Val Germanasca ancora isolata Aumenta il pericolo di slavine Lavori bloccati per l’ondata di maltempo Val Germanasca ancora isolata Aumenta il pericolo di slavine Allarme e paura a Ghigo per una valanga che minaccia il paese – Sei borgate di Forno di Coazze sono ancora irraggiungibili Continua il maltempo sull’arco lalpino occidentale: piove in bassa valle e nevica al di sopra desìi 800 metri. La nuova perturbazione ostacola i lavori in corso sai tutte le strade per lo sgombero della neve dalla carreggiata e per aprire un passaggio alle autovetture nelle slavine che si sono abbattute in numerose zone della Val Germanasca e Val Chìsone. Ancora fermi i lavori in Val Germanasca per un guasto meccanico ad una fresaneve mentre procedono con cautela le operazioni d! sgombero della statale n;t del Sestriere per il pericolo di cadute di nuove slavine. A Ghigo di Prali. lungo la strada che dal centro conduce alla « Seggiovia del Tredici Laghi » si teme che dal monte Vergiti possa cadere a valle un’altra valanga. Quella che si era scaricata la settimana scorsa aveva procurato mtevoli danni ai caseggiati adiacenti al punto in cui si era fermata ma se dovesse ripetersi il fenomeno anche 1 fabbricati potrebbero venire coinvolti. Sette borgate della frazione Forno di Coazze sono isolate. Due metri di neve sono caduti nella notte e ieri mattina sulle strade che portano alle località Dragone, Ruata. Oliva, Toni, Ostorcro, Mattinerà e Valsivera. bloccando nelle loro abitazioni 26 persone. Lo spazzaneve del comune, che ha un’apertura minima di tre metri, non è j riuscito a raggiungere le località | isolate. La strada troppo stretta; impedisce al mezzo meccanico di j compiere il proprio lavoro nell’ul- I timo chilometro. 11 sindaco ha chiesto aiuto ni i carabinieri. Il capitano Basile della compagnia di Rivoli ha disposto l’invio sul posto di militari dell’Arma e di un plotone di alpini della Taurinense. Tenteranno di aprire un passaggio con i badili in attesa clic giunga da Pinerolo un mezzo idoneo allo sgombero della neve del battaglione Genio. Anche in Val di Susa si è avuta ieri un’altra spruzzata di neve, ma in misura minima. Le strade di accesso ai centri sportivi sono percorribili con catene: la strada migliore e quella per Bardonecchia. Anche a Sauze d’Oulx si arriva con le catene. Le ultime borgate che erano ancora isolate sono state raggiunte dagli apripista. A Bardonecchìa funzionano già i mezzi pubblici di trasporto. Da stamane saranno aperti tutti gli impianti del Colomion, Jafferau. Melezet. Beaulard. La neve sulle piste è alta da un metro e 80 a due e sessanta. Oltre tre metri di neve coprono le piste di Sportinia e sulle piste più basse di Sauze d’Oulx e alta due metri e mezzo. Anche qui funzionano tutti gli impianti. A San Sicario la neve supera i due metri stille piste e la località si raggiunge con le catene. A C’.avière funzionano tutti gli impianti meno quello di Gimont. spazzato via da una valanga. Al Pian del Frais non è possibile giungere in auto: occorre utilizzare la seggiovia da Chiomonte. 1 ‘elicottero dei carabinieri porla i soccorsi a Ghigo di Praly
Persone citate: Dragone, Ghigo, Ruata
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È ripreso a nevicare nel Cuneese Chiesto l’intervento dell’esercito La situazione in alcune zone è diventata allarmante È ripreso a nevicare nel Cuneese Chiesto l’intervento dell’esercito Cuneo, 20 gennaio. (ra.) E’ ripreso a nevicare intensamente da questa mattina su tutto il Cuneese: la precipitazione nevosa ha assunto carattere di bufera su tutto l’arco alpino occidentale. La situazione, che andava normalizzandosi man mano che le squadre di soccorso ed i mezzi sgombraneve stavano raggiungendo le borgate e le frazioni isolate aelie vallate alpine è diventata allarmante. Il presidente del comprensorio di Cuneo, dott. Romeo, ha chiesto l’intervento urgente di squadre speciali dell’esercito per effettuare lo sgombero della neve dai tetti delle case, nelle zone in cui la precipitazione nevosa, tuttora in corso, ha assunto proporzioni allarmanti. Le notizie che giungono dal- le varie località alpine suscitano apprensioni: ad Argenterà, nell’alta valle Stura, una valanga di consistenti dimensioni ha travolto e distrutto due case, fortunatamente disabitate. La strada statale del Colle della Maddalena è percorribile soltanto sino a Bersezio. &’ stata riaperta la s-„rrrta per Bagni di Vinadio, bJ’.kB. quale tuttavia incombe i’ pi-.icolo di grosse slavine. A Limone Piemonte nevica di nuovo dalla notte scorsa. La strada statale del Colle di Tenda tuttavia viene mantenuta sgombra dai potenti mezzi dell’Anas ed il traffico con la Francia è ancora consentito soltanto a mezzi leggeri. In valle Maira sebbene continui a nevicare, la situazione sta normalizzandosi, la strada statale è percorribile sino ad Acceglio, sia pure con molta difficoltà a causa dello spessore della neve. E’ stata riaperta anche la strada che raggiunge il comune di Elva. In tutta la valle sono state riattivate le comunicazioni telefoniche ed è stata ripristinata l’erogazione dell’energia elettrica: tuttavia la situazione è precaria a causa dell’abbondante nevicata in corso. Il pericolo di caduta di flavine e di valanghe si è attenuato a causa del freddo molto intenso. Per ora non sono pervenute richieste di soccorso da parte dei valligiani che abitano nelle borgate Pian del Preit di Canosio e di Stm Martino di Stroppo che sono rimasti isolati per oltre una settimana. Aosta, 20 gennaio. (g. g) Nuovamente pioggia e neve in Valle d’Aosta. Le precipitazioni sono state però alquanto scarse soprattutto nell’alta valle, dove nel corso della giornata sono caduti soltanto pochi centimetri di neve. Ad Aosta è caduto nevischio misto a pioggia. Tutte le strade sono transitabili Oggi sono stati ripristinati i collegamenti stradali anche con Rhèmes, rimasti interrotti per slavine per oltre una settimana. L’innevamento nelle stazioni sportive valdosta¬ ne è abbondante. A Cervinia, Courmayeur, Cogne, Gressoney, Champoluc, La Thuile, Pila, e in tutti gli altri centri minori le piste sono perfettamente battute.
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Un’altra fitta nevicata (per parecchie ore) provoca disagi nel Cuneese e sulle Langhe Dopo una breve pausa il maltempo è tornato ad infierire in Piemonte Un’altra fitta nevicata (per parecchie ore) provoca disagi nel Cuneese e sulle Langhe (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 20 gennaio. (g. r.) E’ ripreso a nevicare intensamente anche sul capoluogo dalle prime ore di questa mattina. Lo spessore della nuova nevicata ha raggiunto In serata i 20 cm. creando ulteriori gravi difficolta alla circolazione stradale. Vinadlo, 20 gennaio. (s. d.) La forte nevicata che da stamane imperversa nuovamente su tutto l’arco alpino rende precaria la situazione che in Valle Sturo ieri stava pressoché normalizzandosi. Una valanga di consistenti dimensioni si è abbattuta sui comune di Argenterà, travolgendo e distruggendo due case disabitate La strada statale del Colle della Maddalena è percorribile soltanto fino a Bersezio; è stata riaperta stamane la strada che porta a Bagni di Vinadio. rimasta più volte interrotta a causa delle slavine. Una pattuglia della squadra di soccorso alpino della guardia di finanza di Vinadio, dopo una marcia di diverse ore è riuscito a raggiungere la frazione Besmorello di Bagni di Vinadio a quota 1400 per soccorrere il pastore Sebastiano Troccelli di 69 anni di cui non si avevano notizie da nove giorni. Borgo San Dalmazzo, 20 gennaio. (g. m.) II valico del Colle di Tenda rimane transitabile, sia pure da parte soltanto di automezzi leggeri, malgrado l’intensa nevicata che cade dalle prime ore di questa mattina. I mezzi dell’Anas riescono a tenere sgombra la strado stotale, ma si teme che la forte precipitazione in corso possa nuovamente determinare la chiusura al traffico. A Limone Piemonte prosegue il lavoro di sgombero della neve che ha raggiunto i tre metri di altezza. In Valle Gesso sono ancora isolati i 40 abitanti della località Desertetto e Tetti Gaina di Sant’Anna di Voldieri. malgrado i ripetuti tentativi dei mezzi del- l’o.nministrazione provinciale di] raggiungere tali borgate che sono bloccate da nove giorni. Dronero, 20 gennaio. (g. le.) In tutta la Valle Maira la situazione sta gradatamente normalizzandosi, sebbene continui a nevicare molto intensamente. La strada statale è percorribile sino ad Acceglio. sia pure soltanto da parte di automezzi muniti di catene. E’ consigliabile non usare in alcun caso i clacson per evitare la caduta di slavine. Questo pericolo tuttavia si è attenuato perché la temperatura è divenuta molto rigida. Mondovi, 20 gennaio. (g. t.) Toma a nevicare su tutto il Monregalese: già stamane all’alba la città era ricoperta dalla coltre bianca ed è continuato a nevicare tutto il giorno. Il manto nevoso ha raggiunto i 10 centimetri di altezza, creando non pochi disagi agli automobilisti anche perché si è subito formata sulle strade una patina ghiacciata che ha reso inutili i tentativi di quanti volevano salire senza catene nella parte alta della città. Alba, 20 gennaio. (f. !) E’ ripreso a nevicare da stamane su tutto l’Albese. Le precipitazioni da prima frammiste ad acqua si sono intensificate nel corso della giornata ed il manto nevoso ha raggiunto i 10-20 centimetri in città ed i 30-40 nell’Alta Langa. Ovunque la circolazione si svolge con molta difficoltà a causa dello strato scivoloso formatosi sulle arterie e per la presenza di alcuni banchi di nebbia. Nelle Langhe si segnalano interruzioni alle linee telefoniche ed elettriche, e notevoli ritardi degli autobus di linea. Ceva. 20 gennaio. (I. f.) Wevica intensamente dallo scorsa notte a Ceva. nelle Valli Tanaro. Mongia e sull’Alta Langa: in città la circolazione dei veicoli e dei pedoni è resa particolarmen te difficile dalla presenza sulle strade di lastre di ghiaccio, sulle quali sì sta accumulando neve fresca. E’ consigliato l’uso delle catene sulla statale Ceva-Garessio-Ormea. Savigliano, 20 gennaio. (f. p.) Wevica anche su Savigliano, Racconigi e il Nord Cuneese. ! Il manto nevoso è di qualche cen-1 timetro. Ne! pomeriggio la precipitazione si è. trasformata in pioggia. Le strade sono percorribili senza difficoltà. Asti, 20 gennaio. (v. m.) Abbondante nevicata stamane sull’Astigiano. Nel pomeriggio la neve si è trasformata in pioggia. In mattinata sono avvenuti diversi incidenti stradali senza pero gravi conseguenze. A causa del maltempo in diverse località della provincia sono in atto una serie di smottamenti e frane che interessano strade comunali e provinciali. Canelli, 20 gennaio. (a. a.) Altri dieci centimetri di neve in Valle Bormida e sulla Langa Astigiana dove la circolazione stradale è possibile soltanto con I le catene. Le preoccupazioni maggiori, però, sono per gli asfalti che si stanno sgretolando a couso delle frequenti ampie escursioni termiche; gelo e disgelo. Si va incontro ad un altro disastro della viabilità come accadde dieci anni fa. Nizza Monferrato. 20 gennaio. (w.■ g.) La neve ha ripreso a cadere sul Nicese. in mattinata, trasformandosi In pioggia durante la giornata. Lo stato delle strade, che era proibitivo nella mattinata, e poi alquanto migliorato e la circolazione e tornata pressoché normale. Più disagevole e, invece, su j quelle strade dei comuni di Incisa Scapaccino e Mombaruzzo interessate da notevoli movimenti franosi che ne hanno compromesso ([inora parzialmente) l’agibilità. Novi Ligure, 20 gennaio, fg. c.) Nel Novese e tornato il maltempo: neve e pioggia in citta, mentre nevica nella zona collinare e nelle vallate dello Scrivia, del Borbera e del Lemme II traffico stradale e di nuovo difficoltoso. A causa delle abbondanti nevicate e caduto il pallone pressostatico che copre due campi da tennis del circolo ricreativo Italsider. L’attività’agonistica è rimasta interrotta e sono stati sospesi due tornei indoor ed i corsi di addestramento. Ovada, 20 gennaio. (g. t.) Nevica fitto su tutto IOvadese e nelle Valli d’Orba e Stura. La neve che è andata ad aggiungersi a quello precedente ha raggiunto ad Ovado i 6-7 centimetri, 15-20 sulla zona collinare, e sul Colle di Cremolino. La circolazione e difficoltosa su tutte le arterie. CASALE — Alle 18 di oggi, sarà Inaugurata alla Galleria Politeama, la personale della pittrice Giovanna De FrancLsci, insegnante di disegno al Liceo Artistico Luigi Canina di Casale. j Cuneo. Sciatori nei pressi del viadotto Soleri ampiamente innevato
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Tre morti sulla Sv-To in una bufera di neve
Tre morti sulla Sv-To in una bufera di neve Auto è finita contro un camion Tre morti sulla Sv-To in una bufera di neve L’incidente è avvenuto tra Carcare e Millesimo – La Valbormida di nuovo sotto la sferza del maltempo – Il traflico è difficile – Bloccata la strada del Sassello – Situazione in Riviera (Nostro servìzio particolare) Millesimo, 20 gennaio. (b. b.) Tre morti in un incidente della strada, sulla Savona-Torino. Sono i coniugi Italo Tedesco e Maria Giglio, entrambi di 75 anni, abitanti al Venaria, via Buridano 24, e Carlo Tango, 71 anni, di Torino, corso Tassoni 60. La mo- cddtmsrglie di quest’ultimo, Matilde |aPiro, 63 anni, ha riportato le-l sionl guaribili in 60 giorni ed è ricoverata all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Viaggiavano tutti sull’auto condotta dal Tedesco che si è scontrata frontalmente con l’autotreno di Sergio Bacchiarello, 36 anni, di Scagnello (Cuneo), rimasto incolume. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio al chilometro 25, fra Carcare e Millesimo, sull’autostrada. L’auto sulla quale viaggiavano le due coppie era diretta in Riviera, il camion proveniva in senso opposto. Accanto ad Italo Tedesco sedeva la moglie, nei sedili posteriori l’altra coppia. All’improvviso, Italo Tedesco ha perso il controllo della macchina che ha sbandato ed è andata a schiantarsi contro il camion. L’autista del pesante mezzo è stato il primo a cercare di soccorrere le vittime, poi sono giunte autoambulanze da Cairo, Altare, Millesimo e pattuglie della polizia stradale al comando del brigadiere Manoiero. Per Italo Tedesco e la moglie non c’è stato più nulla da fare: erano morti sul colpo. Carlo Tango è deceduto sull’autoambulanza che lo trasportava all’ospedale. Le salme dei primi due sono state composte nell’obitorio dell’ospedale San Giuseppe di Millesimo, dove hanno prestato le cure più urgenti anche a Matilde Piro. Le cause dell’incidente sono da ricercarsi nelle condizioni stradali e metereologiche avverse: sull’autostrada c’era una patina di neve che rendeva particolarmente insi diosa la circolazione. Sia l’autotreno che la macchina viaggiavano a velocità moderata. Intanto il maltempo continua su tutta la costa e l’entroterra. Nevica su tutta la valle Bormida e dell’Erro, la costa è sferzata dal vento e dalla pioggia. La temperatura si è notevolmente abbassata. Traffico difficile su tutte le statali e provinciali. In particolare la statale 490 (colle del Melogno) praticabile soltanto con catene. Quasi impraticabile quella di Sassello. A Dego si è formata una lunga colonna di camion (una decina) che ha intralciato a lungo il traffico. Bufere di neve a Calizzano e Bardineto. Finale Ligure. 20 gennaio. A Pietra Ligure, la corsia Nord dell’Autostrada dei Fiori è sempre interrotta al transito per la frana, verificatasi lunedi mattina, quando uno smottamento del terreno ha fatto crollare trenta metri circa di muraglione. Il traffico viene incanalato per oltre mezzo chilometro nella corsia Sud e si svolge a senso unico. Per un nuovo cedimento del terreno, è stata vietata la circolazione veicolare sul rac- cordo fra il casello autostra-1 ldale di Pietra Ligure e la stra- cda comunale per Ranzi. imperia, 20 gennaio. (r. cj Dopo un giorno di tregua è di nuovo arrivato il maltempo. Pioggia e vento sulla costa, neve nell’entroterra. Il Colle di Tenda è chiuso al traffico mentre sulla stata-1 fncSMCt le del Colle di Nava si viaggia con le catene. Tra Nava e Mo¬ fico nesi, per il momer.co, le macchine possono transitare. Senso unico alternato, invece, tra Imperia e S. Lorenzo al Mare per la frana di località Collarina. L’Arias ha installato un impianto semaforico provvisorio che regola il traf¬ Giglio Maria ilalo tedesco
