STRADE IMPRATICABILI
LA NEVE 30 CENTIMETRI
7 MILA SPALATORI – IL CARNEVALE COMPROMESSO, MA NEL POMERIGGIO LA SFILATA DEI CARRI SI FARA’ UGUALMENTE
Torino 12 Febbraio 1956
Il freddo e soprattutto la nevicata ( ormai protrattasi quasi ininterrottamente per cinquanta ore con il risultato complessivo di 30 centimetri in città), hanno fatto una vittima: il Carnevale.
In Piazza Vittorio i baracconi funzionano tra lo strepito di cento musiche diverse, in piazza Carlo Alberto gli altoparlanti invitano il pubblico a visitare la Fiera dei vini, tutto è pronto per la sfilata dei 25 carri allegorici che oggi alle tre partiranno da corso Cairoli e percorreranno via Po, piazza Castello e via Roma.
Purtroppo manca l’allegria.
L’hanno spenta il freddo e la neve.
Non è piacevole inoltrarsi per le strade cittadine a piedi o in macchina, anzi è pericoloso.
I passanti rischiano di scivolare sulla crosta viscida che ricopre i marciapiedi e gli automobilisti, sia pure muniti di catene o di gomme speciali, debbono procedere con cautela, evitando frenate o acceleramenti improvvisi.
Per le vie anche di traffico più intenso, dove tuttavia non sono stati risparmiati né uomini né mezzi per lo sgombero ( finora il Municipio ha speso circa 30 milioni ); vi è una patina sdrucciolevole spessa 10 o 12 centimetri.
Il comune sta facendo il possibile per assicurare la viabilità mediante l’impiego di 7000 uomini e oltre 300 tra autoveicoli e carri.
Purtroppo i risultati sono stati scarsi anche nei punti più centrali e malgrado il lavoro di squadre di “cottimisti”.
La ragione è semplice: tanta neve si toglieva, e tanta ne ricadeva.
La situazione è ieri migliorata per quanto riguarda i trasporti pubblici.
I tram, in primo luogo, hanno funzionato con regolarità, sebbene abbiano dovuto trasportare un numero insolito di passeggeri.
Soltanto l’autolinea collinare G è rimasta bloccata.
Le comunicazioni della SATTI verso Poirino e verso Chivasso non hanno dato luogo ad inconvenienti:
i ritardi massimi sono stati d’una decina di minuti.
Normale il transito filoviario sulla Torino – Rivoli e sulla Torino – Chieri e quasi in orario la partenza dell’aereo per Roma.
L’inconveniente più grave dovuto alla neve ha colpito le comunicazioni ferroviarie.
Il rapido di Milano R 90 è giunto con 80 minuti di ritardo e cioè alle 14.25 invece che alle 13.05.
L’allacciamento con la capitale lombarda è disturbato in modo particolare, poiché nel Vercellese lo strato della neve è di oltre 70 centimetri e quindi i convogli debbono procedere a fatica e molto lentamente.
Migliore la situazione sulla linea per Roma dove i ritardi vengono contenuti in 10-15 minuti in quanto i treni incontrano neve soltanto nell’Alessandrino e tra Massa e Civitavecchia.
Sulle linee piemontesi i ritardi sono stati ieri in media di 30 – 40 minuti.