la normalissima estate di questa fase, associata ad un sub-tropicale in salute, presente, ma non aggressivo, continua a vivere di mobilità e di fasi alterne, definite da una successione di ondulazioni, ora positive e ora a debole configurazione ciclonica fino al limite del settentrione. La flessione di inizio mese va delineandosi, al momento, come debole o moderata, ma non mancherà di destabilizzare, con il solito momento temporalesco diurno, centro-nord ed adriatico, anche in virtù di un momentaneo abbassamento del fronte polare favorevole ad un successivo flusso più nord-occidentale. La ripresa anticiclonica, frutto della susseguente onda positiva in avanzamento da occidente, non mancherà, comunque, di recuperare e ripristinare i livelli barici a tutte le quote nel corso della settimana. Se detta ripresa, sempre frutto di un’onda mobile, appare quasi certa, molti dubbi si presentano, invece, quando si cerchi di andare oltre e si cerchi di capire il possibile trend successivo. La significativa non univocità attuale dei forecast modellistici pone infatti più di un quesito in tal senso e ci suggerisce che la fase meteo dei giorni intorno a fine decade potrebbe essere quella di un contesto di meridianizzazione con discesa in oceano e rinforzo anticiclonico afro-mediterraneo (secondo ECMWF; figura generale e frecce blu) oppure quella di un contesto opposto, frutto di rialzo barico in atlantico e susseguente discesa su europa nord-occidentale e verso il mediterraneo settentrionale (secondo GFS; linea e frecce viola). Due possibilità e due configurazioni di innesco tra le quali corre la differenza che corre tra l’inizio di una fase con incremento del caldo e della stabilità e l’inizio di una fase con destabilizzazione, flusso nord-occidentale e raffrescamenti…