Lo sguardo verso il cielo di chi, da tempo, attende la benefica pioggia, è destinato ad ulteriori attese contemplative. La sferzata settentrionale di settimana prossima, identificabile in un asse di saccatura disposto da est ad ovest ed in rapido transito, (simbologia della linea rossa con la freccia blu associata) non può, infatti, costituire il cambio tanto atteso, ma può, al massimo, produrre un passaggio di instabilità ed un relativo temporaneo ristagno di tempo variabile/perturbato successivo sul sud italia. Poca cosa. La raffrescata ed il rinforzo dei venti di grecale di tale transito rappresenteranno l’ennesimo segno di un tempo persistentemente governato da uno sbarramento anticiclonico ad ovest e da una ingombrante presenza di alta pressione sul mediterraneo occidentale. Le speranze di un cambiamento nel segno dell’occidente e di un indebolimento graduale di detta alta pressione sono riposte nell’inizio del prossimo mese, quando, tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, una variazione della circolazione generale euro-atlantica potrà cominciare, anticiclone afro-mediterraneo permettendo, a creare le condizioni per un richiamo di umide infiltrazioni oceaniche. Il disegno generale, che segna la situazione prevista in quota il primo aprile, chiarisce lo spostamento dei massimi barici verso ovest sull’atlantico, e, di conseguenza, esalta l’auspicio del cambio suddetto, nel segno di una progressiva avanzata di flussi occidentali/sud-occidentali nel corso dei giorni successivi (simbologia della linea blu con le frecce associate)…
Pierangelo Perelli