La stagione procede verso l’estate con una certa difficoltà, segnata da un quadro euro-oceanico che vede il jet stream muovere verso latitudini settentrionali e non supportare la tipica estensione anticiclonica estiva. Il finale del mese, pur senza estremi di maltempo e di basse temperature, risulta segnato dagli effetti di valori barici elevati in sede scandinava e da una estesa circolazione ciclonica sull’europa orientale, in grado di estendere la sua influenza in senso retrogrado sino al mediterraneo centro-orientale. Ne conseguono ancora possibilità di momenti instabili associati a detta estensione e a detto transito da nord a sud, segnatamente sui settori di levante, nonché temperature non così elevate e mitigate da correnti settentrionali o orientali. A seguire è possibile, nel corso dei primi di giugno, che qualcosa possa migliorare e che la fascia del sub-tropicale possa, alla fine, risultare un pò più protagonista, ma sempre in un contesto tutto da decifrare, in relazione agli esiti di un corso certamente più occidentale o zonale ma sempre con una alta pressione relativamente timida. Il disegno mostra la situazione prevista in quota di inizio giugno e delinea in modo chiaro una configurazione ancora non troppo anticiclonica e caratterizzata dalla ancora presente area ciclonica che abbraccia il continente dalla scandinavia meridionale alla penisola balcanica ed al mar nero. Secondo quanto vuole rappresentare la simbologia, in linea generale, tuttavia, si nota anche un certo rialzo barico tendenziale sul mediterraneo centro-occidentale che può indirizzare la stagione verso connotazioni più estive, ed in cui appare una evoluzione che da un certo credito, sempre con la riserva imposta dalle possibilità del flusso atlantico instabile, anche alle azzorre…
Pierangelo Perelli