessato di nevicare dopo una precipitazione quasi continua di 50 ore, la più consistente della stagione. La neve in città ha raggiunto i 70 centimetri, nelle campagne e nella zona collinare oltrepassa gli 80. Parecchi cascinali nelle alte vallate del Lemme e del Borbera — la neve varia dai 100 ai 150 centimetri — sono isolati da venerdì. Sono crollati sotto il peso della neve molti tetti di garages, officine, rustici e stalle. Genova, 12 febbraio. Dopo due giorni di neve fitta e pioggia sta lentamente tornando alla normalità la situazione sulla Riviera Ligure e nell’immediato entroterra. Tutte le autostrade sono era percorribili senza catene, anche se la polizia stradale consiglia agli automobilisti una guida particolarmente attenta per il ghiaccio e la fanghiglia. Più difficile invece il traffico sulle strade statali e provinciali: le catene sono necessarie per i passi appenninici alcuni dei quali (ad esempio il Melogno, il Colle di Tenda e il Cento Croci) sono ancora chiusi. Molto migliorata la circolazione dei treni, dopo due giorni quasi di caos: è chiusa solo una linea minore che collega Genova con Ovada, nell’Alessandrino. E’ di nuovo agibile dalla notte scorsa il binario a mare della linea GenovaRoma, minacciato ieri nei pressi di Lavagna dalla mareggiata. Hanno ripreso a marciare — eccetto che sulla Savena-Torino — anche i treni merci, fermati in tutto il compartimento di Genova l’altro ieri. Milano, 12 febbraio. (o. r.) Una pioggia sottile è cominciata a cadere dalle prime ore del pomeriggio a Milano, contribuendo a sciogliere, in parte lo spesso strato bianco che copre strade, tetti, alberi. « Erano quindici anni che non nevicava cosi tanto » dice la gente, e l’eccezionalità della precipitazione ha reso insufficienti le misure organizzative per fronteggiarla. Da ieri, quando la situazione si è aggravata, e per un momento, si è temuto addirittura l’isolamento, a ripulire le strade lavorano anche 350 volontari. Ne sarebbero occorsi alcune migliaia, ma la risposta all’appello del comune è stata esigua. Per 18 mila lire oggi (festivo) e 15 mila negli altri giorni, gli spalatori volontari lavorano dalle 8 alle 11,30 e dalle 14 alle 17. Venezia, 12 febbraio. Nel Veneto, Belluno è raggiungibile solo da Feltre ma non da Venezia. Anche l’altopiano di Asiago, nel Vicentino, è bloccato: la prefettura, per il pericolo di slavine, ha ordinato la chiusura di tutte le strade di accesso. A Cortina d’Ampezzo la notte scorsa, dopo tre ore di lavoro, sono state liberate una ventina di vetture rimaste bloccate dalle slavine con a bordo turisti tedeschi, i quali, nonostante i cartelli bilingue che indicavano il divieto di transito, si erano diretti da Cortina a Dobbiaco. I carabinieri di Pieve di Livinallongo sono dovuti intervenire dopo parecchie ore di marcia per rifornire di viveri una colonia della opera pontificia di Bologna nei pressi del Passo Falzarego, dove sono rimaste bloccate una quarantina di persone. Ad Arabba di Campolongo una ragazza è rimasta sepolta da una slavina, ma è stata subito liberata con l’intervento dei carabinieri. I carabinieri di Cencenighe, nell’Agordino, sono intervenuti per liberare tre giovani rimasti sepolti con la loro automobile a Listolade. Uno dei capannoni industriali crollati nell’Alessandrino
Capannone crollato a Novara (miliardo) Una donna travolta da valanga in Valsesia
Capannone crollato a Novara (miliardo) Una donna travolta da valanga in Valsesia Ancora gravi danni per il maltempo in pianura e nei centri di montagna Capannone crollato a Novara (miliardo) Una donna travolta da valanga in Valsesia Sotto il peso della neve ha ceduto il deposito della Gondrand – In città c’è il timore della caduta di lastroni di ghiaccio dai tetti Novara. 13 febbraio. (I. ci. b.) Il peso della neve ha fatto crollare due capannoni della ditta di trasporti Gondrand, in viale Manzoni, alla periferia della città. C’erano migliaia di pacchi immagazzinati in attesa di essere portati a destinazione e che sono andati per la maggior parte distrutti. Il danno è superiore al miliardo di lire. Sono stati danneggiati anche alcuni autotreni che erano posteggiati accanto ai capannoni La neve caduta l’altro giorno ha creato altri grossi inconvenienti. Pesando sulle tegole ha fatto crollare decine di tetti. Grossi lastroni di ghiaccio si sono staccati dalle grondaie e sono caduti sulle automobili posteggiate sulla strada danneggiandole seriamente. I vigili del fuoco hanno dovuto effettuare decine di interventi