L’invadenza significativa di un sub-tropicale, spesso supportato dalla sua componente africana, mostra persistenza e resistenza tali da rendere effimeri i tentativi di break ed irruzione. Quello in atto, foriero di una benefica passata di correnti nord-orientali al suolo e nord-occidentali in quota, ma ostacolato e prontamente sospinto verso levante, sta già facendo posto ad una nuova onda positiva pronta a ristabilire i valori barici mediterranei (la linea rossa è simbolo di una isoipsa di riferimento e delinea il profilo barico in quota di metà settimana circa). Il ripristino barico saprà, dunque, ridare splendore al caldo di questo periodo. Stavolta, però, davvero e finalmente, in una veste di stanca e di graduale tendenza, sul nord italia e nel corso della seconda parte della settimana, verso un certo moderato declino. Ma c’è molto di più. C’è che l’ipotesi di un temuto e possibile ulteriore rinforzo dello stesso sub-tropicale, delineato da vari modelli nella espansione di un nucleo africano proprio intorno ai giorni di metà terza decade, può dover fare i conti con una rimonta oceanica tale da impedirne l’attuazione. Al contrario, e per questo motivo, si può verificare, nel corso dell’ultima settimana del mese, la discesa di una estesa saccatura lungo la fascia centrale del continente in grado, anche se ostacolata, di tenere a bada l’africano e, semmai, di affondare i colpi di un vero break, quanto meno sulle nostre regioni centro-settentrionali (il disegno configura la situazione in quota prevista intorno ai giorni 24-25 luglio, mostra l’azione ciclonica in forcing da nord sull’anticiclone e mostra l’evoluzione della isoipsa di riferimento che rimonta in atlantico e scende sul continente). Lo stesso affondo, poi, può costituire il preambolo di una fase di tuttaltro segno rispetto all’attuale e con le azzorre disposte in maniera tale da favorire un contesto occidentale ed associato alla possibilità di ulteriori break. Tra una modellistica di forecast confortanti e il mai confidare troppo nelle ipotesi di ritirate dell’anticiclone estivo, stiamo a vedere…