E’ bene chiarire che, nel medio/lungo termine, non si intravede nessuna vera crisi dell’estate. E’ altrettanto vero, però, che la fornace di questi ultimi giorni, e per come già indicato, andrà smorzandosi. Lo farà con una certa gradualità, ma lo farà. Il cammino nella direzione di una estate più normale lo descrive il corso dei prossimi giorni, quando il promontorio sub-tropicale in mediterraneo aprirà a modeste infiltrazioni, prima un pò frenate e destinate a spagna orientale e baleari, e subito dopo più influenti, a cominciare dal nord-italia. Non si tratterà di vere perturbazioni; non si tratterà di veri break; si tratterà di un quadro di modeste falle o curvature cicloniche in quota; quanto basta, però, visto il forno in atto, per attivare aree di instabilità, anche marcata. Occorre sempre, in detti casi, considerare, infatti ed accanto al lato positivo della faccenda costituito dal calo termico, anche il lato negativo, ovvero quello costituito dalla possibilità di fenomeni di una certa intensità. Intorno al ferragosto avremo una prima azione atlantica in quota descritta da un profilo di falla assai meridiano e destinato, per come detto, a spagna orientale e baleari. Tale profilo, maturando in goccia fredda e un pò indebolendosi, proverà quindi a spostarsi e ad estendersi verso levante in mediterraneo, per essere agganciato da una ulteriore azione, stavolta diretta sul nord-italia ed in rapida progressione, probabilmente maggiormente lungo l’adriatico, verso sud-est. Il disegno, supportato dalle frecce rosse rappresentative di una isoipsa di riferimento, e che si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 16/17, fornisce l’idea del cambiamento sopra descritto. Vi si nota, per quanto assai modesta, la goccia fredda figlia dell’affondo iberico, disposta in mediterraneo occidentale, ed in attesa dell’ulteriore affondo in aggancio proveniente dall’europa occidentale e destinato a ridurre ulteriormente l’influenza marcata del sub-tropicale (vedi freccia blu). E’ assai probabile che la ventata, più o meno significativa, di instabilità e di riduzioni termiche, sia seguita, quindi e ad inizio terza decade, da una ripresa anticiclonica, ma altrettanto probabilmente ed almeno per qualche tempo, speriamo, da un quadro più normale e più azzorriano…
Pierangelo Perelli