Editoriali — 27 Luglio 2015

La mitizzazione di questi giorni, più spiccata sul settentrione, e frutto dell’ingresso di decise correnti atlantiche zonali, sembra temporanea e costretta a fare i conti, nel medio termine, con il tentativo di un ripristino delle condizioni precedenti, dettate da una nuova rimonta del sub-tropicale in forma di onda afro-mediterranea. In questo modo svaniscono le prospettive, giorni fa presenti nei modelli, di una maggiore durata della spinta oceanica instabile con la possibilità, addirittura, di un break più deciso tra la fine di luglio e l’inizio di agosto. Di fatto una piccola saccatura, sospinta dal flusso occidentale, tende a muoversi verso levante all’altezza del nord-Italia, ma sembra tendere anche ad un progressivo decadimento, fagocitata nelle maglie dell’alta pressione. Occorre, tuttavia, appurata la risalita, a partire dal prossimo fine settimana, del sub-tropicale per effetto di nuova ridisposizione ondulata del fronte polare, analizzare bene quanto ci dicono i vari modelli giacché il nuovo contesto superestivo potrebbe non risultare cosi aggressivo e duraturo. Il disegno, con i colori simbolo della situazione in quota di lungo termine, prevista per metà settimana prossima, fa riferimento a quanto ci dice il modello ECMWF, orientato nella direzione, almeno fino a quel tempo, di una graduale rimonta anticiclonica che, come si vede, si presenta in una veste accettabile e in sintonia con la normale estate mediterranea; le linee rosse rappresentano, invece, il profilo isoispico del modello GFS, decisamente meno clemente e più ancorato ad un discreta spinta africana.
C’è poi, comunque, da considerare, che lo stesso GFS vede, in dirittura di fine decade, un cambio circolatorio deciso supportato da una progressiva rotazione oraria del fronte polare, con rimonta in oceano e conseguente sviluppo di rinfrescanti correnti occidentali/nord occidentali (linea blu), assai promettenti per gli esiti del tempo di metà mese. Se il ripristino di condizioni estive a buon grado di calore e destinate ad imperversare per una settimana circa sembra inevitabile, è, così, altrettanto vero, che il ritorno del caldo potrebbe non avere toni così drammatici e che, ad ogni modo, lo stesso, caratterizzante la prima settimana del mese, sembrerebbe destinato a soccombere decisamente a fine decade. Vedremo se quanto detto rappresenta una realtà o solo delle speranze…

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Pierangelo Perelli

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