Lombardia: disastrosa tromba d’aria Un morto, feriti, miliardi di danni Cremona, 18 agosto. Una tromba d’aria si è abbattuta, poco dopo le 15, sull’abitato di Spino d’Adda, un piccolo centro nei pressi del fiume Adda, sulla provinciale Milano-Crema. Secondo dati forniti dalla polizia stradale, una persona è morta e molti sono i feriti. Parte del paese è stata infatti devastata, numerose sono le case scoperchiate. In via Fratelli Rosselli, via Pascoli, via Cervi, tutte nei pressi della strada provinciale, a fianco della quale è crollato un capannone adibito a officina meccanica, numerose sono anche le auto ribaltate. Non è ancora possibile avere notizie precise, da fonte assolutamente certa, sui danni causati dalla tromba d’aria. E’ stata però registrata una testimonianza diretta fatta telefonicamente alla redazione milanese dell’Ansa dalla signora Francesca Leoni, 53 anni, che abita un appartamento situato in uno dei caseggiati colpiti e danneggiati. «In un momento è sembrato che succedesse il finimondo — ha detto la donna — il vento ha scoperchiato tutte le case, almeno qui, nella via Fratelli Rosselli, dove abito. Le strade sono piene di calcinacci e di vetri rotti; c’è tanta gente per la via, sento le sirene delle autoambulanze, ma non so se ci sono feriti. So per certo che un capannone dove c’è l’officina del meccanico Mario Giurri, sulla provinciale, è venuto giù». Quanto è durata la tromba d’aria? «Non so cosa dire — ha risposto la signora Leoni — forse cinque minuti, forse meno, ero troppo spaventata per guardare l’orologio». Ma hanno tremato anche i muri della casa? «I muri no — ha risposto la signora Leoni — si sono rotti tutti i vetri e sono venuti giù i tetti, anche quello del- Ut mia casa». L’incidente di maggiore gravità, come è apparso an-che dalla testimonianza della signora Leoni, è accaduto proprio nel capannone adibito ad autofficina di proprietà di Mario Giurri, 53 anni; la costruzione è crollata con tutte le travature in ferro, i piloni di cemento che le sostenevano e le tettoie di lamiera. Giurri è stato travolto assieme a due altre persone. Una è morta. E’ Antonio Boccalari, 17 anni, di Boftalora d’Adda. Gravissimo il cinquantenne Gian Mario Ferretti, abitante a Spino d’Adda, che si era recato nell’officina per ritirare un autocarro. Non gravi, invece, le condizioni di Mario Giurri come pure quelle di un altro suo dipendente, Gian Mario Raimondi Cominesi, abitante a Spino d’Adda. Due persone che si trovavano a bordo di un’automobile che è stata travolta da un albero sono state ricoverate nell’ospedale di Lodi. Secondo la valutazione dei tecnici del Genio Civile, la tromba d’aria ha causato danni per 10 miliardi. (Ansa) yerso fl centrQ deUa città> ha divelto i chiusini ed invaso ^ Bernardino Luini, piazza Risorgiment0i via 15 agosto e (Dal nostro corrispondente) Luino, 18 agosto. (a. c.) Il violento nubifragio che ha investito stanotte e stamane la zona del Verbano, e in particolare il Luinese e le sue valli, ha causato danni per oltre 5 miliardi. A Luino, il torrente che nel suo tratto terminale di oltre un chilometro corre sotterraneo attra- piazza Garibaldi, riempiendo con detriti e fango i pianterreni di negozi, uffici, bar e decine di box d’autovetture. Invasi dall’acqua anche l’ufficio postale, gli archivi della Pretura, dell’ufficio del Registro, delle Imposte dirette, un grande supermercato, le autorimesse della polizia stradale e del commissariato. Disselciate parte delle vie Cesare Battisti e Lugano. Numerosi gli alberi abbattuti, danneggiate le strade collinari. A Colmegna è crollato il muro del cimitero e terriccio e fanghiglia hanno coperto decine di tumuli. A Germignaga, la piena del torrente San Giovanni ha travolto il vecchio ponte in pietra su cui passa la provinciale per Bedero. Un altro ponte è lesionato. Le acque del torrente hanno invaso i pianterreni di case, negozi e travolto alcune auto in sosta. Danni anche al villaggio turistico olandese di Pisciò, a Bedero ed a Brezzo. A Musignano, una frazione di Maccagno, una frana ha spazzato via la piazzetta e sei auto che erano parcheggiate, aprendo una voragine profonda quaranta metri. A Porto Valtravaglia allagamenti sono segnalati nella parte bassa, mentre gran parte delle strade di collina risultano danneggiate per smottamenti e per frane. Alcune imbarcazioni all’ormeggio in una darsena sono state spazzate via. A Laveno, la zona adiacente alla stazione delle Ferrovie dello Stato ed il quartiere dei Mulini, sono stati allagati dallo straripamento di due rogge. Allagato anche un reparto del cotonificio Monterosa. Numerose le strade danneggiate e gli alberi abbattuti. Parecchie le frane. La statale 394 del Lago Maggiore è interrotta in più punti tra Laveno e il confine svizzero. Pure interrotta la provinciale che da Luino porta in Valtravaglia, dissestata la provinciale per la Valle Veddasca. Dovrebbe essere riattivata nelle prossime ore la linea ferroviaria fra Laveno e il confine svizzero di Pino Lago Maggiore, interrotta sia nella diramazione con Novara che in quella per Milano e Bellinzona. Riattivata nel pomeriggio la tratta Laveno Cittiglio delle ferrovie Nord Milano. Sulla riva opposta danni e frane in Valle Cannobina. Sgombrate due case a Gurrone, interrotta la litoranea che dal confine porta a Locarno per una frana al valico di frontiera di Piaggio Valmara. Gravi i danni anche nelle località rivierasche del Canton Ticino. Frane sono cadute sulla cantonale costiera, sulla strada del Gambarogno, sulla strada e sulla ferrovia delle Centovalli, sulla Brissago ■ Ascona, sulla Paradiso – Melide. Grossi macigni sono caduti al valico di confine di Madonna di Ponte. Como, 18 agosto. Il nubifragio si è abbattuto anche sul Comasco. I più colpiti dal maltempo sono i paesini dell’Alta Valassina ed in particolare Caglio, Rezzago e Sormano, dove la maggior parte dei tetti degli edifici è rimasta lesionata per una violenta grandinata abbattutasi sulla zona verso le 23 di ieri. E’ poi seguita una pioggia torrenziale, che ha trasformato le strade in veri e propri torrenti. La grandine ha danneggiato decine e decine di autovetture. I danni sono ingenti. Centinaia di turisti in vacanza nella zona sono stati costretti a fare le valigie. Ad Onno, sulla provinciale Lecco Bellagio, è caduta una frana. Il traffico è interrotto e si spera di riattivarlo entro oggi. Diversi campeggi sulle rive del Lario sono stati allagati dalla pioggia. Nell’Alto Lago, a Colico (Como), il nubifragio ha messo in crisi tutta la circolazione interna del paese. La mancanza di fognature nelle frazioni alte di Villatico e di Curcio ha trasformato le strade in discesa in veri e propri torrenti che hanno portato verso il paese una grande quantità di acqua e di fango. sssCAdtdapspSprlsEtttnagcO Brissago. Auto travolta dalla piena nel centro del paese (Telefoto) Cremona. Una palazzina distrutta dalla tromba d’aria a Spino d’Adda (Ansa)
LaStampa 19/08/1977 – numero 186 pagina 9
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