Disastri d'Italia — 13 Giugno 2016

Piove: addio all’estate? te mediterranea, ogni volta che ha tentato di «entrare», è stato battuto per un soffio dal vortice polare che ha sempre spinto più verso Sud la sua azione, col risultato che l’estate sulle nostre regioni nord-occidentali è somigliata tanto a un autunno. La perturbazione che da ieri interessa le regioni settentrionali si è sviluppata in una situazione del genere; essa si presenta molto estesa in latitudine (dall’entroterra algerino alla Finlandia), poco ampia in larghezza e lenta a progredire verso Levante, in quanto il moto dominante è da sud-ovest verso nord-est. A causa di questa lentezza, lascia una consistente traccia sulle regioni che interessa e dal momento che la sua fasoia nuvolosa non è ancora molto estesa in larghezza, si dà il caso che piova a Torino e a Genova mentre a Trieste o a Venezia ancora no. La perturbazione incombe però minacciosa su tutta la penisola e il tempo dovrà peggiorare anche sulle altre regioni. Da lunedi pomeriggio s’intravede però un miglioramento, sulla consistenza del quale ritorneremo il giorno 30 di agosto, per il nostro appuntamento con la previsione di larga massima per la prima decade di settembre che ci auguriamo sia propizia per tutte le genti del Nord così ansiose di sole. Andrea Baroni tropicali verso il Polo Nord e dalle latitudini artiche altri corpi di aria fredda in 36 ore o poco più raggiungono anche il cuore dell’Africa. Come? Il perché di questi fatti? E chi lo sa con certezza; potremmo spiegarvi il meccanismo che s’instaura per giungere a questo tipo di serpeggiamenti della circolazione atmosferica superiore, ma non le cause che sono a monte di questa instabilità delle cosiddette correnti occidentali delle latitudini medie. Si pensa ad eventi extra-terrestri, come le fluttuazioni della attività solare, si pensa a mutamenti delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre, quali potrebbero essere gli aumenti o le diminuzioni dei manti di neve o dei ghiacci delle latitudini polari; oppure potrebbe trattarsi di variazioni nella temperatura dell’acqua degli oceani. Non si sa ma si stanno compiendo studi e ricerche in tal senso e gli Anni Ottanta potranno presumibilmente chiarirci molti dubbi in proposito grazie all’incommensurabile aiuto, peraltro già in atto, della meteorologia sateliitaria. I serpeggiamenti di queste correnti occidentali del nostro emisfero oltre tutto avvengono quest’anno con molta frequenza a latitudini più basse del consueto; è capitato anche in questi ultimi tre mesi che l’anticiclone delle Azzorre, quello della bella esta¬ Piemonte dell Piemonte, della Val d’Aosta, della Liguria sono ricomparsi i temporali mentre il maltempo si va estendendo a tutta l’Italia settentrionale. Per quest’anno l’estate sembra finita, ma settembre è vicino! Purtroppo nessuno può seriamente affermare come sarà il prossimo mese; la scienza non è assolutamente in grado di pronosticare a cosi lungo termine e non sappiamo davvero come facciano certi maghi o indovini a prevedere un settembre radioso. L’instabilità delle condizioni atmosferiche generali in tutto il globo costituisce la nota dominante da qualche anno a questa parte e con il tempo instabile il meglio che possa capitarci è di avere al massimo quattro o cinque giorni di bel tempo seguiti subito dopo da altri quattro o cinque di tempo perturbato. Questi alti e bassi nelle condizioni atmosferiche sono la diretta conseguenza di una circolazione atmosferica ad onde molto ampie, molto estese cioè in latitudine al punto che grossi corpi di aria I calda si spingono dalle zone Dopo due giorni di tempo buono il cielo è tornato a coprirsi di nuvoloni, è ripreso a piovere e sulle montagne e sui colli del Ma c’è chi spera tanto nel settembre

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Meteo Sincero

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