Senza categoria — 28 Settembre 2023

Non che il tema del riscaldamento antropico sia un tema di facile studio e di facile interpretazione. Ma chi si appella a certi esperti, in verità molto pochi, che lo sconfessano, si appella ad esperti equiparabili a quei medici che sanno vita morte e miracoli dei dettagli di tutte le malattie ma che, di fronte al paziente, non sanno fare diagnosi. Sconfessare l’azione dei gas serra è sconfessare una evidenza scientifica, supportata dal dato di un riscaldamento che, in termini di rapidità, non si era mai verificato nel passato. E c’è da esserne preoccupati, giacché non mi sembra che si stia facendo granché per ostacolarlo. Il che significa essere contro l’inquinamento, per l’ambiente, per l’introduzione graduale di una energia pulita ma non certamente ambientalisti integralisti ed ideologici sul tipo che propone questa orda di ragazzotti che si riempiono la bocca, a vanvera, di termini come clima ed energia alternativa senza sapere niente di tali argomenti. Le figure meschine che fano quando inviati in certi talk televisivi sono lì a testimoniarne la pochezza e l’inconsistenza. In tutte le cose occorre essere ben documentati, avere conoscenza, portare dei dati precisi. Mentre al giorno d’oggi certi talk, per non parlare di internet dove tutti hanno la possibilità di presentare il loro inutile quando non patetico o pacchiano, sono pieni di personaggi che non meriterebbero neanche di avere la parola al bar o all’osteria. Venendo al tempo, beh, inutile dire che l’autunno sembra, a dispetto di qualche buona avvisaglia inquadrabile intorno ai giorni 4/5 presente nei run modellistici dei giorni scorsi, ulteriormente rimandato. Colpa di una fascia sub-tropicale piuttosto restia a cedere ed invece ancora in grado, nel computo delle onde e di una fase non così mobile lungo le basse latitudini, di produrre promontori in corrispondenza del mediterraneo. Il promontorio in atto è quello che andrà un pò ridimensionandosi intorno ai giorni 3/4 (vedi disegno della situazione generale relativa) ma solo parzialmente e non certo per offrire chissà quale atlantico o chissà quali infiltrazioni. Tant’è che, piuttosto che una qualche sacca atlantica è, a seguire, subito pronta una nuova espansione, anche se tutta da verificare nella sua effettiva evoluzione. Dico tutta da verificare perché, al netto di un suo ruolo molto probabile nel prolungare un tempo abbastanza stabile e caldo per il periodo, potrebbe, acquisendo una dimensione meridiana di un certo peso, dare luogo, nel corso della sua evoluzione, ad una ritornante vorticosa da nord-est, evidentemente destinata maggiormente ad egeo e balcani ma, magari, anche un pò al nostro adriatico ed al nostro centro-sud. Non è detto che ciò avvenga ma non è neanche da escludere. Vedremo, quindi, se poi, in dirittura di fine decade, e per come suggeriscono vari modelli, sarà finalmente la volta dell’autunno serio ed ovvero quello dettato dall’ingresso di decise sacche oceaniche da occidente…

Pierangelo Perelli

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