Il cambiamento meteo imminente è ancora ben rappresentato dal disegno della situazione generale riferita all’immediato inizio di terza decade. Il ritorno del freddo sull’europa settentrionale viaggia sull’onda di un affondo dinamico e ben attivo, destinato ad inglobare buona parte del continente. Lo stesso mediterraneo e la nostra penisola ne risentiranno a loro volta, inevitabilmente, anche se in misura più contenuta. E, probabilmente, ne risentiranno maggiormente i settori orientali. Di fatto gli impulsi di instabilità associati alle ondulazioni successive, tipiche di saccature ad ampio raggio come quella che sta per coinvolgerci, sembrano maggiormente destinati ai bacini centro-orientali ed ai balcani. In ogni caso le diminuzioni termiche e la variabilità di un contesto assai vivace saranno elemento comune e caratterizzeranno una fase più consona con il periodo se non associata a momenti da tardo inverno. La primavera è anche questo. Nell’ambito di una situazione siffatta merita certamente interesse la verifica di quanto le suddette correnti settentrionali potranno insistere oltre l’inizio di terza decade, ma nel merito non ci sono ancora prospettive chiare. E non ci sono prospettive chiare perché ad una certa chiusura della porta atlantica potrebbero corrispondere rimonte scandinave ed una maggiore apertura della porta del fresco o freddo orientale con una insistenza di temperature relativamente basse, ma potrebbero maturare, anche, situazioni diverse, con ridistribuzioni anticicloniche, per tali correnti più fredde assai di impiccio o non così favorevoli. Nel disegno della situazione prevista intorno ai giorni 20/21, in cui risulta ben evidente il quadro del classico profilo a doppia ampia ondulazione in cui l’onda negativa abbraccia l’europa sino al mediterraneo, la simbologia delle tre frecce rosse più piccole serve, appunto, ad indicare i modi alternativi del medio/lungo termine con cui il campo barico positivo potrebbe ridistribuirsi, così da risultare più favorevole al costituirsi di un simil rex-blocking aperto al fresco dell’europa orientale oppure da risultare invadente verso est piuttosto che destinato al nord atlantico groenlandese…
Pierangelo Perelli