Paganella — 16 Dicembre 2013

 

DA DOMENICA 10 CENTIMETRI

IN LOTTA CON LA NEVE

STRADE PIU’ INSIDIOSE DOPO LE NUOVE PRECIPITAZIONI – LA CRISI DELLA NAFTA E DELL’ACQUA

Torino 21 Febbraio 1956

Dopo le nuove nevicate è assai opportuno che i pedoni nell’attraversare le vie prestino la massima attenzione.
Su di essi oltre al pericolo degli scivoloni incombe quello – ben più grave – rappresentato dagli sbandamenti delle automobili.
Uno strato molle di neve si è sovrapposto al fondo ghiacciato; le ruote fanno scarsa presa sia in curva sia durante le frenate.
Quindi sarà bene che i pedoni non fidino troppo nella prontezza di manovra degli automobilisti, ma soltanto sulla propria attenzione e prudenza.
Da parte loro quanti circolano in vettura, in camion o in motocicletta devono mantenere sempre una velocità molto moderata.
Prima di superare un veicolo è opportuno riflettere due volte, considerando se vi sono le possibilità di “tenere” la strada.
Valga per tutti come ammonizione il tragico episodio avvenuto ieri pomeriggio in corso Peschiera dove due donne sono state travolte ed una di essere è morta.
Dieci sono i centimetri di neve caduti in città da domenica mattina sino a ieri sera: si tratta però di neve molto acquosa che non ha grande consistenza.
L’assessore Strumia riferisce in proposito che sono entrati in funzione 200 autoveicoli muniti di lama – raschiante in gomma e che ai 6800 spalatori complessivamente impiegati, altri 500 si sono aggiunti nel pomeriggio.
Dopo tanto maltempo quali sono le prospettive per l’immediato futuro?
Le previsioni dei meteorologi di Caselle sono incerte.
Correnti, controcorrenti, cicloni, anticicloni si neutralizzano a vicenda creando per tutta l’Europa la possibilità di ulteriori perturbazioni.
Tuttavia in quanto a temperatura non si dovrebbero più raggiungere le quote polari registrate la scorsa settimana, mentre vi è persino la speranza che tra un giorno o due scenda la pioggia: la quale – be più efficace di qualsiasi spazzaneve – non tarderebbe a ripulire le strade.
La crisi della nafta è ancora grave: ieri sono giunti in Prefettura appelli quasi drammatici da parte di ospedali e istituti benefici.
In giornata è poi stato possibile rifornire l’ospedale Sant’Anna, la Maternità, l’Oftalmico, l’Amedeo di Savoia, il Cottolengo, mentre fin da sabato sera si era provveduto per l’ospedale psichiatrico di Grugliasco.
Tuttavia si tira avanti alla giornata.
Il Maria Adelaide non ha combustibile che per 24 ore.
Si calcola che in oltre 600 case, cioè 14 mila famiglie, i termosifoni siano spenti da parecchi giorni.
I rifornimenti giungono con il contagocce e quel che peggio, sono seriamente ostacolati dalle cattive condizioni delle strade.
Dieci autocisterne sono rimaste bloccate sulla Camionale.
Soltanto nel pomeriggio il traffico stradale ha potuto riprendere.
La mancanza dell’acqua costituisce per altre migliaia di torinesi ragione di profondo disagio.
Ieri sera ci hanno telefonato alcuni inquilini delle case di corso Mediterraneo all’incrocio con corso Galileo Ferraris segnalando che da 9 giorni ormai sono all’asciutto.
Se il gelo ha creato tanti inconvenienti, il disgelo non è da meno.
Ieri mattina, ad esempio, in seguito al rialzarsi della temperatura, nei sotterranei di via Roma presso piazzetta C.L.N. è scoppiato un tubo dell’acqua potabile del diametro di 12 centimetri.
In breve è rimasto allagato il locale dove si trova il teatrino dei fratelli Lupi che hanno dovuto frettolosamente mettere in salvo centinaia di marionette.

 

TORINO

 

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