Editoriali Slider — 29 Luglio 2024

Siamo ai picchi termici più elevati della stagione e sulla base di una espansione del sub-tropicale afro-mediterraneo di tutto rispetto, anche se non dai valori barici eccessivi o estremi. E ci siamo con la speranza che tali rimangano da qui a settembre in funzione di un agosto meno caldo e più gradevole. Naturalmente quanto ci raccontano i forecast di lunghissimo termine e relativi a tutto il prossimo mese lascia un pò il tempo che trova. Si può, tuttavia, ragionevolmente, spingersi sino ai giorni 5/6, per valutare che, fortunatamente e per quei primi giorni del mese, un pò tutti i modelli segnalano la possibilità di un quadro zonale azzorriano, con temperature più contenute. Di fatto l’espansione sub-tropicale, proprio a partire da inizio mese, sembra ridimensionarsi per lasciare gradualmente spazio ad un corso più atlantico, prettamente occidentale, sempre anticiclonico ma con moderazione e di segno oceanico. Se in tale ambito ci sarà anche la possibilità di qualche transito perturbato, o del transito di qualche ondulazione negativa di un certo significato sul nord-italia, difficile dirlo. Non è, però, escluso. E’ probabile, poi, che a partire dai giorni 5/6, in combinazione con una certa flessione a largo sull’atlantico, la pressione in quota in mediterraneo tenda ad un certo nuovo aumento, ma occorre anche segnalare l’ipotesi che detta nuova espansione possa, alla fine, non risultare come una nuova affermazione afro-mediterranea duratura.  Ma, possa, invece, risultare come un’onda pre-frontale, eventuale staffetta di una saccatura in progressione da ovest e, magari, capace di coinvolgere, in modo più o meno significativo, il centro-nord. Il disegno, che indica la situazione generale prevista intorno ai giorni 2/3 agosto, mostra, con il supporto del trend di una isoipsa di riferimento da qui a quei giorni (vedi frecce grandi), il profilo zonale ed azzorriano ben diverso da quello attuale e, conseguentemente, associato a valori termici meno elevati. Le frecce piccole intendono, a loro volta, rappresentare la possibile evoluzione successiva, della nuova rimonta in mediterraneo e della saccatura atlantica in avvicinamento…

Pierangelo Perelli

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