Editoriali Slider — 20 Ottobre 2018

La ciclogenesi mediterranea presunta è andata rivelandosi meno estesa e produttiva di certe previsioni, a merito di un’alta pressione più influente ed ostacolo rispetto alla possibilità della maturazione di un vero e proprio flusso duraturo sud-occidentale instabile. La vorticità disposta tra gibilterra e i bacini sud-occidentali non ha mancato, comunque, di risultare foriera di tempo perturbato su aree del sud-italia. Tutto concorre, nel frattempo ed ulteriormente, ad una regressione dei sistemi barici con tendenza a confinamento ed isolamento, della stessa circolazione negativa, oltre l’iberia e sul vicino atlantico. Una tale evoluzione, sostenuta da rinforzi altopressori e relative estensioni, può, addirittura, ad inizio settimana, attirare una infiltrazione da nord-est, destinata maggiormente al nostro settore adriatico. Il probabile concorso, poi, verso un progressivo contesto settentrionale è enfatizzato dal disegno illustrante la situazione prevista in quota a metà settimana (figura generale e linea colore viola che circoscrive l’alta pressione e quale rappresentazione di una isoipsa di riferimento). Detta situazione è da delineare come il punto di arrivo della evoluzione indicata da linee rossa e blu e frecce grandi, che inquadrano l’attuale configurazione ed il trend della prima parte della settimana. Si rileva, in detta evoluzione, lo spostamento suddetto del minimo iberico verso ovest, l’estensione dell’alta atlantica verso est sulla medio-alta europa, la conseguente spinta nord-orientale destinata al mediterraneo centro-orientale e il ridisegno successivo dell’alta pressione a favorire, in detto settore, un perfetto corso meridiano nord-sud. Se una tale settentrionalizzazione, inizialmente solo di margine, può essere il preambolo di una fase nordica e, magari, anche ben più fredda, successiva, lo vedremo giacché molto, da questo punto di vista, è ancora da verificare. Di certo l’alta oceanica, per come simboleggiato dalle frecce piccole e dalla linea viola associata, sembra poter, effettivamente, in dirittura del prossimo fine settimana, marcare maggiormente, con una ulteriore pulsazione, la visione di una spinta in stile rex-blocking, tutta favorevole alla discesa di sacca fredda artica verso il mediterraneo e verso l’iberia. Tutto questo non vuol dire, necessariamente, però, che arriva il freddo, giacché il freddo arriva oppure no in base alla traiettoria dell’aria fredda stessa, che può investire il mediterraneo oppure investire aree più ad ovest come l’iberia, generando sull’italia, paradossalmente, richiami miti meridionali o sud-occidentali…

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Pierangelo Perelli

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