La fisionomia non cambia, almeno fino alla fine del mese. La medesima presenta connotazioni, in parte, di tipo invernale, continuando a legare con un getto principale sospinto verso nord est sin dall’atlantico. In sede groenlandese la saccatura si presenta appena accennata ed ancorata ad una deformazione generale tanto modesta quanto, però, nel contempo, garanzia di una corrente principale che corre alla alte latitudini e da sud-ovest a nord-est. In questo modo le azzorre muovono un promontorio lungo la parte settentrionale del continente, favorendo una ritornante generale negativa non certo sinonimo di tempo primaverile stabile. Non solo. Detta ritornante si presenta incisiva, perfino associata ad un discreto forcing antizonale e, pertanto, conforme alla genesi di configurazioni depressionarie mediterranee che scavano fino a gibilterra o alle canarie. Una siffatta disposizione presenta, alla fine, il conto di una risposta occidentale o sud-occidentale delle basse latitudini, umida ed intabile, fatta di un campo barico non così negativo ma, certamente, in grado di attivare moderate ondulazioni perturbate. La prossima crisi, del fine settimana (il disegno si riferisce alla situazione prevista tra sabato e domenica), trova riscontro proprio nell’ennesima avanzata di aria fresca instabile del nord europa, in movimento verso sud-ovest e, di certo, ciclogenetica. Un struttura diversa, con il colmamento da ovest e il disegno di una disposizione delle azzorre da franca primavera, dovrebbe, poi e finalmente, subentrare tra la fine del mese e l’inizio del prossimo…