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Treno con duecento passeggeri bloccato per 6 ore nella bufera
Treno con duecento passeggeri bloccato per 6 ore nella bufera Situazione drammatica nel Cuneese dove nevica quasi incessantemente da 11 giorni Treno con duecento passeggeri bloccato per 6 ore nella bufera Il convoglio, partito da Genova e diretto a Limone Piemonte, giunto nelle campagne fra Robilante e Vernante è stato costretto a fermarsi lungo la linea sepolta dalla neve I soccorsi giunti quando ormai in molti scompartimenti era cessato il riscaldamento Molte frazioni isolate: la neve ha raggiunto i 3 metri Cuneo, 21 gennaio. L’Imperversare del maltempo su tutto il Cuneese dove nevica quasi ininterrottamente da undici giorni, ha causato, stanotte, l’interruzione della linea ferroviaria Cuneo – Limone Piemonte. Un treno con oltre 200 passeggeri è rimasto bloccato per sei ore nella bufera di neve al chilometro 19,400, fra Robilante e Vernante: i passeggeri, fra cui una quarantina di ragazzi quasi tutti liguri diretti alle stazioni sciistiche della Valle Vermenagna, sono stati salvati quando ormai in molti scompartimenti era cessato il riscaldamento e la situazione diventata drammatica. Il treno — il « diretto » Genova-Limone Piemonte, partito dalla stazione di Brignole alle 19,13 — era giunto a Cuneo con oltre un’ora di ritardo, a causa della bufera che aveva attraversato fra Savona e Mondovl. A Cuneo, i viaggiatori erano stati trasbordati su un’ convoglio a composizione «speciale», idoneo ad affrontare la linea ferroviaria semi-sepolta nella neve: un locomotore attrezzato di spartineve, due vagoni e un altro potente locomotore in coda. La stessa composizione che viene usata anche « fuori orario » per tenere la linea sgombra dalla neve. Il treno è partito da Cuneo per Limone alle 23, con 68 minuti di ritardo. Ma poco dopo Robilante il convoglio, che viaggiava in una « trincea » di neve alta tre metri, ha dovuto bloccarsi perché il « vomere » davanti al locomotore non riusciva più a tenere libera la linea: la neve, spinta ai lati, urtava contro il muro di ghiaccio e ricadeva tra i binari. Era quasi mezzanotte ed il capostazione di Vernante, non vedendo giungere il treno, dava l’allarme ed a piedi, affondando nella neve fino alla cintola si dirigeva incontro al treno lungo la linea, ferroviaria. Mentre da Cunetf venivano fatti partire altr due locomotori di soccorso1 il personale del treno bloccai to tentava una manovra d emergenza: staccato il loco motore di coda, pure munito! di vomere spartineve, hanncl cercato di farlo retroceder^ in modo di sgombrare la linea. Era loro intenzione di far tornare il convoglio fino| alla stazione di Robilante Tutti i tentativi però sono| stati vani. Nel frattempo da Cuneol venivano decise altre misurea di emergenza. Pullman di linea venivano inviati versoi Robilante e il personale delle ferrovie reclutava d’urgen za spalatori nei paesi della valle. Una pattuglia della squadra mobile di Cuneo, al dal convoglio e iniziava a scavare una trincea nella neve lungo la scarpata, mentre il locomotore di coda del treno riusciva a liberare dalla neve circa 600 metri di binari, lungo i quali i soccorritori potevano raggiungere passeggeri. Erano trascorse! quasi sei ore dal momento in cui il convoglio era rima-| sto bloccato: gli accumula¬ spn„ comando del commissario! dott. Antonio Nanni, verso lef6 del mattino raggiungeva lai statale n. 20 a pochi metri! tori dei vagoni si erano quasi esauriti e in molti scompartimenti era cessato il riscaldamento. I passeggeri sono stati ospitati prima presso il locale notturno-ristorante « Sayonara », che è sulla statale, e poi, trasportati a Cuneo su autopullman; dal capoluogo con cinque autobus speciali sono stati riportati à Savona ed a Genova. Erano tutti in buone condizioni, ma con i nervi a pezzi. Non sono mancate vivaci proteste nei confronti del personale delle ferrovie (« Non avrebbero dovuto far proseguire il treno,; in queste condizioni di tempo », hanno affermato molti) ed anche degli stessi soccorritori. La maggior parte, tuttavia, ha ammesso che la pericolosa avventura è stata causata da una eccezionale concomitanza di circostanze avverse, soprattutto dalla violenza della bufera di neve. La linea ferroviaria — come pure la strada statale del Colle di Tenda — è ancora bloccata. Un locomotore è deragliato all’interno della galleria elicoidale a causa della massa di neve che si è infiltrata fra gi ingranaggi di un asse motore. . Giorgio Ravasì Cuneo. La centrale piazza Galimberti nella morsa della neve (Tel. Associated Press)
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Il Cuneese è assediato dalla neve Richiesto lo “stato d’emergenza”
Il Cuneese è assediato dalla neve Richiesto lo “stato d’emergenza” Continua il maltempo: paesi isolati ed edifici pericolanti Il Cuneese è assediato dalla neve Richiesto lo “stato d’emergenza” (Nostro servizio particolare! Cuneo. 21 gennaio, (g.r.) Ulteriore, intensa ondata il maltempo su tutto il Cuneese; unii bufera di neve si è abbattuta sul capoluogo e su tutto l’arco alpino circostante per quasi 24 ore di seguito, aggravando la situazione già precaria determinata dalla eccezionale, precedente nevicata. Praticamente da undici giorni il Cuneese e le vallate alpine sono stretti d’assedio dal maltempo e le risorse umane e tecniche per affrontare la pesante situazione stanno per esaurirsi. Da più parti, infatti, si chiede che venga proclamato lo stato d’emergenza, in base al quale possano intervenire in questa che è diventata una drammatica lotta contro l’assedio della neve anche altri mezzi ed altri uomini. Decine di borgate e molti comuni stanno vivendo le ore più difficili dal famoso inverno del 1928 ad oggi. Le comunicazioni nelle vallate sono quasi ovunque interrotte ed i mezzi meccanici, sottoposti ad un’usura eccezionale, ormai ininterrottamente da un- dici giorni, stanno accusando vistosi colpi a vuoto. Motori che vanno in «panne”, parti mecca niche che si rompono, uomini con i nervi tesi e che si concedono solo poche ore di riposo, dopo avere affrontato continuamente situazioni di emergenza ed estremamente pericolose per la vita umana. Borgo S. Dalmazzo. 21 gennaio. (g.m.ì La nuova, violenta nevicata ha reso gravissima la situazione in tutte le vallate alpine. In valle Vermenagna la linea feiroviaria Cuneo-Limone e ancora interrotta: in serata non è stato possibile rimorchiare a Robilante il convoglio carico di passeggeri che questa notte è rimasto bloccato al chilometro 19.400. Nella galleria elicoidale che sale a Limone, uno dei due locomotori che procedevano appaiati nelle operazioni spartineve è deragliato a causa della neve che si è compressa negli ingranaggi. Anche la strada statale n. 20 del Colle di Tenda e interrotta da Vernante: numerose slavine precipitano sul fondo stradale. rendendo vana l’opera degli spartineve dell’Anas e molto pericoloso il transito dei veicoli. Limone Piemonte è praticamente isolata: l’abitato è sepolto sotto un ulteriore manto di oltre un metro di neve fresca. Il valico del Colle di Tenda è chiuso nei due sensi, dopo essere stato riaperto al traffico soltanto per poche ore. fino dall’altra sera. Piasco, 21 gennaio. Id. a. ci Dopo la furiosa nevicata di ieri e di stanotte, il cielo è tornato sereno per alcune ore. ma nel pomeriggio la situazione è nuovamente peggiorata. Chianale è raggiungibile sempre con molte difficoltà e gli abitanti del posto non usano le automobili per non ostacolare l’opera dei mezzi spartineve in azione. Pressoché impossibile il traffico vprso Bellino. Caraglio, 21 gennaio. (b. a.) Nella Valle Grana — dove la situazione, che pareva normalizzarsi, è tornata molto difficile per le precipitazioni nevose delle ultime 24 ore — incombe ovunque il pericolo di slavine. A Castelmagno sono ancora isolate tutte le frazioni, tranne Campomolino. La provinciale PradlevesCampomolino è tenuta aperta con difficoltà. A Monterosso Grana sono ancora bloccate le frazioni Crosasso e Sarasin. dove il mezzo meccanico dell’amministrazione provinciale non è riuscito ad aprirsi un varco. Sanfront, 21 gennaio. (p. I. r.) In alta Valle Po è ancora chiusa al traffico la strada da Crissolo a Pian della Regina. A Crissolo funzionano nuovamente gli impianti sciistici. Malgrado la nuova, intensa precipitazione nevosa, l’energia elettrica e le comunicazioni telefoniche non hanno subito ulteriori interruzioni. Dronero, 21 gennaio. (g. fe.) La situazione in alta Valle Maira ormai è divenuta Insostenibile. La statale n. 22 è nuovamente chiusa al traffico da Stroppo a Prazzo. per la caduta di numerose valanghe. Elva è isolata. Le operazioni di soccorso — che sono proseguite incessantemente — sono ostacolate dall’eccezio¬ nale spessore raggiunto dalla neve e dal continuo pericolo di slavine. In alcuni punti della strada statale il muro di neve ai lati della strada supera i quattro metri e mezzo di altezza. Nel vallone di Camoglieres di Macra è crollato il fondo stradale: la frana per poco non ha travolto Adriano Dutto. di 25 anni, di Tetti di Dronero, che stava alla guida di un mezzo antineve. Mondovi, 21 gennaio, (g.t.) E’ durata trentasei ore. dalle prime ore di venerdì fino a mezzogiorno di oggi, la nuova ondata di maltempo abbattutasi sul Monregalese: mentre il cielo continua ad essere coperto, si tenta un primo bilancio dei danni. In città sono scesi altri trenta centimetri di neve: i vigili del fuoco sono stati chiamati a più riprese per liberare i tetti di alcuni capannoni industriali che minacciavano di crollare; sul fronte della circolazione, la situazione è un po’ migliorata, ma ora le strade del centro sono l’idotte ad acquitrini, con grave disagio soprattutto per I pedoni. 1 viaggiatori «salvati» dal treno bloccato nella neve. Difficile il transito dei convogli a Robilante: i binari sono sepolti dalla coltre nevosa
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Il ritorno del sole ha permesso di portare aiuti ai paesi isolati, ma c’è pericolo di valanghe Ancora interrotta la ferrovia Cuneo-Limone, slavina investe undici case disabitate Il ritorno del sole ha permesso di portare aiuti ai paesi isolati, ma c’è pericolo di valanghe (Dal nostro corrispondente) Cuneo. 23 gennaio, (g. r.) Alle ore 14,27 è partito da Cuneo il primo treno passeggeri per la linea ferroviaria Cuneo-Limone, dopo l’interruzione causata dalla neve alla mezzanotte di sabato che ha provocato la paurosa avventura dei duecento passeggeri del diretto Genova-Cuneo-Limone Piemonte, tratti in salvo dopo sei ore. I convogli, tuttavia, possono giungere soltanto fino a Vernante: i passeggeri sono trasbordati su pullman che effettuano il collegamento con Limone. La linea e stata riattivata grazie al lavoro di squadre di spalatori che hanno dovuto rompere il ghiaccio fra le traversine della linea ferroviaria, metro per metro. Uno del due locomotori deragliati fra Vernante e Limone è stato recuperato questo pomeriggio da un potente carro attrezzi delle ferrovie giunto da Torino. E’ probabile che domani possa essere riattivato anche il tratto Vernante-Limone. Una giornata di sole, quella di oggi, che ha dato respiro agli abitanti di tutte le vallate alpine che hanno subito l’eccezionale ondata di maltempo durata quasi ininterrottamente per tredici giorni. Per-1 siste ovunque il pericolo di valan- ‘ ghe e slavine, molte delle quali si < sono abbattute in varip zone, causando nuove interruzioni al traffico stradale appena ripristinato, ma senza causare vittime. Vinadio, 23 gennaio. 4S. d.) Una valanga larga duecento metri si è abbattuta sull’a- ! bitato di Argenterà, travolgendo sette case, fortunatamente disabi- ! tate. I muri della parte contro la quale si è abbattuta la grande massa di neve sono stati disintegrati ed altri danni sono stati provocati dallo spostamento d’aria. Non ci sono state vittime, perchè gli abitanti delle sette case ! — che si trovano sulla strada sta- < tale, verso il confine di Stato — durante l’inverno emigrano più a valle, i danni sono calcolati in circa 100 milioni di lire. La situazione in Alta Valle Stura è sempre critica. La strada statale è percorribile soltanto fino a Pietraporzio, anche se è stato aperto un varco nell’enorme cumulo di neve fino a cento metri prima di Argenterà. Una pattuglie della squadra ài soccorso alpino della Guardia di Finanza ha raggiunto stamane le due sorelle Maddalena ed Elena Rosso, rispettivamente di 63 e 59 anni, che da tredici giorni erano isolate nella borgata Legrange. I militi han¬ no portato loro viveri e generi di soccorso. Le loro condizioni di salute non destano preoccupazione. Borgo S. Dalmazzo, 23 gen. (g. m.) La strada statale del Colle di Tenda è percorribile fino al palico di frontiera, dove, tuttavia, il traffico è bloccato per le interruzioni in territorio francese, nella Valle Roja. La bella giornata ha consentito ai mezzi di soccorso e di sgombero della neve di lavorare intensamente, sia pure tra molte difficoltà ed il continuo pericolo di valanghe e di slavine. In Valle Gesso è stata riaperta la strada fino a S. Anna di Valdieri, che era rimasta interrotta prcanoEgasefutostneatvdecovaI sot te praticamente da tredici giorni a causa delle molte slavine che erano precipitate sulla sede stradale. E’ stata ripristinata anche l’erogazione dell’energia elettrica ed 11 servizio telefonico ha ripreso a funzionare regolarmente. Nel tratto fra il bivio di Entracque e la strada per le Terme di Valdieri è necessario procedere con molta attenzione per il pericolo di slavine. In Valle Stura, la strada statale del Colle della Maddalena è peicorribile fino a Pietraporzio. Il valico di frontiera è ancora chiu- I so, anche per le interruzioni in t territorio francese. Caraglio. 23 gennaio, (b. a.) La situazione in Valle Grana si sta normalizzando, grazie anche al ritorno del sole. Tutte le frazioni del Colle di Monterosso Grana, comprese le case j abitate del vallone di Santa Lucia, : sono state raggiunte dai mezzi ! spartineve. Una fresa ed una pala | meccanica dell’amministrazione : provinciale sono all’opera per raggiungere le frazioni Chiotti e ‘ Chiappi di Castelmagno ancora isolate. Lo spessore della neve ! raggiunge i tre metri. Il sole faci| lita l’opera di sgombro ma provoI ca la caduta di valcnshe. Nel comune di Montemale ri¬ mangono isolate le frazioni di Colletto, Cantun e Brandello. In quest’utlima località, ieri una squadra di soccorso formata dai carabinieri di Caraglio e di Drenerò, dei vigili del fuoco di Cuneo e Caraglio e di numerosi volontari, lia potuto soccorrere un’anziana montanara di Chiatta Soprana, Lucia Chlappello, 76 anni, sofferente di cuore, che a bordo di una slitta è stata trasportata per quattro chilometri sino all’abitato di Chiatta. Quindi a dorso di un mulo è stata trasportata più a valle dove a bordo di un’autoambulanza è stata ricoverata all’ospedale civile di Cuneo Dronero. 