Dopo il breve episodio a carattere invernale la primavera ha ripreso il suo corso, protetta da un anticiclone strutturato tra vicino atlantico e mediterraneo. Tuttavia la medesima fase, a carattere nord-occidentale, tende ad essere interlocutoria e di attesa, rispetto ad un nuovo guasto, questa volta dalle promesse di una maggiore estensione e persistenza. Nulla di cui sorprenderci e di eclatante ma, certamente, pur se non estraneo alle caratteristiche tipiche del periodo stagionale, qualcosa da caratterizzare come una fase piovosa/instabile e, anche, dalla evoluzione successiva incerta. Dunque, a partire dal 25-26 del mese, la nuova offesa alla primavera, stavolta di matrice più occidentale ed oceanica, attualmente in preparazione sul nord-atlantico (vedi situazione attuale simboleggiata dalle linee continue e dalla freccia) saprà produrre un affondo, con sacca in transito da nord a sud, capace persino di ridisegnare in modo duraturo tutto il contesto euro-mediterraneo. La successiva chiusura relativa ad occidente, con rimonta anticiclonica in direzione del nord ovest europa e determinazione di cellula positiva (linea trateggiata), inquadrabile tra fine mese ed inizio del prossimo, in effetti, non depone molto a favore di una rapida risoluzione della fase incerta, e, depone, piuttosto, a favore di una persistenza di cut-off o semi cut-off, in una posizione ancora bene da definire, tra europa centrale, orientale e mediterraneo centro-orientale. Il disegno generale vuole rappresentare la situazione prevista in quota a fine mese, ed indica la stessa dopo il transito della saccatura sulla penisola nei giorni successivi al 26, mostrando, evidente, la circolazione depressionaria, disposta tra penisola balcanica e mediterraneo, quale residuo dell’episodio…