per salire con la scala sulle grondaie e liberare i tetti dalla neve. Borgoscsia, 13 febbraio. (r. e.) Si fa sempre più difterie la situazione in alta Vaisesia, colpita dalle violente nevicate degli ultimi giorni. Il rialzo della temperatura, infatti, favorisce la caduta di nuove valanghe lungo le provinciali che portano in ValSermenza e in Val Mastallone, dove tre comuni (Rima, Rimedia e Carcoforo) sono sempre isolati. «Ogni tanto — ha dichiarato un abitante di Carcoforo raggiunto telefonicamente — sentiamo un gran boato: è una massa di neve che si è staccata dalla montagna ed è precipitata in valle. In questi giorni è pericolosissimo avventurarsi fuori paese». Purtroppo, non mancano tragici eventi per testimoniare la veridicità di tale asserzione: un uomo — Aristide Rietti — ha perso la vita due settimane orsono, travolto da una slavina, e una donna è stata ricoverata ieri sera all’ospedale di Varallo in gravi condizioni. La poveretta, Caterina Dago, di 71 anni, abitante a San Gottardo, una frazione di Rimella posta a un’ora di cammino dal più vicino centro abitato, verso le 14 di ieri stava aprendosi un varco tra la propria casa e una cappelletta votiva quando è stata investita e trascinata per oltre duecento metri da un’enorme massa di neve. Fortunatamente, due montanari sono stati festimoni dell’incidente e sono riusciti ad estrarre la donna dal cumulo di neve ed a trasportarla in prese, dove è stato richiesto l’intervento dei medici dell’ospedale di Varallo e dei volontari del Soccorso alpino. Infatti, per poter avviare la Dago dove sostava un’autoambulanza, è stata adattata a barella una slitta che è stata trainata nella neve (alta più di due metri) per oltre quattro ore. Solo verso le 20, la donna ha potuto ricevere le prime cure. I sanitari le hanno riscontrato fratture multiple al corpo e agli arti e stato di choc; le sue condizioni permangono gravi. Boleto, 13 febbraio. (f. a.) Questa volta il comune ha fatto suonare le campane, come si usava nei tempi antichi per le situazioni di pericolo o di emergenza. E’ accaduto a Boleto, dove per spazzare la neve non servono le macchine, ma bastano le braccia volenterose degli abitanti locali. Già dopo la precedente nevicata, il paese era stato ripulito dagli stessi cittadini ar- mati di pale. Ieri, anche per dare solennità all’avvenimento, il sindaco ha fatto suonare le campane della chiesa parrocchiale di San Giacomo: sono accorsi tutti e in breve le strade sono ritornate agibili. La neve alta (era da più di mezzo secolo che non nevicava tanto) non ha poi impedito nel piccolo comune montano le feste nuziali. Proprio in questi giorni se ne sono fatte due, per i matrimoni di Giuseppe Vinzia di Boleto con Renata Olivo di San Maurizio (lafiglia di uno dei patron delle marce domenicali), e di Carlo Gamba di Arto con Angela Ferraro di Benevento. Omegna, 13 febbraio. (a. m.) Giornata di sole oggi su tutto il lago, che appare nell’insolita veste «polare» da ormai due settimane. La temperatura in aumento provoca pericolose cadute di blocchi di neve dai tetti un po’ dovunque. Particolarmente intenso è stato il lavoro di sgombero a Omegna, dove oggi sono state bloccate per qualche ora via De Angeli e via Mazzini, Domodossola, 13 febbraio. (a. v.) Nell’Ossola il maltempo ha concesso una tregua e la situazione della via- bilità si è quasi completamente normalizzata. La strada del Sempione è nuovamente transitabile: sul passo è comunque indispensabile l’uso delle catene. Occorrono le catene anche per la statale della Val Vigezzo, percorribile •normalmente fino a Re: da qui al confine svizzero si procede invece a senso unico alternato per la presenza di piccole slavine sulla strada. In valle Formazza si può arrivare fino a Ponte, mentre è chiusa la strada che sale verso la cascata del Toce. Anche la statale di Macugnaga è transitabile con catene: i pullman di linea si fermano però a Ceppomorelli per il pericolo di valanghe. I viaggiatori che vogliono raggiungere la stazione alpina devono servirsi i mezzi propri. La temperatura è in rialzo: su tutta la zona il pericolo di slavine è sempre notevole specie alle quote superiori dove la neve non si è ancora assestata completamente. Nel pomeriggio a Macugnaga è ripreso a nevicare. Le abbondanti nevicate di quest’inverno hanno aggravato la già diffìcile situazione delle finanze comunali: fra le spettanze delle ditte che hanno appaltato il servizio e quelle degli spalatori straordinari, sarebbero già stati spesi più di venti milioni. E, nonostante ciò, le proteste dei cittadini, specie nelle zone periferiche, sono state notevoli. Alla prima delle abbondanti nevicate che si sono susseguite gli sforzi del Comune si sono concentrati soprattutto nella zona della stazione, dove il traffico è particolarmente intenso per il passaggio dei pullman che sostituiscono i treni della linea del Sempione interrotta, e in quella del mercato. Omegna. Ecco quanto resta dell’auto dell’avvocato Franco Saunclla che è stata colpita in pieno dalla caduta di un enorme blocco di neve mentre era in sosta (Foto Martina) Caterina Dago, la pensionata travolta dalla valanga
