L’irruzione prevista è in corso e, seppur non così incisiva e piuttosto confinata a levante, muove lungo l’adriatico e la penisola balcanica, associata ad una veloce sfuriata di instabilità e di moderate diminuzioni termiche. Nulla di particolare ma, in ogni caso, qualcosa di attinente ad un quadro generale non così estivo, ed assimilabile ad un contesto scand+ che, con un sostanziale blocco dell’atlantico, da corpo a flussi continentali dell’est o del nord-est piuttosto che dell’occidente. Uno scampolo di estate autentica sembra profilarsi nel corso della settimana per gli effetti dello spostamento verso est della circolazione ciclonica dell’europa orientale e, soprattutto, per il sopravanzare, al suo seguito, di un promontorio afro-mediterraneo di tutto rispetto, ambizioso nel cercare di conquistare latitudini settentrionali. Una affermazione decisa di un quadro nettamente anticiclonico durevole rimane tuttavia incerta, e lo rimane sulla base di una inquieta dinamica oceanica tutta da verificare nei risvolti di lungo termine, in virtù di ondulazioni che possono anche riproporre estensioni positive lungo l’europa occidentale e conseguenti infiltrazioni in mediterraneo. Naturalmente quando parlo di un quadro non così estivo non mi riferisco certamente a situazioni di area o locali in cui si rilevano condizioni, per soleggiamento e temperature, esteriormente anche estive o quasi; mi riferisco alla configurazione generale barica e dei grandi flussi su scala euro-oceanica. Il disegno delinea la situazione di metà settimana che, con le linee viola rispetto a quella blu della situazione attuale, vuole enfatizzare, a suon di promontorio sub-tropicale mediterraneo e di allontanamento dell’area ciclonica ad est, la stabilizzazione suddetta, ma vuole anche indicare, con la freccia blu, la possibilità tendenziale di medio-lungo termine che l’ingerenza atlantica, magari supportata dalla dinamica inquieta menzionata, non stia troppo a guardare…
Pierangelo Perelli