Tra un medio termine relativamente definito ed un lungo termine su cui non è possibile sbilanciarsi la storia meteo dominante del momento è la fine del blocco anticiclonico continentale e la fasatura tra il polo freddo asiatico e quello atlantico. Si conferma, pertanto, quanto già ampiamente scritto in precedenza e si conferma qualcosa che, di sicuro, tende ad allontanare il freddo a favore di correnti umide instabili occidentali. Occorre, tuttavia, non dare per scontato che detto flusso occidentale instabile resista per molto tempo giacché i modelli, anche se in chiave diversa, in direzione di fine anno vedono nuovi rialzi barici ad occidente tutti da verificare. In questo modo proprio per i giorni intorno al natale si possono ipotizzare condizioni mediterranee più o meno cicloniche o depressionarie, influenzate dall’atlantico e, nel contempo, anche assai poco capaci di attirare flussi freddi. Non che il quadro di infiltrazioni oceaniche che finiscono per produrre depressioni mediterranee non possa, sulla base di presenze anticicloniche termiche ad est, attirare masse fredde balcaniche, ma, per quanto possibile, non sembra questo, al momento, un elemento degno di particolare considerazione. Sembra, invece, che, nei giorni successivi ed in direzione di fine anno, il suddetto flusso oceanico possa, addirittura, essere frenato ed allontanato lungo una direzione sud-ovest/nord-est, sollecitato da un rialzo sub-tropicale sull’europa occidentale, influente anche per il mediterraneo. Detto tipo di rialzo barico non possiamo, tuttavia ed ancora, darlo per scontato e dobbiamo, più razionalmente, considerare un range di possibilità, tra quelle meno fredde e miti da anticiclone dinamico in mediterraneo a quelle assai meno miti e più aperte all’influenza di correnti settentrionali a causa di rialzi barici più meridiani e più spostati ad occidente. Sussistono, in tal senso, anche proiezioni che vedono una relativa interruzione del flusso atlantico molto a largo intesa a ridefinire una interessante polarizzazione del vortice polare in sede continentale, ma va anche detto che detta ipotesi, per quanto da considerare e molto interessante, non risulta, al momento, tra quelle più credibili. Il disegno delinea la situazione generale prevista intorno ai giorni 26/27 nella quale, con il supporto delle frecce blu, appare ben definito il flusso occidentale causa di infiltrazioni mediterranee e, nel caso, di una vera e propria circolazione ciclonica sui nostri mari. Nel medesimo disegno si nota anche, in virtù del possibile successivo rialzo barico iberico-mediterraneo descritto, la tendenza nella direzione di non augurabili influenze sub-tropicali…
Pierangelo Perelli