LaStampa 14/02/1978 – numero 37 pagina 2
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San Siro di nuovo «bloccato» San Siro di nuovo «bloccato» MILANO — Una gigantesca nevicata, come non si registrava da anni, dalle prime ore di stamane ha letteralmente paralizzato Milano. Lo stadio di San Siro è ricoperto da uno strato bianco di 40 em. e anche se mancano ancora cinque giorni alla disputa di Inter-Torino la partita appare già in pericolo perché la grande quantità di neve caduta oggi si aggiunge a quella della scorsa settimana e spalarla diventa sempre più problematico.
StampaSera 14/02/1978 – numero 38 pagina 15
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Novara paralizzata dalla tormenta
Novara paralizzata dalla tormenta L’OTTAVA NEVICATA DELL’ANNO PROVOCA GRAVI DISAGI Novara paralizzata dalla tormenta Interrotta l’autostrada al casello di Galliate: slittamenti e tamponamenti – A Casalbeltrame crolla il palazzetto dello sport – Vignale senza luce – Sole e vento nell’Ossola – In Valsesia c’è pericolo di nuove valanghe (Dal nostro corrispondente) Novara, 14 febbraio. (l.d.b.) L’autostrada TorinoMilano è rimasta interrotta per buona parte della giornata a causa di una serie di tamponamenti tra i caselli di Novara e Galliate La Bufera di neve che ha flagellato la zona per tutta la mattinata ha provocato numerosi slittamenti ed il primo tamponamento subito seguito dagli altri. Una ventina di automezzi hanno riportato gravi danni e sono rimasti semidistrutti in mezzo alla carreggiata. Sono accorse pattuglie della « Polstrada » di Villarboit che hanno dirottato il traffico per Milano al casello di Boffalora e viceversa. Non si lamentano feriti e solo una decina di persone sono state medicate per lievi escoriazioni. In gran aprte della provincia è tornato il maltempo. A Verbania, Omegna, Borgomanero, Domodossola fa freddo: il termometro ha toccato i sette gradi sotto zero. A Novara è ripreso a nevicare e per qualche ora, stamane, è infuriata addirittura una tormenta che ha praticamente paralizzato la città. Questa nevicata, l’ottava dall’inizio di questo anno per un complessivo metro di neve, ha messo in ginocchio Novara e il suo Hinterland. I danni provocati dal maltempo sono incalcolabili. A Casalbeltrame, piccolo centro agricolo, il peso della neve ha fatto crollare il palazzetto dello sport che il sindaco Teresio Novella aveva fatto costruire contraendo mutui per centinaia di milioni. Ieri alla periferia di Novara le travi di sostegno del capannone della azienda di trasporti Gondrand hanno ceduto: macchinari e attrezzi che erano sotto sono stati schiacciati. Si è calcolato che il danno supera il miliardo. La neve ha abbattuto i tralicci della luce: la corrente elettrica è mancata per parecchie ore ed a Vignale è stata registrata la situazione piti grave. L’erogazione della corrente non è stata ancora ripristinata, né, sostengono i tecnici dell’Enel, sarà facile farlo in fretta. Sono « saltate » tutte le valvole ed occorreranno giorni per ripristinare il servizio. Le scuole del rione sono rimaste al freddo e probabilmente domani gli alunni non andranno a lezione. Ma anche i locali pubblici e le abitazioni private sono senza luce e senza riscaldamento. Le strade coperte da una sottile patina di neve ghiacciata apparivano impraticabili fino al primo pomeriggio quando la situazione è leggermente migliorata. Spartineve e uomini del Comune sono tutti mobiliati. Autobus e treni arrivano in città con gravi ritardi. In qualche caso superiore ai novanta minuti. Un gruppo di studenti ed operai « pendolari » che stamane dovevano entrare a scuola o in fabbrica sono giunti a Novara alle dieci. Domodossola, 14 febbraio. (a. v.) Sole e raffiche di vento gelido sull’Ossola. Durante la notte, in montagna sopra i duemila metri di quota, c’è stata qualche bufera di neve e la temperatura