Editoriali Slider — 15 Novembre 2019

Il concentrato d’autunno sta per l’evidente persistenza di una situazione autunnale piovosa e sta per un pattern di blocco o ristagno che vede la fisiologica infiltrazione atlantica in mediterraneo frenare ed impantanarsi a causa del freno a levante. Nel corso dei giorni il rinforzo e l’affermazione decisa di un’alta pressione dinamica su tutta l’europa orientale ha complicato il quadro meteo trasformando quella che avrebbe potuto essere normale variabilità perturbata in un contesto di fenomeni intensi e persistenti. La grande ansa ciclonica descritta dalle correnti in quota e che abbraccia atlantico ed europa centro-occidentale pilota correnti nord-occidentali di natura polare-marittima verso sud-est a raggiungere iberia e mediterraneo occidentale ed innesca una ritornante caldo-umida che risale da meridione lungo un flusso sud-ovest/nord-est o sud/nord che stenta a traslare verso levante. Di conseguenza la dinamica depressionaria in mediterraneo tende a lenta evoluzione, tende a produrre approfondimenti e tende a determinare spostamenti verso est o nord-est molto graduali, risultando foriera di un maltempo insistente. Una disposizione di blocco del genere ha anche allontanato certi propositi più invernali che, giorni fa, descrivevano un medio-lungo termine da infiltrazioni nord-atlantiche più dirette, allontanando le medesime verso ovest e rendendo maggiormente protagoniste le associate ritornanti sud-occidentali. Risultando, al momento, la persistenza del blocco anticiclonico dell’europa orientale piuttosto durevole, appaiono, tra l’altro, assai complicate le possibilità di un cambio circolatorio nel breve-medio termine, anche se, pur se sempre in base allo schema della disposizione dell’attuale flusso dominante sud-occidentale, nel corso della prossima settimana un certo rialzo barico o un certo allentamento del quadro ciclonico lo si può mettere in conto. Il disegno segnala la situazione prevista in quota (colori) ed al suolo (linee bianche delle isobare) di inizio settimana; mostra, con la linea marcata viola, identificativa di una isoipsa di riferimento, la disposizione del grande flusso stazionario dominante sopra descritto; mostra ancora l’esistenza in mediterraneo di una struttura ciclonica; e mostra il blocco anticiclonico a levante con la risalita dinamica di intense correnti stabilizzanti meridionali…

Pierangelo Perelli

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