Le bizze di Aprile sono ormai note a tutti, infatti il detto ‘Aprile non ti scoprire’ avrà un suo perché! Un drastico esempio della mutevolezza della stagione primaverile ce lo fornisce un evento accaduto poco meno di 25 anni fa sulle regioni del Settentrione…
Era il 17 Aprile 1991, quando l’anomala posizione dell’anticiclone delle Azzorre tra le Isole Britanniche e l’Islanda, e la presenza di un profondo vortice depressionario in prossimità della Scandinavia, fece scendere per direttissima un nucleo d’aria artica sul Mediterraneo, con le conseguenze del caso. Il giorno 16 Aprile ad esempio l’Osservatorio meteorologico di Como Monteolimpino raggiunse i 23°C, da classica giornata primaverile. L’arrivo dell’aria fredda, e la veloce formazione di un minimo depressionario sull’alto Tirreno, diede luogo già nella mattinata di Mercoledì 17 Aprile ai primi rovesci temporaleschi, accompagnati da locali grandinate. Nel corso del pomeriggio si ebbe un vero e proprio tracollo termico: da una massima di 13°C la temperatura si portò a soli 2°C, tanto che i rovesci assunsero carattere nevoso.
Iniziò così a nevicare tra Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto; gli accumuli ovviamente furono molto variabili, ma si registrarono oltre 30cm sul Cuneese (nevicò anche nella notte sul 18 Aprile). Altrove si segnalarono fino a 15-20cm sulla pedemontana tra Bologna, Modena e Reggio Emilia, circa 10cm nel Torinese e fino a 5cm sui quartieri sud di Milano e sulla costa veneziana. Infatti l’osservatorio di Milano Lorenteggio fece registrare un accumulo di 3.2cm il giorno 17 ed 1.8 cm il 18; da segnalare inoltre che alle ore 20 di quel Mercoledì la temperatura raggiunse i -0.1°C! (dati: meteocomo.it)