Ci aspetta un bianco natale che di bianco avrà ben poco giacché meteorologicamente associato ad un flusso atlantico occidentale, umido, moderatamente instabile e, sostanzialmente, mite. Proprio in corrispondenza dei giorni natalizi, infatti, si completerà una esemplare fasatura tra il polo asiatico ed il polo canadese del vortice polare destinata al ripristino del flusso zonale. Il sub-tropicale del promontorio anticiclonico continentale, tuttora presente e che, alla fine, non ha prodotto granché neanche nei termini di qualche sbuffatina fredda da nord-est o da est, è già in fase di declino e non mancherà di scomparire completamente nei prossimi giorni. Rimarrà, tuttavia, in agguato, pronto a rialzare la cresta in dirittura di fine anno e, ahimé ed almeno inizialmente, sempre secondo una configurazione poco appetibile per i freddisti. Se osserviamo il disegno della situazione prevista in quota intorno ai giorni 28/29 notiamo, infatti, una nuova espansione anticiclonica all’altezza dell’iberia e, senz’altro, pronta ad estendersi ulteriormente e a deviare, nuovamente verso nord-est, il flusso oceanico. Intorno alla evoluzione di detta espansione, peraltro, rimangono delle incertezze giacché se il primo atteggiamento dell’alta pressione sembra essere quello di una estensione relativamente stabilizzante associata a correnti in mediterraneo nord-occidentali, non possiamo escludere una successiva sua evoluzione relativamente meridiana a favorire una certa settentrionalizzazione. Ma non possiamo escludere neanche un trend che la vede, al contrario, in opposizione a detta settentrionalizzazione. Per cui vedremo, anche perché, al momento, l’incertezza non ci consente di vedere troppo oltre. E’ pur vero che alcuni prestigiosi modelli confortano le esigenze dei freddisti mostrando interessanti profili a partire dai giorni 3/4 gennaio, ma a distanza di ben oltre 10 giorni non mi sembra il caso di prenderli ancora troppo per buoni. Nel disegno i due profili delle frecce più grandi rappresentano, in termini isoipsici e dei relativi flussi in quota, l’evoluzione dal giorno 25 ai giorni 28/29 mentre le frecce piccole vogliono, assai timidamente, indicare quello che, per come detto e secondo la visione attuale di certi modelli, potrebbe accadere nel corso dei primi giorni del prossimo anno…
Pierangelo Perelli