23 gennaio, (g. fe.) La giornata di sole ha permesso ai mezzi di soccorso e di sgombero della neve — che in alcuni punti ha raggiunto lo spessore di quattro metri — di lavorare alacremente in tutta la Valle Malra. La strada statale è percorribile fino ad Acceglio, ma ovunque incombe il pericolo di valanghe e di slavine. Masco, 23 gennaio, (d. a.c.) Anche in Valle Varaita è tornato 11 bel tempo, benché la temperatura sia molto rigida. Gli abitanti di Bellino e Chianale sono stati ragiunti dai mezzi meccanici e dalle squadre di soccorso. Bellino era rimasto noovamente isolato sabato sera e domenica mattina per la violenta bufera di neve. Fortunatamente non sono | mancate le comunicazioni telefo! niche ma si sente sempre di più ! la necessità che almeno durante I l’inverno le zone abitate di alta | montagna vengano collegate per- ■ manentemente via radio, con ap; parecchiature rice-trasmittenti Acqui, 23 gennaio, (g. p.) Situazione difficile a ■ Lussito, grossa borgata di Acqui I Terme, appollaiata sul cocuzzolo dEl Mente Stregcne, in un’ameni I posizione, sovrastante d’un centi’ naio di metri il quartiere termale e l’intera città. Una grossa fetta di collina, per un fronte di 150 metri e una larghezza di 200, con una massa valutata fra i 20 e i 30 mila metri quadrati di terra, minaccia di slittare a valle. E’ una situazione di grave pericolo, che si aggiunge al disastri provocati dall’alluvione del 7 ottobre. La frazione di Lussito è stata una delle località dell’Acquese più toccate dalla furia degli elementi. Già nell’ottobre scorso una parte del terrapieno sottostante la chiesa parrocchiale aveva ceduto, provocando lo sfaldamento della strada comunale che raggiunge la borgata, e le comunicazioni erano rimaste interrotte per una quindicina di giorni. Adesso il movimento franoso ha interessato tutti I tornanti della strada fino al rio Ravansco. Il fenomeno è sotto controllo e sul posto sono stati l’assessore ai Lavori Pubblici, Piola, l’ingegner Dieta, capo dell’Ufficio tecnico del Comune, ed un geologo. Candii. 23 gennaio (a. a.) Dopo la neve e la pioggia seguono frane, smottamenti e in terruzioni stradali e ferroviarie. Il fenomeno riguarda anche le località collinari, ne sono interessati campi e vigneti. Le segnalazioni più significative provengono dalla Valle Bormlda e da Isola d’Asti, dove sono ancora una volta interessate le borgate Montabone e Moncovone; in Val Tlglione frane ì hanno coinvolto la circonvallazione Sud di Agliano e 11 colle di San Bernardino. In località Roche di Costigliole una frana ha danneggiato il caseggiato agricolo del coltivatore Alessandro Cortno di 70 anni. A Castelnuovo Calcea la contadina Rosa Boglio, 54 anni, scivolando sul fango 6 finita nel pozzo vicino a casa. L’ha salvata il marito Alessandro Clemente. Una frana ha di nuovo interrotto la ferrovia Castagnole Lanze-Asti al chilometro 6,500. E’ necessario il trasbordo con le corriere. Nel Cuneese si spala dai tetti delle case la neve che si è accumulata negli ultimi giorni di tormenta
LaStampa 24/01/1978 – numero 19 pagina 2
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Nevica ad Aosta (25 cm)
Nevica ad Aosta (25 cm) Nevica ad Aosta (25 cm) Torna il maltempo in Val di Susa (f. g.) Nerica da faceta notte In Valle d’Aosta. Precipitazioni abbondanti sopra I mille metri di quota; ad Aosta sono cadati nella notte 25 cm di neve. La circolazione stradale avviene con catene sa tutte le strade. Quanto prima dovrebbe entrare in (unzione un piano di emergenza per consentire lo svolgersi del traffico traila statale del Monte Bianco anche durante nevicate. E’ tornato il maltempo In tutu la Valle di Susa: da alcun eo re la neve cade fitta sulle montagne e sol fondovalle. Per raggiungere i centri sciistici oltre Susa occorrono le catene. Il transito è precario fra Cesane e Claviere per il Umore di caduta di valanghe o slavine. NeUa galleria stradale in località Ponte Vecchio decine di Riganti stalattiti di ghiaccio pendono come una spada di Damocle sulle auto in transito. Finora nessuno si è preoccupato di abbatterle.
StampaSera 24/01/1978 – numero 20 pagina 13
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Una grossa frana minaccia un’alluvione in Valle Stura Già in pericolo una caserma a Strepesi Una grossa frana minaccia un’alluvione in Valle Stura (Nostro servizio particolare) \ inaili», 26 gennaio, (g. d.m.) Uno smottamento di terra di rilevanti proporzioni si è verificato durante le piogge dell’ottobre scorto a monte della frazione Strepesi nel vallone di Bagni di Vinadio; la frana, malgrado la neve e il freddo, è ancora in movimento e la sua marcia potrebbe diventare disastrosa col disgelo primaverile. «Malgrado le condizioni proibitive del tempo — spiega il geometra Dragone del Genio militare di Cuneo — abbiamo effettuato ripetuti sopralluoghi constatando che la caserma «Bogino», la quale serve come base per le esercitazioni invernali ed estive delle truppe alpine, è direttamente minacciata; un pezzo del muro di recinzione è stato investito e sbriciolato l’autunno scorso; altre porzioni della montagna sovrastante, se non si prendono provvedimenti, cadranno sicuramente quando comincerà lo scioglimento delle nevi». «Oltre alla nostra caserma — dicono ancora i funzionari del Genio militare — anche l’abitato di Strepe- si corre un serio pericolo. Se tutto il terreno ancora in bilico dovesse precipitare di colpo a valle, ostruirebbe il letto del torrente Corborant, creando un invaso artificiale molto vasto che allagherebbe diverse case, oltre alla «Bogino». I soldati ovviamente non potrebbero pif; servirsi della caserma m i non basta: la diga Hi te ra difficilmente reggerebbe sotto il peso dell’acqua e l’inondazione scenderebbe rovinosa lungo il vallone di Bagni; se non fermiano la frana di Strepesi rischiamo di avere la prossima primavera in alta Valle Stura un piccolo Vajont». Per scongiurare questo grave pericolo i tecnici suggeriscono di bloccare con robusti muraglioni il movimento franoso (che ha anche già sradicato decine di abeti) e quindi ripulire l’alveo del Corborant dal terriccio che lo ha invaso.
LaStampa 27/01/1978 – numero 22 pagina 2
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Bufere di neve in Piemonte e in Liguria strade e ferrovie interrotte, tre morti
Bufere di neve in Piemonte e in Liguria strade e ferrovie interrotte, tre morti Le comunicazioni sconvolte da un’eccezionale ondata di maltempo Bufere di neve in Piemonte e in Liguria strade e ferrovie interrotte, tre morti Una eccezionale bufera di neve abbattutasi sul Piemonte e sull’entroterra ligure ha paralizzato il traffico stradale e ferroviario, provocando tre vittime e miliardi di danni. La situazione è grave in parecchie zone e particolarmente nel Cuneese, dove da ieri mattina alle 6,30 nevica furiosamente senza interruzione. Nel capoluogo, in dodici ore 10 spessore del manto nevoso ha raggiunto quasi 70 centimetri, La bufera di neve ha causato la morte di un operaio dell’Enel di 63 anni, Amadio Martinelli, residente a Borgo S. Dalmazzo. Una valanga ha travolto la vettura sulla quale viaggiava insieme ad altri due dipendenti dell’azienda eiettrica, mentre, nei pressi di Entracque, in valle Gesso, stava tornando dal lavoro. Mentre gli altri due operai riuscivano a mettersi in salvo, il Martinelli è stato trovato ormai cadavere dalle squadre di soccorso, nella massa di neve. Dalle 20, è nuovamente chiusa al traffico la strada statale del Colle di Tenda, fra Vernante e Limone, a causa di slavine. A Limone Piemonte, la neve ieri ha superato gli 80 cm di spessore. Anche 11 valico di Tenda è chiuso al traffico. In tutte le vallate, la situazione che era andata nor- malizzandosi nei giorni scorsi, dopo le eccezionali nevicate durante tredici giorni, questa sera è nuovamente drammatica. Ovunque stanno cadendo slavine e valanghe che causano interruzioni al traffico stradale ed isolano decine di comuni e centinaia di borgate e di frazioni. L’eccezionale bufera di neve in corso impedisce anche alle squadre di soccorso di intervenire dove la situazione è più grave. In Valle Maira, la strada statale n. 22 è interrotta da Stroppo, isolando i centri Prazzo, Marmora ed Acceglio: l’interruzione è stata causata ieri pomeriggio da numerose valanghe. Anche la strada statale del colle della Maddalena è interrotta da ieri sera da Pietraporzio. Situazione gravissima anche nelle Valli Gesso, Stura e Grana. Tutte le strade statali e provinciali sono praticamente impercorribili, La neve ha messo in crisi le comunicazioni stradali e ferrovie tra la Liguria e il Nord. La strada ferrata per Acqui è stata interrotta ad Ovada a causa d’un metro di neve sui binari. Inagibile la linea Genova – Novi – Arquata, per la neve e la mancanza di elettricità. Bloccata anche la Savona – Torino, sempre per la neve, che ha provocaI to la paralisi degli scambi e ! ha invaso la massicciata. Un treno passeggeri è rimasto bloccato nei pressi di Saliceto. Difficoltà anche per le comunicazioni con Milano. In serata la polizia stradale ha chiuso temporaneamente l’autostrada Savona-Torino: al casello di Altare si è formata una coda di quasi 4 km: si tratta per la maggior parte di genovesi diretti nelle località sciistiche del basso Piemonte per il week-end. La situazione in Val Bormida si va aggravando di ora in ora. Numerose località, come la frazione di Vispa, Calizzano, Bardineto e altri piccoli centri della vallata, sono praticamente isolati. Maltempo anche su tutta la Riviera ligure. Una tromba d’aria si è abbattuta questo pomeriggio su Ospedaletti scoperchiando circa duecento abitazioni e danneggiando quasi tutte le serre in località « Margotta ». Nel pieno centro, la tromba d’aria ha 1 sradicato moltissimi alberi che ha poi scagliato a decine di metri di distanza. I danni avrebbero raggiunto il miliardo di lire. Forti nevicate anche in Val d’Aosta dove si temono intralci alla circolazione stradale, in particolare nelle vallate laterali. Sulle strade de! traforo del Monte Bianco e I del Gran San Bernardo è ob| bligatorio l’uso delle catene. Sul versante francese del Monte Bianco, la situazione è ritornata alla normalità ! dopo che una frana aveva l’altro pomeriggio condizionato la circolazione, nel tratto tra Le Fayet e Chamonix. Eccezionale nevicata anche sull’Ossola. A Domodossola sono caduti sessanta centimetri di neve, nelle valli ce ne sono ormai più di due metri. La statale di Macugnaga è stata chiusa al traffico ieri sera per il pericolo di valanghe fra Ceppomorelli e Pestarena. Difficile la transitabilità anche sulla provinciale di Formazza, dove sono rimasti bloccati 350 studenti liceali di Omegna che sarebbero dovuti rientrare in serata dopo una « settimana bianca » organizzata dalla scuola. Il passo del Sempione è chiuso al traffico per la caduta di alcune slavine. Forti ritardi dei treni e traffico semiparalizzato sulle strade per la neve in Valle Susa. Da ieri mattina nevica e sono bastati 30-40 centimetri di neve fresca per provocare lunghe interruzioni sulla linea ferroviaria TorinoModane tra Bussoleno, Chiomonte, Oulx e Bardonecchia. Sulle strade dove nonostante il maltempo, migliaia di sciatori, in auto e in pullman, si sono diretti ieri verso i centri sciistici, si sono formate lunghissime code di autoveicoli — anche di 7-8 chilometri — che hanno viaggiato ad una velocità di appena 4-5 chilometri orari. Anche l’autostrada Alessandria-Ovada-Genova-Voltri è chiusa dalle 19,30 di ieri sera a seguito della abbondante nevicata che sta cadendo su tutta la zona. Una slavina ha travolto e ucciso una settantenne a Luzzogno, frazione di Val Strona, nel Novarese. Si chiamava Vittoria Solato. Verso le 18, mentre stava rincasando, è stata investita da un blocco di neve staccatasi da una parete ghiacciata e trascinata per parecchi metri dalla slavina. Soccorsa, è morta sull’ambulanza mentre la portavano in ospedale. Terza vittima d’una valanga è stato, a Fobello, in Valsesia, Aristide Rietti, 57 anni. Uscito con il fratello per sgomberare la neve, è stato scaraventato dalla massa di neve nel greto del torrente Mastallone. Quando sono arrivati gli uomini del soccorso alpino, l’uomo era ormai privo di vita. r. s. Cuneo sotto la neve. In dodici ore ne sono caduti settanta centimetri. Molti i paesi rimasti isolati (foto Bedino)
Persone citate: Amadio Martinelli, Aristide Rietti, Bedino, Calizzano, Maira, Martinelli, Mastallone
LaStampa 29/01/1978 – numero 24 pagina 1
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Traffico fermo per neve
Traffico fermo per neve ! Le autostrade sono state chiuse, treni in difficoltà Traffico fermo per neve Chiusi nel pomeriggio i caselli per Savona e per Piacenza – L’espresso per Bardonecchia delle 13,55 è arrivato a destinazione alle ore 20 Un’alba grigia ha fatto ieri da prologo ad ima cospicua nevica- la, la quinta di questo Inverno. Sono bastate poche ore per im- biancare città e campagna. Con la neve, i soliti guai: in- terruzioni sulle strade di mon tagna e sulle autostrade, difil colta nei viaggi, rallentamenti, in cidenti, treni bloccati, altri con! vogll in grave ritardo. | Affannosamente, per lo più rag- gruppate in piccole colonne, non molte auto hanno percorso le autostrade fra Torino e Milano e fra Torino e Aosta e alarne sono finite fuori strada. Il manto di neve, a sera, aveva raggiunto uno spessore di circa 10 centimetri, e il lavoro degli spartineve è risultato decisivo per non essere costretti a sbarrare i caselli. Niente da fare, contro la lunga e lilla nevicata, invece sulle autostrade Torino-Savona e Torino-Piacenza. La sbarra del casello d’ingresso a Savona è slata abbassata alle 17.30: presso Montezemolo lo spessore della neve era cosi alto da impedire il passaggio anche con le catene. Chiusa anche l’Alessandria-Volt.ri. Sulla via di Piacenza, oltre Asti, una colonna di macchine si è bloccata e l’autostrada è rimasta interrotta per alcune ore. Un convoglio è stato arrestato alla stazione di Saliceto; un altro ha trovato disco rosso a Cengio, un terzo non ha potuto riprendere la corsa da Ceva. Quasi un’avventura andare a Bardonecchia: il treno partito alle 13,55 è entrato in stazione alcuni minuti dopo le 20. Sulla banchina, in attesa, una piccola folla di parenti in ansia. Numerose anche le telefonate a i Li Stampa » eli lettori preoccupati dai ritardi di parenti partiti per località montane. Il Canaveso è sotto uno spesso manto bianco. In pianura sono stati superati i dieci centimetri, Plamprato, ultimo centro della Valle Soana, è sepolto da 3 metri e 40 di neve, la strada che lo collega a Valprato, aperta solo da ima settimana, è nuovamente Interrotta. A Campiglia, Plamprato e Valprato si teme che la caduta di slavine, data per certa, possa distruggere alcune abitazioni già lesionate dalla forte nevicata dell’inverno del 1972. Una slavina nel pomeriggio ha interrotto la strada fra Noasca e Ceresole. A notte, poco dopo le 21, altre due valanghe sulla statale 460 dopo Noasca e davanti alla galleria di Ceresole Reale. In alta Val di Susa la nuova nevicata ha provocato un incredibile caos. La settimana passata lo spessore variava fra i due e i tre metri. Oggi sono stati sufficienti altri 50 centimetri per rallentare il traffico sulla linea ferroviaria Torino-Motìane, soprattutto fra Bussoleno, Chlomonte, Oulx e Bardonecchia. I ritardi si sono avvicinati alle 4 ore. Il traffico è ripreso dopo l’intervento di locomotori dotati di spalaneve. Sui tornanti presso Exilles il traffico stradale è stato molto difficoltoso: non era facile tenere le auto nella carreggiata, si sono create colonne lunghe anche sette chilometri che procedevano a passo d’uomo. Difficoltà nelle stazioni sciistiche. A Bardonecchia, Sauze d’Oulx, Sansicario, Cesana, Claviere e Sestriere gli impianti sciistici sono tutti in funzione e le piste battute ma c’è 11 rischio di non vedere che pochi appassionati per le difficoltà che i pullman Incontrano ad arrampicarsi fino al centri perche 1 mezzi dell’Arias non intervengono tempestivamente. Sulle strade del Pinerolese oltre Perosa Argentina, c’è obbligo dì catene. L’impiego tempestivo di spartineve ha tuttavia consentito un traffico sia pure limitato. In Val Germanasca difficoltà ma traffico non bloccato, benché 1 percorsi siano definiti « avventurosi ». Ancora slavine nella nollc sulla strada per Ceresole