ha raggiunto minime polari. Nel fondovalle il tempo sembra invece essersi finalmente assestato sul bello. Il ritorno del sole ha però acuì to il pericolo della caduta di valanghe perché il manto nevoso che si è formato nei giorni scorsi non si è ancora assestato completamente. Oggi una slavina si è abbattuta sulla statale di Macugnaga, bloccando il traffico per un paio d’ore. La massa di neve, che fortunatamente era di piccole dimensioni, è stata però subito sgomberata e l’arteria è nuovamente transitabile con l’uso di catene. Durante l’interruzione stradale, dalla stazione alpina è partita una drammatica ri¬ chiesta di aiuto: si cercava un medico per soccorrere un uomo sofferente per una colica renale. Dopo la partenza dell’ultimo medico condotto, Macugnaga è infatti ancora senza medico e non c’è nessuno che possa interveni-1 re nei casi di emergenza. La situazione diventa addirittura drammatica quando la stazione alpina è isolata per le frequenti interruzioni sulla strada. Il problema dovrebbe comunque risolversi già nei prossimi giorni con l’arrivo di un medico torinese che avrebbe accettato di reggere la condotta. Tutte le strade delle Valli sono perfettamente transitabili anche se è ancora necessario l’uso delle catene. Si va normalizzando anche la situazione del traffico delle merci sulla linea ferroviaria del Sempione che era rimasto completamente paralizzato perché la neve aveva bloccato gli scambi nella stazione. Verbania, 14 febbraio. (a. c.) Vento gelido ed appena una spruzzatina di neve, stamane, sulla zona del Verbano. Poi, nel pomeriggio, anche un po’ di sole. Si fa, intanto, il bilancio dei danni provocati dalle nevicate. Soltanto per crolli di tetti, capannoni e silos, le ditte private ne hanno subiti per oltre mezzo miliardo di lire. I proprietari non potranno beneficiare di alcun risarcimento dalle compagnie assicuratrici. Anche decine di automobilisti hanno avuto la loro vettura danneggiata per la caduta di lastroni di neve ghiacciata dai tetti. Oggi, come nei giorni precedenti, i vigili del fuoco sono stati impegnati per operazioni di pulizia preventiva. Nelle valli si sgombrano i tetti per timore che la neve (in alta Valle Cannobina ve ne sono due metri e mezzo ) possa provocare crolli. Si temono ora nuove nevicate o un improvviso disgelo con il ritorno del sole. Borgosesia, 14 febbraio. (r.e.) E’ tornato a splendere il sole in Valsesia e con il bel tempo sono aumentate le preoccupazioni per nuove cadute di valanghe in Val Sermenza e in Val Mastallone. Ancora isolati, Carcoforo, Rima e Rimella. « Non sappiamo con esattezza quando potremo liberare interamente le provinciali delle valli laterali — ha dichiarato un cantoniere dell’Anas — ma certo dovranno passare diversi giorni sperando che nel frattempo dai monti circostanti non si stacchino nuove slavine ». Per il momento il collegamento con le tre borgate alpine è tenuto per mezzo del telefono (fortunatamente la linea non è mai stata interrotta ed è valsa l’altro giorno a salvare la vita a Caterina Dago, la donna travolta da una valanga) mentre è stata ripristinata l’erogazione dell’energia elettrica. In caso di soccorso sono pronti ad intervenire i volontari del Cai ed eventualmente un elicottero dei carabinieri. VERBANIA A otto mesi di reclusione e spese è stato condannato per lalso in assegni Gian- I cario Caruso. 32 anni, nativo di iRovereto ma che negh ^ si I Si aveva frequentato la zona del j Vertano, In particolare l’Aro nese. Novara. Una suggestiva immagine di Novara sotto la neve all’ombra del Cupolone – A destra: così si presentava corso Garibaldi ieri mattina
LaStampa 15/02/1978 – numero 38 pagina 1
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Perché in Lombardia cadeva la neve mentre in Piemonte pareva primavera Come il meteorologo spiega l’improvvisa burrasca di martedì a Milano Perché in Lombardia cadeva la neve mentre in Piemonte pareva primavera Roma, 15 febbraio. Ieri l’altro, del tutto inaspettatamente sulla zona prealpina delle province di Milano, Varese, Bergamo e Brescia è nevicato quasi ininterrottamente dal primo mattino fino alla sera. La cosa sorprese non poco i lombardi che seguendoci nella nostra rubrica televisiva la sera avanti speravano in un certo miglioramento delle condizioni atmosferiche. Più sgomenti restarono coloro che in viaggio dalla Lombardia verso il Piemonte assistettero ad un curioso fenomeno: appena superato il confine naturale della regione, lasciavano il tempo nevoso alle loro