Una delle facce dell’autunno può essere quella che ci sta interessando, ovvero della depressione continentale e dell’alta scandinava che trainano masse d’aria fresche ed instabili da oriente.
Una siffatta situazione è all’origine delle diminuzioni termiche che hanno accompagnato l’ulteriore affondo del polo freddo continentale al limite del mediterraneo settentrionale in queste ultime ore.
Ora detta forma di stagnazione è in fase di esaurimento per merito di una riapertura ad occidente che richiama il polo continentale verso ovest e che affonda una sacca sull’iberia. Il disegno conseguente, ad occhiale, delinea una complessa configurazione depressionaria in quota con asse disposto dalle isole britanniche alla spagna in rotazione antioraria (frecce blu). Una evoluzione questa che è tipicamente autunnale e, per merito dell’affondo in direzione di gibilterra, ciclogenetica e di attivazione di correnti meridionali in mediterraneo occidentale.
Il sud-ovest in quota ed il sud o sud-est al suolo (linee e freccia rossa) associati non possono che essere forieri di un peggioramento proveniente da ovest, per quanto ostacolato da una rimonta del sub-tropicale. Nel contempo detta rimonta può, da una parte proteggere la penisola al di sotto di una certa latitudine, ma dall’altra creare una situazione di fenomeni persistenti e consistenti sul settore nord-occidentale.
La figura è rappresentativa della situazione prevista nel breve termine e denuncia la possibilità di fenomeni significativi proprio sulle nostre regioni nord occidentali. La medesima circolazione sembra, poi, poter evolvere nei giorni sfogando verso nord-est e lasciando spazio ad un certo guadagno temporaneo di latitudine da parte del sub-tropicale…