Quanto detto in precedenza sulle possibilità di un break di metà mese si conferma e si integra con la prospettiva di un lungo termine dal volto di un’estate ben più fresca e gradevole di quella della prima parte del mese. Dividerei tale evoluzione in due fasi successive: quella promossa da una sacca oceano-iberica in procinto di attraversare le nostre latitudini tra il fine settimana ed i primi giorni della prossima; quella di una modifica sostanziale della circolazione generale per ondulazione del getto con rialzo in sede islandese e conseguente affermazione di un periodo a componente settentrionale in continente. Nulla a che fare con il freddo. Quello lo lasciamo all’inverno. Molto, invece, a che fare, con un periodo gradevole, privo di afa e caratterizzato da temperature non eccessive e di qualche grado sotto la media. La staffetta di tutto questo nuovo periodo risiede, appunto, nella sacca oceano-iberica, destinata ad apportare la prossima ondata di instabilità ed a cancellare, fino all’ultimo residuo, il promontorio africano ancora presente sul centro-sud. In dirittura di fine settimana prossima, ed il disegno si riferisce al giorno 19, può quindi scattare la seconda fase, che, nel corso della terza decade potrebbe addirittura trascinare in mediterraneo poli freddi del nord europa e creare step temporaleschi associati di tutto rispetto…