spalle ed entravano in uno splendido ed assolato pomeriggio a temperature decisamente più miti. Il ricorso al meteorologo si imponeva. Eccoci allora a raccontarvi come sono andate le cose ed è un vero peccato che non si possano ancora pubblicare per ragioni tecniche le immagini del satellite europeo «Meteosat», tanto utili per spiegare certi fenomeni. Questo satellite, alla cui realizzazione ha preso attiva parte anche l’Italia, opera in orbita equatoriale alla distanza di 36 mila chilometri dalla superficie terrestre. Ieri l’altro alle 12, in una sua ripresa panoramica estesa dall’Atlantico occidentale all’Oceano Indiano, riprendeva con un radiometro a raggi infrarossi quasi mezzo mondo e tutti i sistemi nuvolosi che sovrastavano le varie regioni. Per quanto atteneva all’Italia si notava un ammasso nuvoloso, non identificato il giorno prima, che costituiva la conferma di un vistoso e imprevedibile fenomeno di instabilità atmosferica legato al transito in quota di un corpo di aria fredda di alcune centinaia di chilometri di diametro. Tale corpo di aria fredda si dirigeva dall’Europa centrale verso il Mediterraneo quasi lungo il nono meridiano Est, come se rincorresse la vasta depressio¬ ne che ancora coinvolgeva in un certo maltempo le regioni meridionali della penisola. L’«invorlicamento» — ci si passi il termine — di tutta la colonna atmosferica sotto l’influenza di questa « goccia fredda», limitava la perturbazione dello stato atmosferico alle sole province già citate. La «goccia fredda» nel suo trasferimento verso Sud determinava quel tale processo vorticoso per cui l’aria relativamente più calda che incontrava durante il suo passaggio veniva rapidamente spinta in alto e costretta ad un molto rapido processo di espansione. Tutto questo sommovimento atmosferico provoca in genere ammassi nuvolosi in rapida evoluzione che conferiscono al cielo un aspetto talora caotico e che localmente originano precipitazioni di varia natura: grandinate, temporali e, soprattutto in inverno, a causa della bassa temperatura delle masse d’aria coinvolte nel gioco, anche copiose nevicate. Ed è ciò che è avvenuto su gran parte della regione lombarda, mentre sulle altre regioni italiane la sostituzione dell’aria fredda proveniente dal Nord Atlantico si è manifestata un po’ più tardi e con fenomeni di più lieve entità, soprattutto con un sensibile abbassamento della temperatura e un rinforzo dei venti nord-occidentali. L’asse della saccatura che costituiva il sistema viario dell’irruzione fredda, nel corso della notte fra il 14 e il 15 aveva ormai interessato quasi tutta la penisola e ieri infatti su gran parte del Paese tornava a splendere il Sole. S’è iniziata così una nuova fase nello stato del tempo sulla cui durata ci sono però ancora delle riserve: la nuova depressione atlantica che si è appena affacciata al continente europeo potrebbe soltanto sfiorare le regioni settentrionali, apportando una nuvolosità, qualche nevicata e qualche pioggia. Se invece tale depressione prendesse una rotta più settentrionale, a Nord delle Alpi, allora il tempo potrebbe mantenersi abbastanza buoni per alcuni giorni. Andrea Baroni
Persone citate: Andrea Baroni
LaStampa 16/02/1978 – numero 39 pagina 1
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È ritornato il sole Si contano i danni
È ritornato il sole Si contano i danni Dopo la bufera di neve su Novara È ritornato il sole Si contano i danni Novara. 15 febbraio. fi. d. b.) Dopo la bufera di neve che ha paralizzato la citta ce stata, oggi, una giornata di sole. Il caldo ha fatto sciogliere il ghiaccio sulle strade, che ora sono percorribili. Il traffico automobilistico è regolare, così come la partenza e l’arrivo dei treni e pullman. Si stanno facendo gli inventari dei danni provocati dail maltempo eccezionale di questa settimana. Insieme a decine di tetti sfondati dal peso della neve e di automobili fracassate in incidenti, c’è il danno della ditta di autotrasporti Gondrand, che ha avuto distrutto un capannone. Una trave cedendo, ha fatto crollare una parte del soffitto che ha schiacciato macchinari ed attrezzi. Si parla di un miliardo di danni. A Casalbeltrame, piccolo centro vicino a Novara, è andato perduto il palazzetto dello sport di legno che la ditta «Union» ha fatto costruire per regalarlo al municipio. La ditta costruttrice, un’azienda j di Brescia, non aveva ancora i completato i lavori e le strutture non erano state ancora collaudate. Sono al lavoro due commissioni di inchiesta