Persone citate: Arias, Campiglia, Montezemolo
LaStampa 29/01/1978 – numero 24 pagina 8
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Entracque: operaio, 63 anni, ucciso da valanga Treno è bloccato nella bufera in Valle Bormida
Entracque: operaio, 63 anni, ucciso da valanga Treno è bloccato nella bufera in Valle Bormida Una eccezionale nevicata su tutto il Piemonte» a Cuneo settanta centimetri Entracque: operaio, 63 anni, ucciso da valanga Treno è bloccato nella bufera in Valle Bormida (Dal nostro corrispondente) | Entracque, 28 gennaio. (gii. 1.) Un operalo dell’Enel di 63 anni, Amadio Martinelli, resi-1 dente a Borgo S. Dalmazzo in via Baiate 101, ha perso la vita oggi i alle 15,30, travolto e sepolto da ! una valanga precipitata sulla strada di proprietà dell’Enel che da Entracque conduce al monte «Rai», dove sono aperti i cantieri delle imprese che affiancano l’Enel nel lavoro alle centrali elettriche. Il Martinelli stava scendendo a tordo dell’automobile — campagnola — insieme con altri due operai pure dipendenti dell’Enel. Michele Alilo di 44 ani. residente a Borgo S. Dalmazzo In via Valdieri e Simone Ferrerò, di 35 anni, pure di Borgo S. Dalmazzo. A circa 500 metri dalla località «Piastra», la zona dove ci. sono gli uffici dell’Enel, i tre si sono fermati per sistemare le catene all’automezzo che procedeva a stento nella bufera di neve. Mentre erano fermi sulla strada, sono stati investiti da una valanga alta quasi cinque metri che ha completamente sommerso la vettura. Il Martinelli e l’Alilo sono rimasti sepolti nella neve, mentre Simone Ferrerò è riuscito a liberarsi ed è corso a chiedere aiuto agli operai che stavano nelle baracche Dopo meno di un’ora giungevano sul posto i primi soccorsi: gli uomini accorsi dal vicini cantieri sono riusciti a liberare Michele Alilo, rimasto praticamente Illeso, ma non Amadio Martinelli. Cuneo, 28 gennaio. (g. r.) Dalle 6,30 di stamane una nuova, furiosa nevicata ha Investito tutto il cuneese. Stasera lo spessore della neve in città ha superato i 70 centimetri, mentre la precipitazione è più abbondali-1 te in tutte le zone alpine. La bufera di neve ha causato l’interruzione di molte strade statali, provinciali e comunali ed anche di linee ferroviarie. In Cuneo la circolazione è molto difficoltosa e centinaia di automezzi sono stati abbandonati in mezzo alle strade perché bloccati dalla neve, che 1 mezzi spartineve, benché in attività senza soste, non riescono a rimuovere tempestivamente. Cuneo da questa sera è praticamente isolata dal suo circondarlo: anche nei comuni di pianura la situazione è allarmante’e le comunicazioni stradali con le vallate alpine sono interrotte in diversi punti, a j causa di slavine e valanghe che stanno precipitando ovunque. Paesana, 28 gennaio. (p. l.r.) Nevica da questa notte nuovamente ih tutta la valle Po.” A Crrssolo ed Ostana la neve è già alta quasi un metro ed i collegamenti si effettuano con gravi difficoltà. Le strade sono ancora percorribili con catene. Caraglio, 28 gennaio. (b. a.) E’ ripreso a nevicare dalla notte scorsa in vai Grana. La neve fresca supera il mezzo metro a Monterosso Grana, i 60 a Pradleves e quasi un .metro a Castelmagno e Campomolino. Ceva, 28 gennaio. (g. g.) E’ rimasto fermo per sei ore, a Saliceto, il treno espresso partito da Torino alle 14 e previsto in arrivo a Savona alle 16: nella piccola stazione della Val Bormida, quasi duecento passeggeri hanno atteso fino alle 21,40 che si liberasse la linea tra Saliceto e San Giuseppe di Cairo, interrotta a causa della neve che, secondo le prime notizie, avrebbe anche bloccato sui binari un treno merci. L’espresso, composto di sette carrozze, è transitato regolarmente a Ceva ed è giunto a Saliceto intorno alle 15,45: qui è cominciata la lunga sosta dei viaggiatori, molti dei quali torinesi, tra cui anche un bimbo di quattro mesi con i genitori. Non è stato possibile istituire un servizio sostitutivo di autopuh Iman: il sindaco di Saliceto, Alfredo Moretti, 1 carabinieri, 1 capistazione si sono prodigati per alleviare il crescente disagio dei cinquecento involontari ospiti del paese. L’unico ristorante della borgata San Michele, presso la stazlene, è stato preso d’assalto e ha esaurito rapidamente le scorte di generi alimentari. L’incertezza della situazione si è protratta fino a tarda ora: alle 21,40 l’espresso è finalmente pertito per la stazione di Cengio, in attesa di poter raggiungere San Giuseppe. Una cinquantina di torinesi -hanno preferito, invece, aspettare il transito del primo treno proveniente dalla Liguria per ritornare immediatamente a casa. Borgo S. Dalmazzo, 28 gennaio. (g. m.) Nevica abbondantemente ed incessantemente da stamane nelle valli Vermenagna, Gesso e Stura. La nevicata ha aggiunto un nuovo spessore di neve fresca che ovunque sta raggiungendo il metro di altezza. La strada statale del Colle di Tenda è interrotta da Vernante a eausa di molte slavine. Il valico del Colle di Tenda è chiuso al traffico. Bloccato anche quello del Colle della Maddalena. Dronero, 28 gennaio. (g. je.) L’offensiva del maltempo è ripresa con eccezionale violenza in valle Maira. La strada statale n. 22 è interrotta da Stroppo, causando l’isolamento di tutti i comuni dell’alta valle, fra cui Prazzo, Marmora, Elva, Acceglio. Un funerale che si svolgeva nel pomeriggio è rimasto bloccato da numerose slavine nella strada fra Stroppo e Prazzo. Piasco. 28 gennaio. (d. a. c.) Imperversa una bufera di neve in tutta la valle Varaita. La neve fresca aggiunta a quella ghiacciata caduta nelle precedenti nevlcte, sta provocando numerose slavine. La precipitazione nevosa tuttavia ha assunto proporzioni più gravi nella bassa valle, dove la circolazione stradale è estremamente difficoltosa e pericolosa. Montlovl. 28 gennaio. (g. t.1 Eccezionale nevicata su tutto il Monregalese, dove la bufera di vento e di neve ha cominciato a imperversare all’alba e si è placata soltanto a sera. In dodici ore in città sono caduti oltre 50 centimetri di neve farinosa. La ferrovia Cuneo-Mondovi-Bastia è bloccata, merUxe sulla Torino-Savona i treni hanno accumulato notevoli ritardi. Tutte le borgate montane, dalle Valle Casotto alla valle Corsaglla sono ricadute, per la terza volta quest’anno, nell’isolamento più completo. Rossiglione, 28 gennaio. (m. /.) L’autostrada Alessandria Ovada Genova Voltri è chiusa dalle 19,30 di questa sera a seguito dell’abbondante nevicata che sta cadendo su tutta la zona. Se il traffico era già difficoltoso nel tratto Alessandria Ovada Rossiglione, ben più difficile è risultata la circolazione da Rossiglione verso Masone, dove lo strato nevoso ha raggiunto e superato i 60 centimetri. Numerosi automezzi — camion e auto — sono rimasti bloccati lungo la Autofiori e alle 19,30 è stato deciso di chiudere al traffico l’intera arteria, che prima era percorribile soltanto con catene. Alba, 28 gennaio. (g. g.) Dopo alcuni giorni di bel tempo è ripreso a nevicare su tutto l’Albese. Le precipitazioni iniziate in mattinata si sono notevolmente intensificate nel pomeriggio tanto che il manto nevoso ha raggiunto 1 30 centimetri in città e i 40-50 centimetri nell’alta Langa. Alessandria, 28 gennaio, (f. in.) Abbondanti nevicate e grosse difficoltà per il traffico stradale e ferroviario in provincia di Alessandria. E’ cominciato a nevicare stamane verso le 7,30. La neve ha ripreso a cadere con maggior consistenza nel primo pomeriggio e la nevicata continua. Il manto nevoso in pianura supera ormai i 20-25 centimetri, superiore in collina, dove in alcuni tratti dell’Alto Tortonese ha raggiunto anche il mezzo metro. Decine gli automezzi bloccati, gli altri devono procedere a passo d’uomo e j con gravi intralci alla circolazio’ ne. L’abbondanza della nevicata ha reso difficoltosa anche la oircolazione dei treni, moltissimi i convogli che arrivano ad Alessandria con forti ritardi. Candii, 28 gennaio. (c. a.) Bufera di neve su tutto l’Alto Monferrato e particolarmente sulla Langa dove al manto nevoso preesistente si è aggiunta la precipitazione odierna: venticinque centimetri sulle colline. Il traffico stradale rielle Langhe da proibitivo si è fatto impossibile nelle ultime ore. Stamane, al Passo della Bosla, sulla diretta per Niella Belbo, urto frontale tra camion e autocisterna; chi ci ha rimesso è stato un pedone, Stefano Pavese, di Rocchetta Belbo. che ha ricevuto sul capo una balla di foraggio caduta dal camion che ha messo k.o. il malcapitato. Questi è rimasto privo di conoscenza per un po’ di tempo e ha dovuto essere soccorso dalla gente del posto. Asti, 28 gennaio. (v. m.) Cade la neve su tutto l’Astigiano dalle 8 di stamane. Nel pomeriggio le precipitazioni sono state più intense: in meno di due ore sono caduti 15 centimetri di neve. Le strade sono ricoperte da uno strato di ghiaccio. Diversi i camion e le auto bloccate sulle strade collinari. Castagnole Lanze. 28 gennaio. (I. f.) Intensa nevicata sui paesi della riva destra del Tanaro e sulla Langa. Lo strato nevoso alle ore 18, in certi punti aveva raggiunto 1 35 centimetri, oltre i 40 in Valle Bormida. Gli spazzaneve sono entrati In azione. Diverse le interruzioni elettriche. Moncalvo, 28 gennaio, (g. p.) Nevica ininterrottamente, da stamane, sulla zona a nordest di Asti e tutte le provinciali sono percorribili solo da automezzi muniti di catene. La prima neve è caduta mista a pioggia. Cuneo. Alcuni passanti durante la copiosa nevicata che ha paralizzato il traffico in tutta la città per l’intera giornata
LaStampa 29/01/1978 – numero 24 pagina 2
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In Valbormida fermi per ora i treni fra due muri di neve
In Valbormida fermi per ora i treni fra due muri di neve In Valbormida fermi per ora i treni fra due muri di neve Ospedaletti, 2H gennaio. (r. o.) Unsi tromba d’aria si è abbattuta su Ospedaletti alle 16. Nel centro storico ha scoperchiato oltre un centinaio di tetti. L’Intera zona è stata chiusa. La giunta è riunita in permanenza per la valutazione dei danni e 1 soccorsi. Solo per miracolo non si lamentano vittime. Scoperchiate a decine anche le serre, soprattutto In zona Margotta, nella parie alta del paese. Devastate le cabine degli stabilimenti balneari Vittoria, Milano e Scogliera. Danneggiate in modo ancor più grave 1 tetti di una casa in piazza della Chiesa e In via dei Medici, di proprietà della famiglia Battaglia, e quello della chiesa stessa. Il vento ha sradicato gli alberi In via del Medici. Un tronco si 6 abbattuto su un’utilitaria, gli occupanti sono Illesi. Da una prima valutazione, si calcola che 1 danni ammontino a circa 3(10 milioni di lire. Il mare è a torza sette, a Sanremo 1 pescherecci hanno dovuto rifugiarsi nel nuovo «Portosole», perché il vecchio scalo non offriva più le necessarie garanzie. Savona, 28 gennaio. (n. s.) Comunicazioni interrotte, per la neve, tra Liguria e Piemonte. Totalmente bloccate la statale del Cadibona e l’tutostrada Savona-Torino, al transita .’on catene «ma e un’avventura» sulla statale del Sassello. Sono chiusi i passi del Melogno, dei Giovetti e dello Scravaion. In alcune zono dell’alta Val Bormida, dove al metro di neve delle precedenti precipitazioni si sono aggiunti i 70-80 centimetri di oggi, la situazione è preoccupante. A Caiizzano e Bardineto manca la corrente dalle le; i disagi per le popolazioni si fanno sempre più pesanti. Non funzionano gli impianti di riscaldamento, centinaia di persone, facendosi luco con le torce, stanno sgomberando dalle neve 1 tetti delle case, dei capannoni industriali e delle stalle per evitare che crollino. In alcuni edifici ci sono già segni di cedimento; il peso della neve ha fatto crollare molte tettole. Sempre a Calizzano sono isolate, dalle 14, le frazioni di Barbasiria e di Vetria. Domani, non appena le condizioni del tempo lo consentiranno, verranno organizzate squadre di soccorso per riiornire di viveri e medicinali gli abitanti. Sul Colle del Melogno imperversa una furiosa bufera, in alcune zone si sono formati cumuli di neve alti dai quattro ai cinque metri. A Osigiia una grossa slavlna è precipitata sulla strada provinciale e ha investito un’auto i cui occupanit sono riusciti a porsi in salvo. Con Osigiia e Mallare sono interrotti i collegamenti telefonici. La situazione del traffico e particolarmente difficile tra Cadibona, Altare e Vispa di Carcare, dove decine e decine di automezzi pesanti non possono muoversi, bloccano la strada e non consentono ai mezzi dell’Anas di aprire un vare tra la neve che supera gli 80 centimetri. Nella tarda serata per evitare ingorghi e consentire agli spazzaneve di operare è stata chiusa l’autostrada Savona-Torino. SI pensa che 11 traffico possa essere ripristinato durante la notte. Anche ì servizi ferroviari subiscono le conseguenze della violenta nevicata che cade ininterrotta da ormai 24 ore. I treni da e pei Torino viaggiano con ore ed ore di ritardo, in pratica la linea si può dire bloccata. Dalle 16 un treno partito da Savona è fermo a San Giuseppe di Cairo e un altro è alla stazione di Ferrania in attesa di poter riprendere il viaggio. I rapidi sono stati instradati sulla Savona-Genova-Torino. Il prefetto Prlnciotta sarebbe intenzionato a dichiarare, nella notte, lo stato di emergenza nelle zone dell’alta Val Bormida. Bordighera, 28 gennaio. (I. I.) Due fulmini, abbattutisi slamane nella slessa zona della città, hanno paralizzato un intero quartiere facendo «saltare» le condotte dell’acqua e le linee telefoniche ed elettriche. Anche il traffico dei treni e dei filobus nel tratto Bordlghera-Sanremo è rimasto interrotto per circa un’ora. Una delle folgori, dopo avere provocato uno squarcio nel tetto di una palazzina, e penetrato nell’appartamento di un assicuratore bruciando i mobili, ma lasciando incolume il proprietario, che sì trovava a letto. Verso le 8, durame un violento temporale seguito da una grandinata, un primo fulmine si è scaricato sulla linea ferroviaria, in località Arziglla, danneggiandone gli impianti. 11 guasto e stato subito registrato alla stazione di Bordighera, ma il tempestivo intervento sul pesto di una squadra «1 operai ha potuto limitare i ritardi dei treni in transito. Pochi istanti dopo, un’altra scarica è caduta sul condominio «Gabriella», in via Arziglla 111, forse attratta da un’antenna televisiva, aprendo un buco di trenta centimetri nella soletta della camera dove dormiva Massimo Cimino, un assicuratore milanese di 84 anni. «Ero slato svegliato di soprassalto dal primo tuono — racconta Cimino, In vacanza a Bcr.i’ihrra — e, dopo essermi allacciato alla finestra, mi ero nuovamente coricato. Appena assopito, nella stanza è successo il finimondo». La saetta, calata dal soffitto, con una brusca deviazione ha sfiorato la spalliera del letto infrangendo Il cristallo dell’armadio, rimasto parzialmente bruciato. Nel suo imprevedibile per-nrso lungo le tubature dell’acqua, 11 fulmine è passato nel palazzi adiacenti finendo in una vicina cabina di trasformazione dell’Enel. Subito è mancata l’erogazione dell’acqua e della corrente elettrica, mentre i telefoni sono rimasti muti. I danni ammontano a una decina di milioni. Rialto, 23 gennaio. (s. d.) Durante il nubifragio diquesta sera, un fulmine si è ab-battuto su una casa colonica In località Scotti di Rialto e l’ha in-cendiata. I! proprietario, l’agi’iccl- tore Antonio Bianchi, di 49 anni, ] | si è salvato precipitandosi all’è, sterno con i sette componenti dei1 la sua famiglia, Le fiamme hanno distrutto la 1 parte superiore del caseggiato, composta di sette locali. Anche il ] piano Ulteriore è stato seriamente lesionato. I danni superano i venti milioni di lire. Imperia, 28 gennaio. (b. v.) Eccezionale maltempo sulla Riviera del Fiori con temporali, grandine e raffiche di vento da sud-ovest con punte sugli 85-90 chilometri all’ora. I vigili del fuoco hanno avuto numerose chiamate per allagamenti di magazzini a pian terreno, strade invase dall’acqua, alberi sradicati, tegole cadute. Albenga, 28 gennaio. (g. m.) La situazione, è peggiorata nel tardo pomerìggio con allagamenti e frane. I pompieri hanno ricevuto decine di chiamate. Alcuni automobilisti sono rimasti bloccati sulla provinciale tra Garìenda e Villanr.va per lo straripamento del torrente Lerrone. Le vetture sono stale recuperate da un carro attrezzi. A Casanova una frana in località Ranco preme contro una casa che ospita il ristorante Piccolo Sanremo; fango e terriccio staccatisi dalla collina sono giunti a livello del secondo piano, ma il pericolo non dovrebbe, aggravarsi. Ad Andra è straripato 11 torrente Menila, all’altezza dello sferisterio in località S. Bartolomeo. L’acqua è penetrata in un cantiere por la costruzione di due capannoni; una ruspa che tentava di creare uno sfogo per le acque è rimasta impantanata e il manovratore è stato soccorso dal pompieri. Ad Albenga è stato chiuso in centro il viale Martiri della Libertà per timore che la palma pericolante si abbatta sulla carreggiata; i vigili urbani hanno anche sbarrato l’accesso alla rotabile sull’argine sinistro del Centa, da piazza Petrarca alla foce. Il livello del corso d’acqua lambisce la sommità degli argini perché la violenta mareggitta impedisce il regolare deflusso della piena. In molti altri centri si sono avuti allagamenti di garage e magazzini. La grandine ha danneggiato le colture nella zona tra Andora e ;.irvo. Anche con le catene non si riesce a proseguire sulla Savona-Tcrino – l.a mareggiata sul porto di Sanremo
