Il sub-tropicale cede il passo ma non in un modo palese e duraturo. Il veloce transito di una saccatura del nord atlantico, più attiva sui settori orientali, innesca un cambiamento climatico nel segno di una maggiore dimanicità e di temperature più consone al periodo, ma non introduce un franco passaggio ad un regime autunnale o da autunno avanzato. Il dinamico promontorio afro-mediterraneo resta pronto a riguadagnare posizioni subito dopo il veloce detto passaggio, anche se in una veste meno solida e meno estesa verso levante. La linea viola, simbolica di una isoipsa di riferimento, si riferisce alla situazione in quota prevista per metà settimana e mostra, inequivocabile, il disegno della ripristinata struttura anticiclonica disposta tra iberia e mediterraneo occidentale, poco disposta ad aprire all’atlantico. Al contrario l’atlantico continua ad essere sede di area depressionaria o di un cut-off, ben presente sino alle basse latitudini, e, certamente, concausa della situazione che ci interessa da parecchi giorni. L’anomalia oceanica, ancorata ad un indice NAO dcisamente negativo, e con il cut-off suddetto resistente e quasi retrogrado, di fatto sembra decisa ad insistere ancora per giorni, anche se con la possibilità della evoluzione verso una maggiore zonalità in dirittura di fine mese (linea blu). Il disegno generale, riferito alla situazione prevista in quota per il prossimo fine settimana (con l’isoipsa di riferimento indicata dal colore rosso e spostata più a ovest rispetto a qualche giorno prima), dà l’idea di quanto detto, ma, per fortuna, dà anche l’idea di qualcosa che si muove dal nord atlantico, sotto forma di una irruzione e di un blocco freddo. Lo stesso per nulla è deciso a puntare verso il mediterraneo ma, quanto meno, pur nel suo spostamento in direzione dell’europa orientale, costituisce il sintomo di una qualche minaccia nei confronti dell’ostico sub-tropicale…