Le riferite velleità dell’anticiclone, in questo caso quello atlantico, stanno ostacolando quelle di un autunno solo a tratti con le caratteristiche tipiche che lo contraddistinguono.
La disposizione del sub-tropicale continua ad essere, tuttavia, quella che favorisce, nel contempo, un certo richiamo di correnti orientali, risucchiate da una falla afro-mediterranea o delle basse latitudini. L’apertura all’oceano e alle sue correnti umide può farsi comunque incalzante nel medio termine e forzare sino a produrre un cambiamento, importante in corrispondenza del week-end, quando un percorso a debole saccatura ed occidentale andrà concretizzandosi fino all’inizio della settimana seguente. Ma non durerà.
Non durerà perché, proprio ad inizio settimana, sembrano profilarsi i presupposti per una graduale maturazione del disegno generale euro-atlantico nella direzione di un blocco associato a rialzo barico in sede scandinava. Tra la chiusura della porta dell’ovest, la rimonta dell’anticiclone verso nord e nord-est e la evoluzione di un regime scand+, tutto potrà configurarsi secondo il disegno tipico delle spinte continentali retrograde e, eventualmente, fresche ed instabili per il mediterraneo. Di fatto sembra che, proprio a partire dai primi giorni della prossima settimana (vedi disegno riferito alla situazione di martedi 4 e simbologia della evoluzione), la prima decade possa essere caratterizzata da impulsi settentrionali e di nord-est, sempre più collocabili in un contesto orientale associato a depressione mediterranea…