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Una valanga sventra un albergo Due morti (proprietaria e cuoco) In provincia di Sondrio: salvi i turisti bloccati a valle Una valanga sventra un albergo Due morti (proprietaria e cuoco) Feriti altri due dipendenti – Tre persone morte nelle Marche: sono precipitate con l’auto nel Fiume in piena – Situazione ancora drammatica per il maltempo in Piemonte: comuni isolati Altri cinque morti per il maltempo, dopo le tre vittime delle valanghe in Piemonte. Tre nelle Marche e due a Morbegno, in provincia di Sondrio. In quest’ultima località è stata sfiorata la tragedia: una valanga ha sventrato un albergo uccidendo l’esercente e il cuoco. Solo per puro caso non sì è avuta una strage, poiché l’edificio era semideserto. I consueti sciatori di fine settimana non avevano potuto raggiungere l’albergo perché bloccati a fondovalle dalle forti nevicate. La situazione e ancora particolarmente drammatica in Piemonte: nel Cuneese e nell’Ossola decine di comuni sono isolati e irraggiungibili. In VAL GEROLA, (Sondrio) dove è caduta la slavina, turisti e soccorritori hanno vissuto una notte d’incubo. La massa nevosa, di eccezionali proporzioni, è precipitata da un’altezza di circa 2400 metri. L’albergo semidistrutto è il «Mezzaluna» di Pescegallo, a circa 1600 metri. Le vittime sono: Felicita Curtoni, 43 anni, di Gerola Alta, e Marco Ruffinoni, 23 anni, di Olcio (Como). Altri due dipendenti dell’albergo, Adriano Acquistapace e Daniele Digonzelli, sono rimasti feriti. Per tutta la notte il piccolo centro è rimasto isolato. I soccorritori hanno cercato invano di raggiungere l’albergo, poi è stato chiesto l’intervento di un elicottero per portare a valle i feriti. L’ondata di maltempo, che si è abbattuta con eccezionale violenza al Nord, ha provocato morte anche nelle MARCHE: nel Pesarese tre persone sono scomparse nelle acque del fiume Marecchia, precipitando con la loro auto che passava sul ponte mentre questo veniva spazzato via dal fiume in piena. I corpi, nonostante le intense ricerche, nel pomeriggio non erano ancora stati recuperati. Le vittime: l’operaio Dorino Cremoni, 36 anni, sua moglie Anna, di 30, e sua madre. Teresa Valentini, 60 anni, tutti del Montefeltro. I coniugi Cremoni tornavano ieri notte da una festa danzante e poco prima erano passati con la loro «126» a prendere la Valentini. che aveva custodito i due figli della coppia presso una famiglia di parenti. Soltanto stamane, verso le 7,30, ci si è accorti della tragedia quando un cacciatore ha dato l’allarme telefonando ai carabinieri. A queste cinque vittime si aggiungono i tre morti provocati dalla caduta di valanghe in PIEMONTE, nel pomerig gio di sabato. Un tragico bi lancio sottolineato anche dal le disastrose conseguenze che le abbondanti nevicate hanno provocato in montagna: paesi isolati, villaggi tagliati fuori dal resto del mondo, appelli disperati di persone bloccate. Un quadro di desolazione reso ancora più evidente quando il sole è tornato a splendere sul Piemonte, una delle re gioni più colpite. /VeZrOSSOLA la situazione è drammatica: tutti i comuni della Valle Vigezzo sono irraggiungibili. Dalla valle arrivano richieste di aiuto: questa sera c’è stato il caso di una donna che doveva essere ricoverata d’urgenza in ospedale ma non si è ancora tro vato il modo di farla scende re a Domodossola. La statale del Sempiane è ostruita da due slavine; una ha investito un automobilista, Giovanni Rebecchi, di Varzo. che è riuscito a salvarsi gettandosi dall’auto. A Macugnaga sono bloccati 250 turisti inglesi e tedeschi. In VALSESIA, dove sabato una valanga ha ucciso un manovratore di un mezzo antineve, un elicottero dei carabinieri di Torino ha portato al- l’ospedale di Varallo una don- na isolata nella frazione Ca masco e che aveva urgente bisogno di trasfusioni di sangue. L’elicottero è poi rimasto sul posto a causa della fitta nebbia. Nel CUNEESE la situazio ne è ancora confusa: interrotta la linea ferroviaria Cuneo-Limone per il deragliamento di un locomotore, è stata ripristinata la Fossano-Savona; sulla Ceva-Ormea il gelo ha bloccato tre passaggi a livello obbligando i macchinisti a fermarsi. Riaperto il valico del colle di Tenda, continua invece il blocco del Maddalena: sul versante francese grossi «Tir» sono fermi da 15 giorni in attesa di ere trare in Italia. Nel tardo pomeriggio sono state sgomberate le strade per Artesina, Prato Nevoso, Frabosa, Fontane. Oltre a numerose borgate due i comuni interamente isolati: Elva in Valle Maira e Castelmagno in Valle Grana. Alcune frazioni sono isolate dal 13 gennaio. Alla periferia di Margarita è crollato il tetto di un grosso capannone: illeso il proprietario, uccisi (Continua a pagina 2 in sesta colonna)
Persone citate: Adriano Acquistapace, Artesina, Curtoni, Daniele Digonzelli, Fontane, Giovanni Rebecchi, Maira, Mezzaluna, Teresa Valentini, Valentini
StampaSera 30/01/1978 – numero 25 pagina 1
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Valstrona: donna morta per slavina In Valsesia valanga uccide un uomo Disastrose conseguenze dell’abbondante nevicata Valstrona: donna morta per slavina In Valsesia valanga uccide un uomo Le vittime sono di Luzzogno e Fobello – A Formazza bloccati 350 liceali di Omegna – Chiusa la statale della Valle Anzasca, Macugnaga è rimasta isolata con centinaia di turisti – La neve cade senza soste su tutto il Novarese – Novara (30 cm di neve) rischia la paralisi – Il traffico è in difficoltà, molti paesi sono al buio Novara, 28 gennaio. (r. s.ì Da questa mattina nevica sen2a internazione su Novara e tutto il Novarese. Ovunque disagi e interruzioni, difficoltà per raggiungere paesi isolati. In’ Valstrona e in Vaisesia si sono avuti due morti per valanghe. A Novara si teme che il maltempo possa paralizzare la città. Su Novara sono già caduti una trentina di centimetri di neve e continua a nevicare. Le difficoltà sono enormi. Gli addetti al servizio antineve che pare, lasciandosi prendere in contropiede, sono intervenuti con ritardo, non sono in grado di fare fronte alla ondata eccezionale di maltempo. La neve, pesando sui tralicci, ha strappato i fili deHa luce: la corrente è mancata più volte e per parecchie ore la periferia della città è rimasta al buio. La circolazione delle automobili per le strade è praticamente impossibile. I tamponamenti in città si sono contati a decine, moltissime vetture sono uscite fuori strada. Non c’è un solo carro attrezzi libero: il soccorso Aci ha dovuto fare degli straordinari. I pullman ed i treni hanno dovuto accusare ritardi pesantissimi, superiori, in qualche caso, ai novanta minuti. Il treno Doinodossola-Oiriegna-Novara che doveva arrivare alle 19,50 è giunto in stazione alle 22,20, con due ore e mezzo di ritardo. Si era schiantato un albero che, cadendo, si è messo di traverso sui binari, alla periferia di Omegna. Prima di rimuovere ii tronco per lasciare passare] i convogli è occorso del tempo ai manovali della stazione di Omegna. Nel CUSIO una slavina ha ucciso una donna di 70 anni, a Luzzogno, frazione di Val Strona. La vittima si chiamava -Vittoria Solato. Verso lei 18 di stasera, mentre stava | rincasando dalla visita ad | una figlia, è stata travolta da un blocco di neve staccatosi da una parete ghiacciata in regione Cascina Pedar. La poveretta è stata trascinata nell massa nevosa su un tetto sottostante ed è stata avvistata da alcune persone che 10 stavano alleggerendo dalla neve. Subito soccorsa dai compaesani e più tardi dai volontari del soccorso, saliti faticosamente con l’ambulanza da Omegna, la donna, che viveva col marito Cesare Zanone, pensionato, c morta quasi subito per le gravi ferite riportate. Dalla disgrazia si è miracolosamente salvato l’assessore comunale Angelo Cane, che seguiva la donna sulla strada a pochi metri di distanza. 11 maltempo di oggi ha provocato danni gravi in Val Strona, isolando praticamente l’alta valle: i collegamenti sono resi difficoltosi per le interruzioni stradali e telefoniche. Nevica ininterrottamente su tutta la zona del Cusio dalla prima mattinata: il manto nevoso ha già raggiunto ovunque i venti centimetri, che al Mottarone si sono aggiunti al metro e mezzo già caduto, bloccando le strade di accesso su cui stanno lavorando con fatica i mezzi antineve. Circolazione difficile ovunque su tutte ie strade con frequenti incidenti. In serata il disagio si è aggravato a causa dell’interruzione della corrente elettrica in parecchi centri. Anche le comunicazioni ferroviarie subiscono notevoli ritardi per interruzioni telefoniche sulla linea. In VALSESIA la neve, che continua a cadere ininterrottamente dalle prime ore di oggi, ha già provocato una vittima. Aristide Rietti, 57 anni, Fobello, è stato travolto, verso le 16, da una valanga poco prima di Fobello. Uscito nel pomeriggio con il fratello per sgomberare la neve, sceso dal mezzo antineve per un controllo è stato scaraventato da una valanga nel greto del MastalIone, mentre il fratello rimaneva illeso. Quando sono arrivati gli uomini del soccorso alpino di Fobello, Aristide Rietti era ormai privo di vita. Pomeriggio avventuroso, per fortuna a lieto fine, anche per 22 bambini che rientravano a Fobello dalla scuola. Bloccati da una valanga caduta presso il ponte della Gula, sono stati portati in salvo, verso sera, e sistemati in alberghi di Varano grazie all’intervento dei carabinieri, del gruppo forestale, dei dipendenti del Comune e di volontari de! soccorso alpino. La situazione in tutta la valle è comunque estremamente delicata, in quanto praticamente tutte le strade sono interrotte e si continuano ad avere segnalazioni di cadute di valanghe. Proprio nelle vicinanze del più piccolo comune d’Italia, due cantonieri dell’Anas, che con tino spartineve stavano! ripulendo la strada, hanno ri-1 schiato di essere travolti da I una slavina, caduta in località Pianelle. I due uomini I hanno dovuto abbandonare il I mezzo meccanico e a piedi sono rientrati a Carcoforo. Su tutte le strade della Valsesia la circolazione è difficoltosa e si teme anche Alagna e Rimella possano da un momento all’altro rimanere isolate. Dalle prime ore di stamane nevica senza un attimo di interruzione sull’OSSOLA. E’ una delle precipitazioni più abbondanti degli ultimi anni: in serata erano già caduti più di sessanta centimetri di neve a Domodossola, quasi un metro nelle valli dove ce n’era già altrettanta. Alcune strade delle valli, come la statale di Macugnaga, sono già state chiuse al traffico, altre sono al limite della percorribilità persino con le catene. E’ il caso della provinciale di Formazza dove non passano i pullman. A Formazza sono cosi rimasti bloccati 350 studenti liceali di Omegna che proprio stasera avrebbero dovuto tornare a casa dopo aver trascorso una «settimana bianca» organizzata dalla scuola. Molti di loro hanno potuto scendere con un servizio di pullmini organizzato dagli operatori locali: altri partiranno domani se le condizioni della strada lo permetteranno. In molte famiglie del Cusio si era diffusa questa sera una certa apprensione, subito rientrata quando si è saputo che i ragazzi stavano tutti bene. La statale di Macugnaga è stata chiusa questa sera dall’Anas da Ceppomorelli in su per il pericolo di valanghe. Fra Ceppomorelli e Pestarena si è formato un ingorgo di parecchi chilometri provocato da molti automobilisti che hanno cercato di raggiungere la stazione alpina senza catene e sono rimasti bloccati nella neve. Il servizio dei pullman di linea ò sospeso e la stazione alpina, dove la neve ha già superato i due metri d’altezza, è nuovamente isolata. A Macugnaga sono bloccate numerose comitive di turisti inglesi e tedeschi che avrebbero dovuto lasciare domani la stazione alpina per essere sostituite da altri gruppi il cui arrivo è già previsto negli aeroporti milanesi. Non si sa se l’avvicendamento dei turisti stranieri potrà essere effettuato regolarmente. L’eccezionale nevicata ha causato ritardi dei treni sulla linea ferroviaria del Sempione, provocando grossi disagi ai viaggiatori che si sono dovuti servire dei pullman fra Domodossola e Stresa. La statale del Sempione è transitabile con catene ma la polizia stradale raccomanda la massima prudenza e in serata ha diffuso un appello invitando gli automobilisti a non muoversi se non in caso di assoluta necessità. A Domodossola e in tutti i centri del fondovalle il traffico è ridotto al minimo e non c’è quasi nessuno in giro. Il passo del Sempione è chiuso al traffico per la caduta di numerose slavine sul versante svizzero. Da oltre dodici ore nevica fitto su tutto il bacino meridionale del LAGO MAGGIORE. A subire gli aspetti negativi della situazione è prima di tutto il traffico, scarso in tutta la zona. Sulle statali 32 Novara-Arona, e 33 del Sempione, si procede con difficoltà e si consigliano le catene, indispensabili per percorrere la 142 Arona-Biella. Pressoché proibitive le condizioni della 336 della Malpensa, fra Varallo Pombia e Somma Lombardo, cosi come sulla provinciale tra Pombia e Castelletto Ticino. In quest’ultima località la neve ha raggiunto i 40 centimetri; 30 ad Arona, fra 35 e 40 centimetri sui rilievi del Vergante. A Gignese, nel pomeriggio intorno alle 17, il manto nevoso sfiorava il mezzo metro. Nevica ininterrottamente su Verbàriia dalle prime ore di questa mattina. In città il manto ha raggiunto nel pomeriggio i 20 centimetri, rendendo difficoltosa la circolazione automobilistica; i mezzi antineve del Comune sono all’opera da questa mattina per rendere transitabili le strade. A Cnnnobio si registrano 25-30 centimetri e la circolazione in valle Cannobina è impossibile anche con le catene: il traffico è lento ma per il momento non si segnalano incidenti.