per accertare le cause del crollo; il «Palazzetto», che serve Casalbeltrame e tutti i paesi del comprensorio dovrà essere ricostruito. Sulle strade della periferia di Novara ci sono poi decine di tralicci della luce che si sono schiantati sotto il peso della neve; a terra chilometri di filo spezzato in più punti che i tecnici Enel tentano di rabberciare. Gravellona, 15 febbraio. fa. m.) Il sole quasi primaverile non riesce a sciogliegliere la neve che ancora pesa sui tetti, che sono sempre in pericolo per la pressione cui sono sottoposti. In via Settembre il peso della neve ha fatto crollare un capannone dell’artigiano Lino Borgatta, mettendolo in serie dif¬ ] | ficoltà economiche e finanzia-1 rie. Il danno si aggira sui 25 \ milioni I! Borgatta ci ha detto: «La possibilità di continuare nel mio lavoro è ridotta da questa nuova disavventura, che è l’ultima d’una lunga serie. Una situazione di questo genere rende difficile per un piccolo artigiano potersi mio- j vamente riprendere». Domodossola, 15 febbraio. (a. v.) Nell’Ossola il tempo sembra essersi finalmente assestato sul bello: oggi c’è stata un’altra magnifica giornata di sole. Si potrebbe quasi parlare di anticipo di primavera, se la temperatura non fosse ancora piuttosto rigida, e non toccasse, in montagna minime «polari»: nelle prime ore di questa mattina a Ma- cugnaga la colonnina del mer- curio ha raggiunto i —15. Il pericolo della caduta di valanghe non è ancora cessato del tutto, specie sui versanti che sono notoriamente soggetti al distacco di consistenti masse nevose. VARALLO — Il Co.re.co di Vercelli ha bocciato una delibera del comune di Varallo relativa alla costruzione del metanodotto affidata ad un’azienda privata, perché «il metodo normale obbigatorio per la concessione dei servizi all’industria privata è rappresentato da un’asta pubblica». Il comune di Varallo aveva affidato direttamente l’incarico ad un’impresa locale al fine di sveltire i tempi di costruzione dell’impianto.
LaStampa 16/02/1978 – numero 39 pagina 2
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Bufere di neve in Val Susa
Bufere di neve in Val Susa Bufere di neve in Val Susa stradale ghiacciato, ha sbandato sulla sinistra; la 5 « Giulia» si è incastrata sotto la parte posteriore. 2 Le tre vittime dell’incidente stradale di questa notte nei pressi di Serravalle ricoprivano cariche di rilievo all’interno dell’industria nucleare a partecipazione statale. L’ing. Remo Tasselli era arrivato a Genova, proveniente dal Cnen (Comitato nazionale per l’energia nucleare) nel 1967; gli erano state affidate le mansioni di direttore della «Progettazioni meccaniche nucleari», allorché, nell’ambito della ristrutturazione delle aziende a partecipazione statale, Genova divenne capitale del settore nucleare, in cambio del trasferimento a Trieste della sede dell’Italcantieri. All’interno delle aziende nucleari dell’lri a Genova la carriera dell’ing. Tasselli era stata brillante: nel 1973 amministratore delegato della *Nira» (Nucleare italiana reattori avanzati), nel 1976 ne era stato chiamato alla presidenza. Sempre verso la fine del ’76 ebbe un altro incarico di spicco: venne eletto presidente e amministratore déle-. gato della «Amn», la società costituita sul tronco della vecchia Ansaldo e che, insieme alla *Nira», era alla leadership del settore nucleare. Da qualche mese, infi-t ne, era stato chiamato alla presidenza della «Saige», una società per la costruzione degli edifici in cui siste-i mare le centrali nucleari L’ing. Enrico Cappa, figlio dell’ex ministro della Ma-\ rina mercantile, sen. Paolo Cappa, negli anni cinquanta, subito dopo la laurea venne assunto all’Ansaldo, dove ha percorso una rapida carriera, prima dirigente dell’Ufficio studi successivamente vicedirettore generale della «Amn», di cui nello scorso agosto fu\ chiamato òlla direzione generale. Infine, l’ing. Marco Aurelio Bo, cugino dell’ex ministro delle Partecipazioni statali, sen. Giorgio Bo, era vicedirettore del settore commerciale della Ansaldo Meccanico-nucleare. Da stamane nevica in Val di Susa e in Valle d’Aosta. In particolare l’alta Valle di Susa è stata colpita per tutta la notte da una violenta bufera di neve che rende difficoltoso il traffico su tutte le strade d’accesso ai centri sciistici. Sulle statali per Bardonecchia, Sauze d’Oulx, Cesana, Sestriere e Ciaviere oltre quaranta centimetri di neve obbligano all’uso delle catene. I mezzi dell’Anas, comunque, sono in azione. Il traffico ferroviario