Pioggia e grandine raccolti danneggiati Pioggia e grandine raccolti danneggiati «Non si è salvato nulla, è la rovina». I piedi affondati, nel fango, chinato. sulle piante di mais, un.contadino di .Castelnuovo Don Bosco, Tarcisio Coglierò, mostra le foglie bruciate dalla grandine. Il tempo è stato Inclemente quest’anno: molti raccolti sono stati rovinati dalla pioggia. «Qui almeno riusciremo a salvare qualcosa, ma lassù, ad Albugnano, ce n’è anche per il prossimo anno», dice un altro contadino. Enrico Gilardi, Indicando la .collina dietro Castelnuovo. E’ questa la zona più colpita dal maltempo, ina anche a Santena, Riva presso Chleri, Fecetto, Poirino, gli agricoltori stanno, facendo a- triste bilancio della stagione. Lo spettacolo che si presentava nel” glorili scorsi” era desolante. Il granb.’iria^urato’a stento, fra un acquazzone ‘ e l’altro, giace a terra, le spighe gonfie d’acqua. Sul filari, dai quali proviene la famosa freisa locale, le foglie pendono strappate. In alcuni casi è compromessa anche la vendemmia dei prossimi’ anni. Buona parte del mais è ancora ricuperabile, benché la mancanza di calore rallenti la prescita delle piante e l’umidità minacci di asfissiare le radici. «Soltanto nel terreni sabbiosi, dalle parti di Santena, si potrà ottenere un dicreto raccolto — dice 11 prof. Giuseppe Fabaro, che conduce la Cooperativa agricola a Riva presso Chleri —. Nella zona del Chierese le pannocchie saranno più piccole perché si è dovuta rifare la semina anche più volte, usando sementi a ciclo breve». Anche il raccolto del grano e dall’orzo, secondo l’esperto, darà risultati poco soddisfacenti. Con l’auspicabile miglioramento del tempo, si fa sempre più minaccioso l’attacco delle malattie crittogame. Già ora, In diversi – campi di frumento, sono comparse le afidi, la ruggine, lo oidio che riservano la cattiva sorpresa di far trovare le spighe prive di semi. Anche per la vite il pericolo delle muffe è imminente. Gli agricoltori saranno costretti ad usare sostanza chimiche per salvare almeno in parte 1 prodotti. Nel Santenese e nel Poirinese, il maltèmpo ha ritardato la maturazione degli ortaggi e della frutta, 1 prodotti che sostengono maggiormente l’agricoltura loca¬ le. La patata è stata attaccata dalla peronospora, il fungo dell’umidità. Una, delle conseguenze più gravi di questo stato di cose, oltre al malumore dei contadini, che vedono annullato il lavoro di un anno, è l’aumento rapidissimo del prezzo dei prodotti agricoli- sui mercati. Un contadino di Airali mostra i danni della grandine
Persone citate: Enrico Gilardi, Giuseppe Fabaro, Pioggia, Riva, Tarcisio Coglierò
Luoghi citati: Albugnano, Castelnuovo Don Bosco, Poirino, Santena