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I disastri del maltempo al Nord I disastri del maltempo al Nord (Segue dalla 1″ pagina) di polli d’alleva- centinaia mento. Le condizioni di sereno seguite alla bufera di neve hanno portato ieri gelo e nebbia. Su tutta la regione il traffico procede con difficoltà: sull’autostrada Torino-Savona la visibilità è ridotta a cinquanta metri sino a Marene; sulla Torino-Milano visibilità a 40 sino a Chivasso. In VALLE SUSA ancora bufera di vento e neve. Sulla strada per arrivare al valico del Monginevro, a Claviere, il traffico si svolge a senso unico alternato. Oltre i 1400 metri c’è perìcolo di caduta di slavine Sole su tutta la LIGURIA dopo i violenti temporali di ieri. La situazione è ancora crìtica in alcuni comuni dell’entroterra savonese. A Piana Crixia, in Val Bormida, un convoglio ferroviario con circa cento passeggeri è rima- ! vallo sto fermo tutta la notte. Solo verso l’alba un gruppo di soccorritori è riuscito a raggiungere il treno con viveri e generi di conforto. A Millesimo una slavina ha investito una corriera e un’auto: nessun ferito. Sempre in Val Bormida, Calizzano è praticamente isolato. Durante la notte migliaia di sciatori rimasti bloccati hanno invaso i centri, al confine tra Liguria e Piemonte, cercando un posto dove trascorrere la notte. A Calizzano, la cinquantenne Caterina Briozzo, colta da infarto nella notte, è stata portata fino a valle con una jeep dei carabinieri, sulla quale aveva preso posto un medico. Con un’ambulanza la malata è stata poi avviata all’ospedale di Pietra Ligure. In Piemonte, fra i centri isolati, anche Bielmonte, nel Biellese. L’entroterra del Lago Maggiore è semi-isolato: il centro auxologico di Piancache ospita duecento bambini oltre al personale, è irraggiungibile. Sessanta studenti dell’istituto «S Maria» di Pallanza sono rimasti bloccati presso Ceppo Morelli; hanno dovuto superare la muraglia di neve dopo una lunga marcia. Maltempo anche in FRIULI: alla periferia di Tolmezzo j una frana ha investito quat- ‘ tro auto (incolumi i passeggeri), sono senz’acqua quattro comuni. Il sindaco ha chiesto l’intervento degli alpini che sono giunti per aprire un varco anche a Claulis, in Carnia. Notevoli disagi, per la pioggia e il forte vento, nei villaggi prefabbricati della zona terremotata, g. f. q. Un camion rimasto bloccato dalla neve sulla statale 335 verso Bardonecchia (Tel.)
Persone citate: Caterina Briozzo
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SoccorsiaipaesiisolatinelCuneese e ne ir Ossola
SoccorsiaipaesiisolatinelCuneese e ne ir Ossola SoccorsiaipaesiisolatinelCuneese e ne ir Ossola E’ TORNATO IL SOLE ARRIVA IL GELO <oa la moglie taf ella e bimbi Iacopo | Simone, [a maina Clu-eppiraa. parenti tutit. iiwj’i mancai II ore MV par tvKvhia S Bernardino. — Torta». IO temuto ifTt. Partecipano «I dolore della Famiglia dorai I volicchi amUl e famiglie Arturo Oulrlctvcitl Pirro Canone Vincente Ricotti (More Celarla tagna sono ancora isolate. Per ora non ti segnalano si t uazioni d’emergenza Nella bassa Valsesia si sono avute ieri interruzioni dell’energia elettrica dovute alla caduta di alcuni pali Le linee sono state riattivate in serata. La polizia stradale blocca la circolazione in Valsesia, oltre Vara Ilo, per permettere il completo sgombero della strada per Macugnaga. sepolta da due metri e mezzo di neve. Sussiste ancora il pericolo di valanghe. Dozzine di frazioni in alta mon¬ La situazione in tutta la regione sta lentamente migliorando; te comunicazioni ferroviarie riprendono anche se i treni marciano ancora a velocità ridotta su alcuni percorsi non del tutto sgombrati dalla nrvr i mezzi dell’A nas sono al lavoro in provincia di Cuneo, Vercelli. Aosta, Novara, nonostante dappertutto ci sia ancora un obiettivo pericolo di slavine. • // comune di Ceriana, nell’entroterra di Sanremo, è isolato a causa di una frana che ha spazzato via la strada che lo collega alla costa Ruspe e bulldozer dell’A noe sono al lavoro da ieri per ripristinare almeno un senso unico alternato • CIGLIANO — (p. a r.) Strade ghiacciate e nebbia, sia pur non eccessivamente fitta, rendono disagevole e difficoltosa la circolazione stradale. Non si lamentano, tuttavia, incidenti di rilievo, salvo macchine slittate sulle banchine o finite nei fossi. La situazione sull’autostrada Torino-Milano appare soddisfacente: le strade sono completamente sgombre, • NOVI LIGURE — (g. c.) Nella zona del Novese, dopo l’ultima eccezionale nevicata, la situazione permane critica per quanto riguarda il traffico stradale Risulta ancora semiparalizzato nella zona collinare, in pianura possono circolare, con difficoltà, gli automezzi muniti di catene. Sono ancora sospesi quasi tutti gli autoservizi di linea, bloccati i passi delta Castagnola e della Bocchetta ove la neve supera il metro di altezza Numerosi casolari e cascinali dell’alta Val Lemme sono isotati da sabato dal fondovalle. • BOLZANO — Oggi sull’Alto Adige è riapparso il sole, accompagnato da temperature rigide. La situazione della viabilità è nettamente migliorata tuttavia quasi tutte le strade, in parte anche sui fondovalle, sono ancora ricoperte da neve compressa e a tratti ghiacciata che causa un notevole rallentamento netta circolazione. Le catene sono necessarie ovunque sopra i 400-500 metri, ma sono consigliabili anche a quote inferiori Tutti i passi dolomitici sono chiusi per neve e pericolo di valanghe. Regolare invece il transito ai valichi di frontiera del Brennero, di Resia e di Prato Drava. Anche la circolazione dei treni sulla linea del Brennero si è normalizzata. (Foto di Ufo Liprandi) Piazza del Municipio ad Visoni- (Valle Strade dei centro di Vinadio t f , tf **’ w* ~ -f , « “4 Alla Valle Stura: un traliccio dell’alta tensione abbattuto da una slatina Il (reno bloccato a tre chilometri da Roccavione in Val Vermenagna
StampaSera 30/01/1978 – numero 25 pagina 17
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Danni per un miliardo causati a Ospedaletti dalla tromba d’aria
Danni per un miliardo causati a Ospedaletti dalla tromba d’aria Danni per un miliardo causati a Ospedaletti dalla tromba d’aria Denuncia del sindacato 11 SS “Sul treno non c’era neanche una pala,, giatori «2173* Cuneo-Limone che rimase l’intera notte fermo in piena campagna, nella zona di Robilante con 200 persone a bordo i ferrovieri furono costretti a scavare nella neve con le mani perché sul convoglio non c’era una pala, e la dotazione non è prevista benché ai tratti di una linea di montagna. Non c’era nemmeno un radiotelefono per cui il personale del«2173» fu costretto a raggiungere la stazione di Robilante. tre chilometri più a valle, affondando nella neve alta due metri per riuscire a dare l’allarme. Giova osservare che queste carenze tecniche delle PS, facilmente risolvibili con un po’ di buena volontà, hanno provocato per 4 giorni ingiustificate sofferenze a tante persone che avevano rinunciato all’auto e scelto la ferrovia convinte di viaggiare più sicure Stamane sono state intanto ripristinate le linee con Mondo vi e con Limone: su quest’ultima strada ferrata il servizio potrà tornare regolare solo in serata. CUNEO — (g d. m.) Le interruzioni sulle Cuneo-Limone, Cuneo-Mondovl e sulla Ceva-Cengio moUvo di grave disagio per centinaia di viaggiatori avrebbero potuto essere facilmente evitate se le ferrovie fossero dotate di uno spartineve a vortice simili a quelli funzionanti in Francia e in Svizzera e che invece non hanno. La scandalosa carenza viene denunciata dal segretario del sindacato ferrovieri italiani Sergio Giordano, il quale in un lungo comunicato scrive a riguardo dello spartineve a vortice: •£’ un mezzo costoso, ma quanto costa sostituire con autoservizi meno comodi i treni per quattro giorni? Chi ha ordinato e continua a far usare i vomeri di forma e altezza tali da essere efficaci con poca neve e che provocano inoltre l’indurimento della neve sotto i motori posti più in basso dei vomeri stessi?». La denuncia del segretario del sindacato ferrovieri di Cuneo non si ferma qui. Nel comunicato viene infatti spiegato che sul treno viag¬ Ospedaletti ha colpito anche le campagne di una ventina di floricoltori di Coldirodi. località preprio sulle alture tra Ospedaletti ‘ Sanremo, i quali sono tutu privi di assicurazione. «Siamo disperati —dice il floricoltore Roberto Santone, consigliere comunale del psi — : purtroppo delle nostre coltivazioni non è rimasto più nulla*. letteralmente spazzati via. Le cabine in legno sono state rotte e disperse in un raggio di oltre un chilometro. La tromba d’aria si è formata alle quattro del pomeriggimquando su tutta la provincia di Imperia imperversava un violento temporale, con raffiche di vento di libeccio, il mare era a «forza 8» La tromba d’aria di RENATO OLIVIERI SANREMO — Dopo la tromba d’aria che sabato scorso ha investito Ospedaletti e una parte della frazione sanremese di Coldirodi, si sta facendo 11 bilancio dei danni. 8ono gravi: si è già calcolato che ammontano ad un miliardo di lire. Una cinquantina di piantagioni floricole distrutte, con tutte le serre devastate: un centinaio di case scoperchiate, la maggior parte nel centro storico. Per fortuna nessun ferito. Soltanto una tremenda paura per due turisti romani che passavano con la loro utilitaria per Ospedaletti proprio nel momento in cui la tromba d’aria si è avventata sulla cittadina. Un pino d’alto fusto è rovinato sull’auto, schiacciandola nella parte posteriore. I due, sotto choc, sono stati liberati dai vigili del fuoco di Sanremo, subito accorsi. Tre stabilimenti «balneari sono stati
StampaSera 30/01/1978 – numero 25 pagina 17
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I disastri del maltempo al Nord
I disastri del maltempo al Nord I disastri del maltempo al Nord Un camion rimetto bloccal (Segue dalla 1′ pagint) centinaia di polli d’allevamento. Le condizioni di sereno teuuite alla bufera di neve han no portato ieri gelo e nebbia . » no portato ieri gelo e nebbia » : uutoslruda TonnoSavona la visibilità è ridotta a cmquan m «Min sino a Morene: tulla\Tarino Milano visibilità a 40 \ sino a Chtvatto. IIn VALLE SUSA uncoru bu fera di vento e neve. Sulla strada per arrivare al valico del Monginevro, a Claviere, il trullico si svolge a senso unico alternato. Oltre i 1400 metri c’e pericolo di cuduta di slavine Sole su tutta tu LIGURIA • j dopo i violenti temporali di | ieri. La situazione è ancora critica tu alcuni comuni del-, I entroterra savonese A Pia-\ na Cmia. in Val Bormuta. { un convoglio ferroviario con circa cento passeggeri è rima- i I I j I I o dalla neve sulla statale JJS . c„fllBra „, Vai SirrAiaflB tto fermo tutta la notte Solo .verso l’alba un gruppo di toc- carrttori è riuscito a rayyiun-1 geti il treno con viveri e ge-1 nert di contorto A Millesimo una slavma ha tnvettito una numera e unauto nessun le . . c„fllBra „, Vai : SirrAiaaflB Durante la notte migliaia di \’ctatort rimani bloccati han \ «° i««t*o i cenln, al contine Itra L’°«ria e Piemonte, cer cando un posto dove trascorrere la notte. A Calizzano. la ciiiQuantenne Caterina Bnozzo, colta du inlurto nella notte, è stata portata fino a valle con una jeep dei carabinieri, sulla quale aveva preso posto • un medico Con un’umbulanj za la mutata e stata poi avvia- | ta all’ospedale di Pietra l.uju re In Piemonte, fra i centri j , isolati, unclie Bielmontc. nel] \ Biellese L’entroterra del La { yo Maggiore e semi-isolato: il centro utualooico di Fianca- j i callo, che ospita duecento | verso Bardonccchia (Tel.) bambini oltre al pertonale, è irrapoianpibi/e Sessanta ttu denti dell’istituto tS Maria» di Paliamo sono rimasti bloc cali presso Ceppo Morelli hanno dovuto superare lai muraglia di neve dopo una . lunga marcia. Maltempo anche in PR1U i LI: alta periferia di Tolmezzo • una frana ha investito qua! tra uuto (incolumi i passeggeri), tono senz’acqua quattro comuni 11 sindaco Ita ciucilo l’inlerrento depfi alpini che sono giunti per aprire un varco unclie a Claulis, in t’urina Notevoli disagi, per la pioggia e il forte vento, nei villaggi prefabbricati della zona terre ruotata g. f. q.