sulla Torino-Modane è semiparalizzato: un convoglio merci rimasto bloccato nella galleria del Fréjus fa ritardare di ore i convogli in arrivo dalla Francia. Anche i treni locali da Torino a Bardonecchia hanno ritardi non indifferenti. Nevica anche nella bassa Valle e la polizia stradale | consiglia l’uso delle catene sin quasi ad Avigliana. Analoga la situazione in Val d’Aosta dove continua a nevicare e sono necessarie le catene per raggiungere tut- te le stazioni sciistiche. La statale per il Monte Bianco in prima mattinata è stata bloccata da un Tir messosi per traverso. Ora il traffico è ripreso normalmente. Migliori, invece, le condizioni del tempo nel Cuneese dove il cielo è sereno. La polizia stradale consiglia, comunque, di viaggiare muniti’ di catene. Ancora maltempo, invece, su tutta la Lombardia. Nevica a Milano, Varese e Brescia, le strade statali sono ghiacciate. Situazione normale sulle autostrade.
StampaSera 16/02/1978 – numero 40 pagina 4
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Ossola e Verbano ancora investiti da bufere di neve
Ossola e Verbano ancora investiti da bufere di neve Breve illusione il sereno Ossola e Verbano ancora investiti da bufere di neve Novara, 16 febbraio. Or. s.) Mentre a Novara è riapparso il sole un’altra nevicata ha investito l’Ossola e buona parte del Verbano. Nell’Ossola è durata poco l’ilusionc che il maltempo fosse finito: da stanotte, come avviene ormai puntualmente in prossimità di ogni fine-settimana, ha ripreso a nevicare sull’Ossola. A Domodossola sono caduti pochi centimetri di neve sufficienti a mettere in croce gli automobilisti e a creare disagi ai pedoni. La precipitazione è stata più abbondante nei centri delle vallate che. sembrano condannati ad essere sommersi perennemente da due metri di neve: non appena il livello della coltre si abbassa un poco, arriva una nuova nevicata a rimettere a posto le cose. Al Monte Moro, sopra Macugnaga, sono stati battuti tutti i record: la neve ha superato oggi i cinque metri d’altezza. Gli impianti di risalita sono stati chiusi per 1 pericolo di valanghe. La nuova ondata di maltempo ha mandato all’aria anche il programma della prima giornata del trofeo « Ciò ciao Circuì» (campionato italiano allievi e «cuccoli») che ha richiamato a Macugnaga centinaia di « minicampioni ». Per ora non si registrano interruzioni del traffico. Tempo pazzo sul Verbano. Dopo una notte serena e rigida con minime fino a meno 5 a Cannobio e meno 10 nelle Valli Cannobina e Intrasca, stamane alle 6 una bufera di vento e di neve ha investito la zona. E’ nevicato fitto soprattutto sulle alture e nelle valli ma la neve è caduta accompagnata da raffiche di vento anche su tutta la fascia rivierasca. Tra le 6 e le 10, per la bassa temperatura, la neve e gelata sulle strade, tramutandole in insidiosissime piste di ghiaccio. Poco dopo le 11 ha smesso di nevicare e mezz’ora dopo è tornato il sole, che in breve ha cancellato sulla fascia lacustre le tracce della breve nevicata. Ma la tregua non è durata molto. Nelle valli e in collina alle lfi,30 già nevicava di nuovo, e a intervalli folate di vento e di nevischio giungevano anche sui centri rivieraschi. Dopo la « grande nevicata » di due giorni fa e il sole di ieri, questa mattina i novaresi si sono svegliati con un cielo coperto, che minaccia un’altra precipitazione nevosa: sarebbe stata la nona, quest’Inverno. Col passare delle ore, però, la preoccupazione è finita: il sole e ritornato e non è più andato via. Non e riuscito, tuttavia, a sciogliere gli enormi mucchi di neve che ancora si trovano ai bordi delle strade, né ad attenuare il pericolo della caduta di lastroni di ghiaccio dal tetti stracolmi. In Valsesia le abbondanti nevicate di questi giorni non hanno pregiudicato lo stato delle piste delle località sciìstiche. Ovunque gli impianti sono funzionanti e anche la rete viaria risulta percorribile senza preoccupazioni di intoppi. Ad Alagna la neve tocca i 120 centimetri al Wold e i 260 alla Bocchetta delle Pisse, dove si scia regolarmente, mentre risulta ancora chiuso l’impianto dell’Indren. A Mera, dove la coltre bianca raggiunge in alcuni punti i tre metri, gli skilift sono in funzione e le piste risultano in buone condizioni. Le discese della Baimeli a (metri 1658 di lunghezza), del Camparient, una e due (entrambe di -mille metri), della Colma (871 metri), del Pian Bastò (1100 metri), e della sciovia Campo sono state battute fin da domenica scorsa e risidtano in efficienza.
