La stagione quasi perfetta, già così definita in precedenza, continua il suo corso, tra spunti anticiclonici di bel tempo e fasi più variabili o instabili. Nulla di strano o di atipico per il periodo, anzi. La variabilità che detta lo zonale di un getto, si basso di latitudine, ma ben disposto lungo la linea ovest-est, contiene certamente la bella primavera ma anche le occasioni per il transito di perturbazioni atlantiche. Una di queste perturbazioni è quella destinata ad imbronciare il tempo delle prossime 48 ore, con instabilità spiccata e vivacità temporalesca. L’elemento che non rende completamente ideale la configurazione è, come detto, la relativa bassa latitudine del corso del jet stream, soprattutto in oceano, dove le azzorre si presentano relativamente arrendevoli, sino al punto di accogliere il vortice polare in una ampia ansa negativa. Le stesse azzorre sanno, comunque, mantenere le posizioni verso oriente ed estendersi in direzione nord-est, sino ad inglobare, seppur a fasi alterne, il mediterraneo. Ed allora la nostra stagione può senzaltro essere quella di una disposizione ad onde di non eccessiva ampiezza e relativamente mobili, destinata a disegnare, proprio in area mediterranea, una linea di confine tra l’instabilità che caratterizza le latitudini medie europee e il tempo sub-tropicale che caratterizza le basse latitudini afro-mediterranee. Da cui la possibilità di un corso con un tempo più variabile sul centro-nord e ben più stabile e mite sul centro-sud. Il disegno, che si riferisce alla situazione prevista per l’inizio del mese, è perfetto nel risultare rappresentativo del trend descritto…