StampaSera 30/01/1978 – numero 25 pagina 2
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E’ ritornato il sole, ma molli paesi ancora isolali nella morsa del gelo
E’ ritornato il sole, ma molli paesi ancora isolali nella morsa del gelo Temperature polari, strade impraticabili e pericolo di slavine E’ ritornato il sole, ma molli paesi ancora isolali nella morsa del gelo In certe zone del Cuneese la situazione è tuttora drammatica – Ritardi sulle linee ferroviarie, ripristinati la Cuneo-Limone e il traforo del Bianco – Verso la normalità la situazione in Liguria, ancora neve in Trentino Sciatore di Cuneo esce di pista e muore nella neve Cielo sereno e sole hanno notevolmente migliorato le condizioni in Piemonte dopo le violente bufere di neve di sabato e il tempo coperto di domenica. Su tutte le alte valli del Piemonte sono al lavoro decine di squadre dell’Anas, delle amministrazioni comunali e provinciali per sbloccare le strade e togliere dall’isolamento, in cui erano ripiombate, decine di frazioni Da due giorni è tornato a splendere il sole anche su tutto il Cuneese, flagellato dalle furiose nevicate dei giorni scorsi, ma la situazione resta ancora allarmante in quasi tutte le vallate alpine: sono ancora isolati i comuni di Elva, in Valle Maira e Castelmagno in Valle Grana e moltissime borgate e frazioni.La temperatura si è fatta molto rigida: tre gradi sotto zero nel capoluogo, da sei a dieci gradi sotto zero in molti Comuni alpini. Le strade sono ricoperte da un notevole spessore di neve ghiacciata e ovunque la circolazione è molto difficoltosa, specialmente a Cuneo dove i mezzi antineve non hanno potuto rendere praticabili tutte le vie cittadine. E’ stata liberata la strada provinciale che collega Valdieri alle frazioni S. Lorenzo e S. Anna. La linea ferroviaria Cuneo-Limone, interrotta da sabato sera per il deragliamento di due locomotori, è stata riaperta oggi pomeriggio, ma il transito dei treni si effettua con molta difficoltà. Anche i collegamenti automobilistici per tutte le vallate subiscono forti ritardi e molte corriere di linea hanno dovuto sospendere le corse, con grave disagio per i lavoratori pendolari. E’ stato riaperto al traffico automobilistico il traforo del Monte Bianco. Il transito era stato sospeso venerdì scorso a causa di uno smottamento avvenuto in territorio francese, fra Chamonix e La Fayet, che avevar interrotto la strada d’accesso al tunnel. Le condizioni del tempo notevolmente migliorate anche in Liguria hanno consentito una vasta opera di ripristino della viabilità e di soccorso nelle zone più colpite, soprattutto quelle del Ponente. Il tratto autostradale della Savona-Torino tra Altare e Montezemolo è stato reso agibile, come pure la statale del Passo di Cadibona, che tuttavia è percorribile con difficoltà. Anche la statale del colle del Melogno, che unisce Finale con la Val Bormida e la Val Tanaro, è agibile. Il traffico ferroviario è in via di normalizzazione: i treni circolano con lievi ritardi. Difficoltà persistenti, invece, per il traffico merci, che procede a rilento: il parco smistamento di S. Bovo è sempre chiuso a causa della neve. Nell’alta Val Bormida hanno ripreso a funzionare i servizi di autocorriera che collegano la zona con Savona. Continua l’opera di sgombero della neve accumulatasi sui tetti per evitare crolli: ad Altare è crollato il tetto di un capannone adibito a deposito di vetro. Normalizzata anche la situazione in alcuni dei Comuni rimasti isolati dalla nevesoprattutto a Calizzano e a Bardineto. Si sta normalizzando la si tuazione anche sulle strade del Trentino e dell’Alto Adige. Il traffico comunque continua ad essere difficoltoso e quasi ovunque si transita solo con le catene, mentre aumenta il pericolo delle valanghe. E’ nevicato più in città e sul fondovalle che in montagna; Trento ieri mattina era sommersa da circa sessanta centimetri di neve. Nessun incidente di rilievo, anche se c’è da registrate la caduta di una valanga a Folgaria che ha travolto di striscio sei sciatori. Al valico ferroviario del Brennero è ripreso il traffico merci sia in entrata che in uscita. Numerosi treni sommersi dalla neve erano rimasti bloccati ad Innsbruck o a Steinach, in territorio austriaco, ed a Fortezza, in territorio italiano I treni internazionali per passeggeri accusano ritardi di circa 50 minuti. Nel Friuli-Venezia Giulia la ondata di maltempo si è attenuata, ma in montagna continua a nevicare abbondantemente, specialmente in Carnia, dove alcune località sono isolate. Il valico italo-austriaco di Monte Croce Carnico, dove la neve è alta due metri, è ancora chiuso. Nel Goriziano, dopo la pioggia di ieri, le campagne sono ancora allagate mentre il livello dell’Isonzo desta ancora preoccupazione. Pioggia e neve (nelle zone inteme) sono continuate a cadere per tutta la giornata di ieri sulla Sardegna, provocando danni e creando disagi. Nel supramonte di Orgosolo una pattuglia di carabinieri è rimasta bloccata dalla neve per tutta la mattinata. Il passo di «Correboi», sul Gennargentu, è chiuso al traffico, tutti gli altri valichi del massiccio sono percorribili solo con catene. I vigili del fuoco di Novafeltria hanno ripescato i corpi di due dei tre dispersi nelle acque del fiume Marecchia, in località Pontemessa di Pennebilli nel Pesarese. I corpi sono quelli di Dorino Cremini, 39 anni, e di sua madre, Teresa Valentin!, di 62. (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 30 gennaio. (g. r.) Sciagura alpinistica oggi pomeriggio sulle nevi della zona dei « 3 Amis », nei pressi del Colle di Tenda: il cuneese Marco Baravalle, 33 anni, abitante in via Carlo Boggio 8, impiegato della Cassa di Risparmio di Cuneo, è morto asfissiato da un mucchio di neve dov’è finito mentre sciava in Valle Cabanaira. La sciagura è avvenuta alle 13,30: Marco Baravalle era salito fino al capolinea della seggiovia insieme a quattro persone: la fidanzata, Enrica Traversa, insegnante elementare; il fratello Roberto, insegnante, e la cognata. Alla comitiva di sciatori si era aggiunto anche un amico di Marco, l’impiegato della Michelin Giuseppe Andreis, 32 anni, abitante in via Crocetta 24. Giunti alla sommità dell’impianto di risalita, Marco Baravalle e Giuseppe Andreis hanno deciso di effettuare la discesa fuori pista, su un percorso libero non preparato e pertanto non soggetto alla sorveglianza del personale della società « 3 Amis >.. I due hanno imboccato a velocità sostenuta il vallone Cabanaira e, giunti a quota 1600, Marco Baravalle non si è accorto di una buca larga tre metri e colma di neve fresca: gli sci si sono piantati e l’uomo è finito a capofitto nella massa di neve, finendo con la testa in una piccola pozza d’acqua. Malgrado la sua robustezza e la sua notevole esperienza sciistica, Baravalle non è riuscito a divincolarsi dalla mas¬ sa di neve che gli avvolgeva tutto il corpo, anche perché impedito dalle racchette che erano rimaste impigliate alle mani. Quando sono giunti sul posto le guardie del soccorso alpino che erano state avvisate via radio dell’accaduto, Baravalle dava ancora segni di vita. Su un taboga è stato portato a valle e quindi trasportato da un’ambulanza della Croce Bianca di Limone fino all’ospedale di Cuneo. Ma durante il tragitto, l’uomo ha cessato di vivere. Marco Baravalle una valanga a Folgaria che
LaStampa 31/01/1978 – numero 25 pagina 9
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Il Piemonte stretto nella morsa del gelo
Il Piemonte stretto nella morsa del gelo Parecchie frazioni isolate nel Cuneese, traffico difficile per il ghiaccio Il Piemonte stretto nella morsa del gelo Cuneo, 30 gennaio, (g. r.) Con il ritorno del sole è arrivato anche il ghiaccio, a causa del repentino abbassamento della temperatura. L’eccezionale spessore di neve che ricopre tutte le strade — e che è stato rimosso del mezzi pubblici. soltanto parzizlmente dai mezzi spartineve, provocando protesteed indignazione da parte della cit-tadlnanza — rende estremamentedifficoltosa la circolazione auto-mobillstica Dai tetti delle case esposti al sole precipitano in strada grossi blocchi di neve ghiacciata, con grave pericolo per 1 pedoni. Le corriere delle lince extraurbane viaggiano con molta difficoltà e si registrano fortissimi ritardi. Borgo S. Dalmazio, 30 gennaio. (g. m.) La linea ferroviaria Cuneo-Limone — rimasta interrotta sabato sera per il deragliamen, to di un locomotore del treno passeggeri delle 21,50 da Cuneo — è stata riattivata oggi pomeriggio ane 15; la circolazione dei treni, tuttavia, è ancora molto difficoltosa a causa della enorme massa di neve che ricopre i binari. La strada statasle n. 20 del Colle di Tenda è nuovamente percor-ribile. In Valle Gesso è stata riat- I vece, il valico del Colle della Mad- ! tivata la strda provinciale delle j terme di Valdieri che era rimasta 1 interrotta al bivio per Entracque | a causa di numerose slavine, , E’ ancora chiuso al traffico, in- dalena. Il lavoro del mezzi dell’Anas è ostacolato dalla violenta bufera di vento che imperversa nella zona e su tutto l’arco alpino e che provoca turbini di neve. Caraglio, 30 gennaio, (b. a.) E’ stata sbloccata la strada provinciale Pradleves-Campolino, che fino a questo pomeriggio era rimasta ostruita da diverse valanghe. Restano tuttora Isolate le frazioni Chiotti, Chiappi e Colletto e Valliera di Castelmagno. A Monterosso Grana i mezzi spartineve che lavorano ininterrottamente da Ieri hanno raggiunto in mattinata le borgate abitate del comune. Tragica la situazione della bor¬ 1 gata Chiappi: un abitante della 1 borgata, che è isolata da 22 giorni, la cinquantasettenne Calenna Isoardl, è riuscita a comunicare telefonicamente ed ha chiesto soccorso perché scarseggiano i viveri e gli abitanti vivono nel terrore 1 dell’imminente crollo dei tetti delle case, che devono sostenere 11 j peso di quattro metri di neve. Dronero, 30 gennaio. | (g. fe.) Una bufera di vento sta imperversando in tutta la valle Malra, sollevando nuvole di neve e rendendo ancora più difficoltosa la circolazione stradale. La temperatura è molto rigida. Il comune di Elva è ancora isolato. Piasco, 30 gennaio. (d. a.c.) Vento fortissimo e gelato su tutta la Valle Varaita. Ls bufera di vento ha investito particolarmente Sampeyre ed i comuni, dell’alta valle. Le strade sono per-1 corriblli ma 11 traffico è molto ! difficoltoso a causa della neve e l del ghiaccio. Fossano, 30 gennaio. (r. r.) La patina di ghiaccio che ricopre tutte le strade della pianura rende molto pericoloso il traffico stradale. Si segnalano molti incidenti, ma tutti senza vittime. Montimi, 30 gennaio. (g. t.) E’ tornato il sole sul Monregalese, dopo ‘ l’ondata di maltempo che aveva paralizzato il traffico stradale e ferroviario. Su tutte le strade i mezzi deil’Anas e della Provincia stanno lavorando per liberare le arterie principali ma il traffico va a rilento per lo strato di ghiaccio. Ceva, 30 gennaio. (g. g.) Una eccezionale gelata notturna, caratterizzata da temperature bassissime, ha creato nuovi problemi per i collegamenti stradali e ferroviari nella zona di Ceva e in Alta Val Tanaro; la situazione sta comunque lentamente migliorando, favorita dall’odierna giornata di sole. I treni registrano ancora sensibili ritardi sulle linee Torino-Savona e Ormea-Ceva, con disagi per lavoratori e studenti pendolari. Sulle strade il traffico si svolge con difficoltà per la presenza di neve e lastroni di ghiaccio. Savigllano, 30 gennaio. (f. p.) Strade ghiacciate, traffico a rilento e numerosi incidenti anche nel Savlgllanese. In molte arterie periferiche il manto nevoso non asportato su è trasformato in una pericolosa lastra di ghiaccio. I carri attrezzi sono intervenuti diverse volte per soccorrere automobilisti in difficoltà. Bra, 30 gennaio. (g. n.) Il sole di oggi pomeriggio ha un po’ ammorbidito la neve ghiacciata che Ieri e nelle prime ore di stamane ha reso difficile e rischiosa la circolazione su j tutte le strade del Braidese. Deci- j ne di automobilisti sono rimasti Coinvolti in incidenti di lieve entità. Racconigl, 30 gennaio. (f. p.) Anche a Racconlgi persi- j ste il gelo che condiziona soprattutto il traffico sulle strade provinciali che collegano la città con • gli altri comuni della zona. Nu- j merose le uscite di strada ed i tamponamenti fortunatamente 1 senza feriti gravi. Asti, 30 gennaio. (V. m.) Freddo intenso sull’Astigiano con punte di 12 sotto zero. La temperatura si è mitigata nel pomeriggio con uno splendido sole. A causa della neve e del freddo diversi alberi si sono spaccati. I Molte le tubature dell’acqua potabile ghiacciate. Sulle strade la cir- i colazione è alquanto difficile per i tratti ghiacciati. Nizza Monferrato, 30 gennaio. (w. g.) Il Nicese è serrato in i una morsa di ghiaccio e di gelo, con temperature che non si registravano almeno da un ventennio: — 16 in città e punte fino a — 18 in talune vallate della zona, come la Val Nizza e la Val Belbo. Danni notevoli si sono avuti nelle campagne, ove vi è stata una vera ecatombe di alberi da frutta e si nutrono serie apprensioni per la vite. Stamane, infatti, sono state trovate — per ora nei vigneti di zone meno elevate — molte piante spaccate dal gelo. Tutte le strade di maggiore importanza che convergono su Nizza Monferrato sono coperte da uno spesso strato di ghiaccio che rende impossibile la circolazione. Incisa Scapacclno, 30 gennaio (w. g.) La temperatura polare ad Incisa Scapacclno (— 17 gradi) ha provocato gravi inconvenienti di una certa gravità. Nelle abitazioni delle popolose borgate Madonna, Villa e Impero manca l’acqua e in borgo Villa manca anche l’energia elettrica. La mancanza d’acqua, che Interessa anche il Comune di Castelnuovo Belbo, è dovuta alla rottura, provocata dal gelo in regione Sant’Anna, delle tubazioni dell’acquedotto della Val Tiglone. Il borgo Villa (duecento abitanti) è al buio completo da due giorni per la caduta di un traliccio. Agitano 30 gennaio, (c. a.) Anche con il ritorno del sole l’Alto Monferrato e la Langa sono tuttora in una morsa di ghiaccio e di neve. I contadini temono gravi ripercussioni negative per il freddo eccezionale, che durante la notte, in aperta campagna, ha toccato 1 — 17 gradi. La situazione della viabilità è ancora assai difficile, anche sulle grandi vie di comunicazione si circola soltanto con le catene. Alessandria, 