LaStampa 17/02/1978 – numero 40 pagina 1
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Centinaia di camion bloccati per le valanghe a Courmayeur
Centinaia di camion bloccati per le valanghe a Courmayeur Quattro slavine sulla superstrada del Monte Bianco Centinaia di camion bloccati per le valanghe a Courmayeur (Dal nostro corrispondente) Aosta. 17 febbraio. . Il traffico internazionale è rimasto bloccato per quasi ventiquattr’ore in Valle d’Aosta a causa di quattro slavine abbattutesi ieri sera poco prima delle 21 sulla superstrada del Monte Bianco, nel tratto tra la frazione La Saxe di Courmayeur e l’abitato di Entrèves. Le valanghe, scese dai costoni rocciosi che sovrastano la statale, nelle vicinanze di una galleria, hanno travolto una decina di autotreni che procedevano lentamente a causa del fondo ricoperto da imo spesso strato di neve. Uno dei camion è finito fuori strada, mentre altri tre si sono rovesciati. Non si sono avute vittime; soltanto uno dei camionisti ha riportato ferite leggere. Nella serata i mezzi meccanici dell’Arias sono riusciti ad aprire un varco nelle masse di neve e la circolazione ha potuto riprendere. Occorreranno parecchie ore prima che le lunghe colonne di camion, formatesi su entrambi i versanti del tunnel, possano defluire. La Polizia stradale ha infatti segnalato che questa sera il traffico è ancora congestionato. I piazzali dell’autoporto regionale di Aosta sono interamente occupati dai «Tir» in sosta, mentre una colonna di autotreni, lunga una decina di chilometri, è ancora ferma sull’autostrada tra Nus e Aosta. Il tratto autostradale è stato stamane temporaneamente chiuso al traffico per consentire ai camion di stazionare. La circolazione dei veicoli leggeri tra Nus e Aosta si svolge quindi momentaneamente sulla statale. L’improvviso sbalzo della temperatura avvenuto ieri nel tardo pomeriggio in Valle d’Aosta (investita da un tiepido vento) e che ha trasformato la nevicata in pioggia fino sopra i duemila metri di quota, ha provocato la caduta di valanghe nelle vallate laterali. Queta sera sono ancora bloccate le strade di Cogne, per una slavina al km 7, nei pressi di Vieyes, di La Thuile, ostruita da una valanga vicino alla galleria all’inizio del¬ a o è ze ca, oila. ae ne. i si aa el e iao odi aa e, ei e, il¬ l’abitato, di Valgrisanche e di Valsavaranche. La circolazione è stata invece ripristinata sulle strade di Gressoney, dove stamane si è abbattuta una frana, tra Gressoney Saint-Jean e la frazione di La Trinité, e quella della valle di Rhemes, ostruita per alcune ore da una valanga. Pure sulla statale di Cervinia nella mattina sono cadute due slavine. Le masse di neve sono state rimosse dopo alcune ore e il traffico è considerato quasi normale. Soltanto nell’ultimo tratto della statale, all’altezza del Lago Bleu, sono stati apposti cartelli che indicano il divieto di transito, dalle ore 11 alle 16, per il pericolo di valanghe. Le condizioni del tempo appaiono stazionarie: il cielo si mantiene nuvoloso su buona parte della regione e si temono altre precipitazioni. La temperatura che si è abbassata leggermente (ad Aosta il termometro segnava stasera zero gradi) ha allontanato il pericolo di altre valanghe. g. g- mm m mm Courmayeur. Un camion sepolto dalla slavina sulla statale per il Monte Bianco (Milone)
LaStampa 18/02/1978 – numero 41 pagina 11
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