Editoriali — 19 Giugno 2016

I modelli provano a valutare l’ipotesi che, nel medio termine, l’estate annacquata di giugno possa riprendersi ed affermarsi secondo quelli che sono i canoni climatici del periodo. La fase instabile della saccatura e del vortice, tuttora in azione in quota sulla penisola, in effetti, è destinata, nel corso dei giorni, ad un lento esaurimento, favorito da un rialzo generale della pressione. La ripresa, mostrata dal disegno e che segnala la situazione prevista a metà settimana, può, di fatto, incoraggiare propositi estivi concreti, ma è costretta, prima ed in ogni caso, a fare i conti con una certa persistenza mediterranea della stessa falla alle latitudini del meridione. Non solo; per quanto, una volta terminata l’azione della goccia fredda, il sub-tropicale potrebbe, sia pur senza eccessi, prender forma e conquistare l’area mediterranea in toto, non tutto, di questa possibile evoluzione, appare così chiaro e scontato. La minaccia, per il fine settimana, di una nuova azione depressionaria, questa volta peraltro più mobile della precedente, non sembra, infatti, così remota e potrebbe, dopo un breve miglioramento, rimettere in discussione o ritardare i programmi estivi (sacca sul centro nord indicata dalla linea blu). Il sub-tropicale potrà comunque poi riprovarci, e con credenziali crescenti, tra la fine del mese e l’inizio di luglio, anche se, forse, senza particolari eccessi ed in un contesto piuttosto occidentale ed oceanico, guidato da una certa forza azzoriana in atlantico (contesto simboleggiato dalla linea viola)…

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Pierangelo Perelli

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