Dichiarare l’inverno finito può non essere completamente corretto ma è chiaro che esaminare, a metà febbraio circa, mappe del lungo termine senza il benché minimo segno di irruzioni e, semmai, con qualche segno più consono alla stagione primaverile, può non rendere detta dichiarazione così irreale. Il disegno infatti, fa riferimento alla situazione prevista n quota a fine seconda decade ed indica una configurazione chiaramente …di matrice occidentale ed ancorata alla influenza, parziale e da ovest, delle azzorre. Non solo, detta influenza nei giorni successivi sembra anche poter diventare più diretta fino, poi, a sfociare, in un franco zonale leggermente ondulato (evoluzione rappresentata dalle linee). Non risultano segnali di freddo e di matrice invernale neanche nel corso dei giorni che ci separano da oggi a quel periodo, attualmente influenzati dallo scirocco di una depressione iberica bloccata e moderatmente retrograda, e nel prossimo futuro associati alla influenza di un profilo ad omega con la base centrata proprio in area mediterranea. Due parole sul modo che alcuni hanno di interpretare (assai male) il “tifo” di molti appassionati di meteo (come il sottoscritto) per i fenomeni di un certo rilievo od estremi, come il freddo e la neve o come i temporali, le supercelle, i tornado. Ovvio, ma non ci vogliono 5 lauree per capirlo, che qua nessuno vuole danni e sciagure. E’ semplicemente inevitabile che chi ama il clima, la meteo ed i fenomeni atmosferici, finisca per amare ed essere affascinato dalla atmosfera nella sua veste più dinamica ed estrema. I cacciatori di tornado, ad es., amano inseguire i tornado per poterli vedere, esaminare, studiare, filmare, ma mica desiderano che i medesimi creino danni e disgrazie. E poi, dovendola dire tutta, nella stragrande maggioranza dei casi, le sciagure associate ai fenomeni estremi, non sono causa del cielo ma sono causa dell’uomo, del suo modo poco illuminato di fare prevenzione e di aggredire, con modi speculativi e demenziali, la stessa natura…