NUOVE LEGGERE NEVICATE SUL CENTRO SUD
ROMA 23 FEBBRAIO 1956
Dopo una giornata serena e piuttosto mite, la neve ha ripreso a cadere su alcune località dell’Italia centro – meridionale.
La situazione va comunque normalizzandosi.
Le regioni che hanno paesi isolati, sono l’Abruzzo e la Calabria.
Da questa mattina fino al tardo pomeriggio si sono succeduti i voli degli elicotteri e degli aeroplani per il lancio di pacchi di viveri e di medicinali.
Stasera si è appresso che a Tagliacozzo, la celebre chiesa del Soccorso (monumento d’arte eretto da Carlo d’Angiò nel 1268 è crollata).
Per fortuna non si debbono lamentare vittime.
A Vasto, in provincia di Chieti, oggi sono precipitate a valle dieci delle dodici case pericolanti fatte sgomberare ieri nella zona orientale dell’abitato.
Sono anche crollati centro metri di muraglione di sostegno del paese.
Altre famiglie, per un totale di 150 persone, sono state allontanate dalla zona franosa e alloggiate provvisoriamente nelle scuole.
La rotabile Vasto – Vasto Marina, statale 86, è completamente ostruita.
Sono sul posto l’ingegnere – capo del Genio Civile e altri funzionari.
E’ annunciato per domani l’arrivo del prefetto Dottor De Vito.
Due valanghe sono cadute sulla strada Villa santa Maria – Montelapiano.
Ufficiali e militari del presidio di Chieti si prodigano con tutti i mezzi per far giungere ai paesi bloccati viveri e indumenti.
Il tetto del reparto isolamento dell’ospedale civile è crollato senza conseguenze per i ricoverati, che sono stati trasportati in altro padiglione.
Due spazzaneve a turbina sono giunti dalla Svizzera e lavorano stamane sull’Alto Sangro e Alto Trigno.
L’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade statali stasera ha comunicato:
“Causa neve, sono chiusi al transito i seguenti valichi alpini:
Maddalena,
Moncenisio,
Piccolo San Bernardo,
Sempione,
Spluga,
Montecroce,
Carnico,
Stelvio,
Giovo,
Pordoi.
Le sporadiche nevicate verificatesi ieri in alcune zone della penisola non hanno impedito il proseguimento dei lavori di ripristino del transito lungo la rete delle strade statali.
Mentre sono state riallacciate le principali comunicazioni fra tutti i capoluoghi di provincia, permangono ancora alcune brevi interruzioni sui valichi dell’Appennino centrale, nel Molise, nella Lucania e nelle Calabrie.
Su tutte le strade statali di recente riaperte al traffico è prescritto l’uso delle catene, mentre in alcune zone non è consentita la circolazione degli autocarri con rimorchio.