La seconda metà del mese continua ad essere inquadrabile in una evoluzione a tre fasi, con la terza fase, quella degli ultimi 7-8 giorni, ancora associata a motivi previsionali di incertezza pur se ora più orientati verso una dimensione di stabilità che non di perturbazioni o peggioramenti. Il peggioramento di inizio settimana prossima, legato ad una infiltrazione destinata a cut-off, mostrato sino a 24 ore fa, è praticamente stato cancellato a favore di una evoluzione pura simil WR3, ovvero caratterizzata da affondo in oceano e rimonta in sede mediterranea e continentale, e senza disturbi di sorta. Spiega bene il tutto l’analisi della evoluzione fatta visionando l’andamento del jet stream (a 300 hPa) e dei relativi forcing. Il disegno ne mostra, con le linee blu, le frecce blu e gli streak associati (aree blu/celesti/gialle; i punti di accelerazione e di divergenza in quota), l’andamento attuale, che evidenzia, in modo chiaro, la biforcazione con il ramo principale deviato verso nord-est intorno al blocco scandinavo (scand+) ed il ramo secondario che scende ed affonda in area mediterranea, quale responsabile della instabilità in atto. A questa fase andrà immediatamente subentrando quella simboleggiata dalla linea rossa, dei prossimi giorni, associata ad una ripresa con intervallo e interruzione della corrente oceanica instabile. Il passo successivo, prima indicato, è poi quello della prossima settimana, simboleggiato dalle linee e dalle frecce gialle, che all’inizio mostra il tentativo atlantico di muovere nuovamente verso est o sud-est, tentativo che poi, però, sembra frenare per effetto di una oscillazione nella direzione della suddetta configurazione WR3. In questo modo, come detto, gli ultimi 7-8 giorni del mese acquisirebbero, gradualmente, una connotazione estiva, non aggressiva in termini di calore, ma certamente, di netta ripresa rispetto alla fisionomia degli ultimi giorni…