30 gennaio, (f. m.) Alessandria e provincia sono strette In una morsa di neve e ancor più di ghiaccio. Dopo l’abbondante nevicata di sabato, la colonnina del mercurio, tornato il sereno, è precipitata: stamane la minima registrata all’osservatorio meteorologico del campo di aviazione di Novi è stata di — 13,8 mentre la massima si è aggirata attorno ai — 2. Per molte ore lungo le arterie della zona la circolazione è stata proibitiva. Bloccato la scalo merci alla stazione ferroviaria di Alessandria, dove gli scambi sono inutilizzabili per la neve e 11 ghiaccio: tremila carri merce sono fermi. Tortona, 30 gennaio, (e. r.) Disagio in tutto il Tortonese per l’abbondante nevicata tra sabato e domenica. In buona parte della zona ancora oggi manI ca l’energia elettrica e l’erogazio¬ ne dell’acqua. In città, dopo lunghe ore di assenza dell’acqua potabile, nella mattinata di domenica il servizio è stato poi ripristinato, ma ha subito nuove interruzioni oggi per Inconvenienti nel pressi di Castellar Ponzano, dov’è l’acquedotto civico. Per la mancanza della luce elettrica a Viguzzolo un allevamento di quaglie, quello di Enrico Mattluz, ha subito gravi danni: le incubatrici contenenti le uova sono rimaste ferme per diverse ore rendendo pertanto inservibili le uova stesse. Valenza Po, 30 gennaio, (g. ga. i La neve ha fatto sentire le sue conseguenze anche nel Valenzano. La precipitazione nevosa ha raggiunto e superato i 30 centimetri, poi si è aggiunto 11 gelo — 11 termometro è sceso sul meno 12 — che ha coperto le arterie in città e fuori di uno strato di ghiaccio. La circolazione è ovunque difficile e pericolosa, si sono avuti alcuni Incidenti, fortunatamente senza gravi conseguenze per le persone, e in serata ha fatto la sua comparsa la nebbia, creando altre difficoltà. Novi Ligure, 30 gennaio, (g. c.) Nella zona di Novi Ligure, dopo l’eccezionale nevicata di sabato (oltre quaranta centimetri in città e mezzo metro nella campagna), la situazione permane difficile per quanto riguarda 11 traffico stradale, a causa del fondo ricoperto da uno spesso strato di neve ghiacciata. Sono chiusi al traffico i passi della Castagnola e della Bocchetta, ove la neve supera il metro di altezza. Nelle alte vallate del Borbera e del Lemme, alcune frazioni e parecchi cascinali da sabato sono isolati dal fondovalle. Ovada, 30 gennaio. (g. t.) E’ tornato il sole su tutto POvadese, le valli d’Orba e Stura. La neve caduta su tutto 11 territorio ha raggiunto in città i 40 centimetri, gli ottanta sulla zona di Cremolino. Tagliolo Monferrato e nell’entroterra. I servizi automobilistici dell’Alpi, ieri sospesi, hanno ripreso parzialmente oggi sulla Ovada – Silvano – Castelletto d’Orba, sulla Ovada Lerna – Mornese, sulla Ovada Molare – Cremolino – Cassinelle Bandita; mentre è ancora sospesa la linea Ovada – Roccagrimalda e la Ovada – Trlsobblo – Carpendo Montaldo Bormida. Acqui Terme, 30 gennaio. (g. p.) E’ tornato il sole nell’Acquese, nell’alto Monferrato e in Valle Bormida, ammantati, In pianura, da una ventina di centimetri di neve e, nelle zone collinari, da mezzo metro. Il fondo stradale ghiacciato rende estremamente insidiosa la circolazione automobilistica. Casale, 30 gennaio, (m. v.) Dopo l’abbondante nevicata di sabato, è sopravvenuta un’ondata di gelo che nella notte ha fatto scendere 11 termometro ad una temperatura record di undici gradi sotto zero. Le strade non sgombrate tempestivamente dalla neve sono ora ricoperte da un insidioso e spesso strato di ghiaccio che le rende quasi intransitabili. Cuneo: in viale degli Angeli si passeggia in una trincea di neve. – A Vinadio, poche ore dopo la tormenta splende nuovamente il sole
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A Galliate stroncato da infarto Spalava la neve davanti a casa
A Galliate stroncato da infarto Spalava la neve davanti a casa A Galliate stroncato da infarto Spalava la neve davanti a casa Novara, 80 gennaio. (1. d.b.) // maltempo che per due giorni ha flagellato Novara ha causato, indirettamente, la morte del custode della ditta Zabaron, Giuseppe Gigliotti, 57 anni, Galliate, via Donizzeiti, 2, rimasto fulminato da un infarto mentre stava spalando neve. Era già da parecchio tempo che l’uomo stava lavorando sul marciapiede, davanti al cancello di casa, quando, senza un grido, è stramazzato a terra. E’ stato soccorso da un passante che lo ha accompagnato all’ospedale di Novara dove, tuttavia, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte. Dopo l’eccezionale nevicata che ila rischiato di mettere in crisi la città di Novara, la situazione si sta lentamente normalizzando. I danni provocati dal maltempo sono tuttavia ingenti. Se ne sta tentando un primo bilancio. I fili della luce, dalla periferia della città per molti chilometri, sono stati strappati dai tralicci. Da Novara a Romagnano Sesia, Borgomanero e Omegna. Arona si è rimasti al buio per due giorni. Da sta- mane l’erogazione è stata ri-1 pristinata ma irregolarmente: j ad intervalli i tecnici Enel so- no costretti a togliere la cor-i rcnte per potere continuare i ■■ lavori di riparazione di chilo- \ metn di filo, spezzati e caduti ; a ‘e”a- 1 fornai sono in difficolta > ne/ confezionare il pane, i riscaldamenti non possono fun zionare: asili, case di riposo, | scuole sono al freddo Proiso-j cando enormi disagi. La situazione più grave è stata segnalata a Barengo. «Per l’altra nevicata — dice il sindaco Francesco Cerri — siamo rimasti senza luce 36 ore, adesso è da sabato che siamo senza corrente con le conseguenze immaginabili. Per mangiare del pane hanno dovuto mandare un camion a Vigevano a fare delle scorte. Non funzionano gli impianti di sollevamento dell’acqua potabile: nelle stalle e nelle case bisogna portare l’acqua con il secchio pescando dai pozzi. E’ mai possibile — protesta il primo cittadino — che bastano 15 centimetri di neve per paralizzare mezza provincia? Non” sfamo “in” montagna”mà nella “bassa”. Se ci sono delle linee carenti che cosa aspetta l’Enel a renderle efficienti in modo da evitare inconvenienti come questi per un nonnulla?». Il peso della neve ha sfondato alcuni tetti e fatto crollare decine di antenne televisive. Il ripetitore della radio locale «Radio Azzurra», issato sul tetto di una cascina della Bicocca, alla periferia di Novara, si è schiantato sulle tegole togliendo la «voce» alla emittente novarese. Il guasto per il momento non può essere riparato: prima che «Radio Azzurra» torni a farsi sentire bisognerà aspettare almeno fino alla fine della settimana. Boleto, 30 gennaio. (f. a.) Tutti con la pala gli abitanti di Boleto. Ieri mattina il paese si è svegliato sotto una coltre di un metro di neve: la più grande precipitazione nevosa che si ricordi a memoria d’uomo. I boletesi non si sono tuttavia scoraggiati: armatisi di pala, hanno ripulito tutte le strade dell’abitato, II sindaco, professoressa Nanna Bedoni, che abita a valle, salita nel pomeriggio in j paese con una jeep, non ha | potuto che complimentarsi j vivamente con i suol ammini-1 strati. j — Senza pane, senza luce e j senza scuola a Briga. L’inter-1 dat0 solo aicune ZOne dell’a Ditat0| consentendo un’erogazione abbastanza regolare razione dell’energia elettrica j a causa della neve ha riguar-! dell’acqua. Tra gli edifici rimasti senza elettricità vi erano però l’unico forno e le scuole elementari e materna. Giuseppe Gigliotti, stroncato da infarto: spalava neve
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Ossola: una muraglia di neve
Ossola: una muraglia di neve Disastrose conseguenze del maltempo in tutto VAlto Novarese Ossola: una muraglia di neve Si è sfiorata la tragedia per caduta di slavine e valanghe ■ La valle Vigezzo isolata • Appelli disperati di valligiani e sciatori bloccati – La statale del Sempione ancora interrotta – Aperto un varco verso Macugnaga (Dal nostro corrispondente) Domodossola, 30 gennaio. Nell’Ossola si è sfiorata la tragedia per la caduta di slavine e valanghe dopo l’eccezionale nevicata di sabato. La situazione più drammatica si è avuta in Valle Vigezzo che è rimasta completamente isolata tino a stasera per l’interruzione contemporanea della strada statale e della ferrovia Domodossola-Locarno. Un elicottero e interi reparti della guardia di finanza, il settore di polizia è squadre di volontari della delegazione ossolana del soccorso alpino le disperate richieste di soc corso che sono arrivate dai centri della valle, il caso più grave è stato quello di una giovane sciatrice. Francesca Bestagini. Ili anni, Milano, colpita da un’embolia sulle piste della «Piana» di Vigez- sono stati mobilitati ininter-j rottamente per rispondere al- J zo. ‘-‘ stata subito portata a j Santa Maria Maggiore dove è stata vegliata da un medico per tutta la notte. Stamane un elicottero della guardia di finanza partilo da Calcinate (Va) è riuscito a posarsi in Valle Vigezzo e l’ha portata direttamente a Varese, da do-‘ ti ve ha proseguito in ambulanza per un ospedale milanese. C’è stato appena il tempo di tirare un sospiro di sollievo che i soccorrittori sono stati j Dmobilitati da altri appelli: una partoriente, Ursula Iten, di Santa Maria Maggiore, un ammalato di Craveggia, Pie tro Mozzanino, e una bimba di soli sei mesi, Alessandra Berighieri, di Toceno, colpita da una grave forma di gastroenterite dovevano assolutamente essere ricoverati in ospedale. A più riprese, i tre ammala- dafoDtocaqunei coladstbernse ti Druogno e sono poi stati carisono stati accompagnati ] dai finanzieri con una marcia j forzata sulla neve fino a | sDruogno e hanno poi supera- j to le slavine sulla neve fino a I èicati su un «taboga» con il quale hanno superato le slavine. Anche a Ponte Ribellasca i finanzieri in servizio al valico hanno soccorso 5 svizzeri la cui auto era stata travolta da una slavina e hanno prestato assistenza a tre fronta-1 ben della Valle Vigezzo che | erano rimasti bloccati nella neve alta più di due metri. In serata la situazione è migliorata perché la ferrovia «Vigezzina» ha potuto riprendere le sue corse almeno fino al | confine: la linea è ancora in-1 terrotta sul versante svizzero, La statale del Sempione è sempre interrotta da numero-1 se slavine cadute fra San Gio-: vanni, e il confine svizzero. Una, che si è staccata dalla montagna e ha ostruito la galleria stradale di San Giovanni, ha investito anche un automobilista, Giovanni Rebecchi, di Varzo che è riuscito a salvarsi abbandonando l’auto ed è poi stato soccorso dai vigili del fuoco di Domodossola. Un ‘altra slavina, caduta nei pressi del confine, è piombata sull’auto di un doganiere svizzero che viaggiava con quattro familiari: sono stati tutti soccorsi dai finanzieri di Iselle e stannotutti bene. Oggi pomeriggio i primi mezzi antineve sono riusciti ad aprire un varco nella massa nevosa che ostruiva la statale di Macugnaga fra Ceppomorelli e Pestarena. Lo spazio è appena sufficiente per le auto mentre non passano ancora i pullman: l’arteria resta comunque chiusa. L’interruzione della strada ha creato intralci all’avvicendamento delle comitive di turisti stranieri che avrebbe dovuto avvenire ieri. Verbania. 30 gennaio. (a. c.) La situazione è notevolmente migliorata dopo la nevicata di sabato, ma le conseguenze del maltempo si fanno ancora sentire soprattutto sulla viabilità. E’ sempre in- terrotta”per sia^nartìrafla cne da verbania cale ai 1900 met.ri del Piancavallo Ne “so no oadute tre òpra ì;a- bilato di Man£gra e la pre- senza di massi e tronchi d’al- 1 bero tra la massa nevosa ren| j de faticoso è lento il lavoro , ! dei mezzi meccanici impiegati , per lo sgombero. Proprio a | Piancavallo Culmine (ove la Ineve supera i due metri i ha sede il centro auxologico del-1 la- -Charitas Ambrosiana che ! ospita più di duecento barn- ! bini’ e una cinquantina tra | medici, infermiere, personale specializzato, insegnanti e in servienti. Il centro è isolato da sabato a mezzogiorno, ma è totalmente autosufficiente in quanto dotato di centrale termica, forno di panificazione, scorte di viveri, ecc. e questo isolamento non costituisce problema. Ancora pesante la situazione in Valle Cannobina, anche se da ieri sera è stata riat- 1 tivata l’erogazione dell’enea g;a elettrica. Gurro è rimasta isolata per la caduta di slavine e una ha sfiorato quattro abitanti del paese, uno dei quali —■ Antonio Bergamaschi, 41 anni, è stato sai- | Vato dal tempestivo interven1 to degli amici che lo hanno liberato dalla neve che lo aveva sepolto fino alle spai1 le. Si sta lavorando per libe: rare dalla neve alta un metro e da alcune slavine la strada che dal fondovalle sale a Cavaglio, Falmenta e Finero. La frazione di Gurrone, ove dal 1” gennaio sono caduti più di due metri di neve, è | semi-isolata; vi si sale da Cavaglio solo usando le racchette da neve e con grande fatica. A Verbania la grande nevicata (è la sesta dalla metà dello scorso novembre) e la caduta, tra l’altro, di una linea a 130 mila volts, hanno provocato danni a disagi. La città è rimasta per molte ore priva di energia elettrica. Omegna, 30 gennaio. (a. m.) Persiste il grave disagio per il maltempo sul Lago d’Orta e nelle valli circostanti. In molti centri riviera-1 schi e collinari non si è potuto ancora ripristinare la fornitura di energia elettrica e ! di acqua potabile. Molte scuole, banche e uffici postali so-1 no chiusi. Al Mottarone si misurano oltre due metri di neve, l’Alta Valstrona è compie- i tamente isolata per le conti-1 mie cadute di slavine e valanghe sulla provinciale di fondo valle. Arona, 30 gennaio. (m. b.) La situazione si va lentamente normalizzando in tutta la zona dell’Aronese, dove a causa della neve è mancata l’energia elettrica; in numerose località il black-out si è protratto fino a questa mattina verso mezzogiorno. E’ stata questa ] j I I ; I a parte le. difficoltà del traffico stradale | , e ferroviario (quest’ultimo ha ‘ , registrator itardi di ore), la | conseguenza più rilevante del- : Ila nevicata che si è abbattuta lanche su queste zone e che ha !fatto segnare limiti i cui pre- |cedenti risalgono al Natale.del 1948, quando si ebbe mez-1zo metro di neve. |1 ! ! | ! Valsesia. Una delle numerose frazioni che sono rimaste isolate in montagna. La foto è stata ripresa dall’elicottero
LaStampa 31/01/1978 – numero 25 pagina 1
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