Editoriali Slider — 13 Settembre 2024

L’episodio da preambolo autunnale in atto e l’evoluzione dei prossimi giorni ci raccontano una storia meteo tanto classica quanto da spunto didattico. Affondi ben meridiani come quello che, nelle ultime ore, ha mandato in netta crisi il sub-tropicale mediterraneo, possono evolvere nel cosiddetto rex-blocking, capace poi di maturare nella sua estremizzazione, detta dipole-blocking o anche, per qualcuno, blocco diffluente. Un tale trend, che è proprio quello in atto, vede la saccatura dell’affondo andare incontro a netta vorticizzazione e, quindi, a successivo isolamento di una circolazione ciclonica che sviluppa tendenza a moto retrogrado. La relativa circolazione è quella che, nel disegno della situazione generale prevista ad inizio settimana, è posizionata sulla penisola balcanica, ancora, in qualche modo, anche se parzialmente, ancorata al flusso ondulato oceanico che corre da ovest ad est (vedi simbologia delle frecce blu). La medesima, in virtù di una dinamica orientata nella direzione del cosiddetto rex o dipole-blocking, piuttosto che proseguire il suo movimento verso oriente andrà isolandosi, e, ruotando il proprio asse in senso antiorario, andrà acquisendo moto retrogrado per muovere, pertanto, in senso antizonale, e per guadagnare posizione verso il mediterraneo centro-occidentale. Da cui la situazione illustrata dalla simbologia viola, inquadrabile intorno a metà settimana, e rappresentata da una circolazione ad asse orientato lungo i paralleli, con moderata cella negativa sul mediterraneo centro-occidentale e cella positiva sull’europa centro-settentrionale. Lo scompaginamento del classico flusso zonale ovest-est è anche dettato, in detti casi, da un flusso in quota che si caratterizza in due diramazioni (vedi frecce viola grandi), una principale che muove verso nord-est e che alimenta una vorticizzazione in senso anticiclonico, ed una secondaria che muove verso sud-est o est alle basse latitudini. Tutta una affascinante vicenda che si svolge in relazione a dinamiche troposferiche che scomodano complicate leggi associate alla forza di coriolis, all’equilibrio geostrofico e alla vorticità. Ai fini spiccioli del tempo legato ad una tale evoluzione interessa il fatto che lo stesso tempo subirà una parziale temporanea stabilizzazione, per poi, nel corso della settimana, acquisire la tipica connotazione del tempo variabile/instabile che, depressioni in quota siffatte, semi-stazionarie e disposte tra il mediterraneo centrale e quello occidentale, sanno produrre…

Pierangelo Perelli

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