Situazione drammatica nelle valli torinesi ponti crollati, strade chiuse, fraiioni isolate Stato di emergenza in Val Susa e lungo il Pellico – Ancora bloccata la statale del Moncenisio – Allagata Ja stazione di Bussoleno (il traffico per Modane però non è mai stato interrotto) – A Montebruno spazzata via la passerella provvisoria – Deviazioni per i veicoli – Incontro in Regione per i primi provvedimenti Tregua del maltempo? Gli occhi di tutti, e In spedai modo quelli del contadini, sono rivolti al cielo che da Ieri pomeriggio ha smesso di rovesciare acqua dopo 80 ore di piogge che’ in talune zone hanno i-aggiunto l’intensità di un nubifragio. C’è ancora allarme in numerose località, specie nel Plnerolese e in Val di Susa dove però il livello dei torrenti non ha raggiunto 1 livelli dei maggio scorso. Le culture agricole hanno subito danni ingenti, soprattutto le’viti, gli orti, il grano turco. Il terreno è ovunque impregnato d’acqua e ciò rènde Impossibile qualsiasi intervento per alcuni giorni. I tecnici dèlia Provincia sono impegnati da due giorni nelle zone più colpite per mantenere la viabilità. Sono tenuti sotto controllo gli oltre 250 ponti’ sulle strade provinciali e gli argini che li interessano. Per misura precauzionale l’assessore Bozzello ha ordinato la chiusura del ponte sull’Orco a FogUzzo mentre è previsto un sopralluogo dei tecnici lungo il Peilice nuovamente in piena. lem jn Regione si sono svolte numerose riunioni alle quali hanno preso parte gli amministratori locali delle zone interessate. Si stanno accertando i danni all’agricoltura. Particolare attenzione si pone, ai corsi d’acqua già dissestati per l’alluvione di maggio e l cui argini non sono ancora: siati siste-‘ mati. La competenza è in massima parte del Magistrato del Po che però tarda nel suol interventi. II vicspresldente della Regione e assessore al lavori pubblici Bajardi ha dichiarato che le continue precipitazioni di questi giorni hanno aggravato la situazione già delicata per gli eventi della primavera e per 1 quali sono in corso provvedimenti di ripristino: «Gli uffici responsabili statali, regionali e provinciali, le comunità montane ed i Comuni sono immediatamente intervenuti limitando t danni e predisponendo le adoni urgenti per far fronte alle esigenze delle comunità locali». Questa la situazione zona per zona: IN VAL PELLICE — La situazione, anche se grave, non ha raggiunto quei tragici momenti del 19 maggio quando morirono otto persone, II, Pellico è tornato à rompere gli argini, per fortuna senza, provocare vittime. Il momento piti drammatico è stato vissuto, l’altra notte, nella località Montebruno di Garzigllana, quando è crollato 11 ponte di ferro, innalzato per sostituire 11 vecchio ponte già distrutto nella precedente alluvione. Qualche ora prima 11 transito era stato vietato. La furia delle acque ha spazzato via gli otto tubi di ferro che sostenevano una massicciata in pletriccio. Da ieri per andare da Cavour a Plnerolo bisogna deviare in direzione di Villafranca e Vigo¬ no. Impossibile risalire la valle del peilice perché è chiuso anche il ponte di Campigliene Fonile e 11 fiume ha rotto dappertutto gli argini, da Bricheraslo a Torre Peilice, allagando campi e strade. A Penero le famiglie di Guido Boed, Nicola Milano, e Valentino Peretti, residenti in via Montenero hanno dovuto abbandonare le case. Un supermarket e stato allagato. Le acque hanno anche portato via le passerelle in le&no’ aho collegano la frazione Chiotti con le borgate Faetto e Riclaretto. Una frana è stata segnalata a Sagne, un chilometro sopra Perrero. ‘ Anche il tragico ponte di Buriana, quello che inghiottì otto persone nell’alluvione di tre mesi fa, è chiuso al transito. Hanno resistito 1 ponti nella zona di Bobbio Peilice, dove invece sono crollate le passerelle’ pedonali e sono interrotte le stradine che salgono al rifugi Barbara e Prà: san Isolati gli alpeggi. i —- Oravi danni, ma per fortuna solo alle cose, anche a Villar Peilice, dove l’acqua, deviando verso sinistra ha raggiunto tra le 31 e le 23 dell’altra sera il livello massimo. E’ stato investito 11 camping Cravière: cinque roulottes sono state spazzate via. Seri danni alr.ntemo del «Crai Amicizia», una società sportiva in cui c’è un allevamento di trote: il laghetto artificiale e le tre vasche che ospitavano i pesci (proprio l’altro ieri ne erano stati Immessi 6 quintali) sono ridotti a melma fangosa e invasi dai detriti. Cancellata pure la pista da ballo. Inondata la borgata Cognetti. IN VAL DI SUSA — Ancora una volta, ‘dopo1”l’alluvióne dei mag-‘ gìo scorso ohe causò danni per tre miliardi, la Val Susa è stata colpita dal maltempo. Numerosi torrènti si sono tramutati in numi per le violente piogge e sono straripati arrecando, danni e allagamenti. La statale* del Moncenisio è ancora bloccata alla frazione Foresto di Bussoleno, dove il Rocciamelone, ha stravolto la carreggiata. Alcuni cascinali sonò stati invasi dalle acque, che per duecento metri ricoprivano la statile, Per tutto 11 giorno ruspe e escavatrici hanno lavorato per far tornare 11 torrente nel suo alveo. Allagata anche la stazione di Bussoleno. Ci sono stati ritardi alla Torino-Modane, ma il traffico non è mai stato interrotto Anche 11 rio Gerardo, in.piena, ha minacciato di straripare. Nella notte a Salbertrand il rio Secco è straripato sulla statale del Monglnevro, bloccando la strada. Alcuni turisti stranieri e un autocarro Tir hanno cercato di passare egualmente e sono rimasti bloccati. In serata il’ traffico è stato ripristinato. Nella frazione Menolzio del comune di Mattia, gli abitanti non hanno dormito e hanno lavorato per cercare di arginare le acque che scendevano furiose dalla montagna. Anche il torrente Cenischio, tra Novalesv e Venaus, è uscito dagli argini inondando prati è .vigne. A Chi acceco 1 margarl delle frazioni Strobblette e Combe hanno passato una notte di terrore abbandonando le case poiché dalla montagna precipitavano frane e macigni. Il torrente Prebec è in piena e trascina a valle alberi e massi. Ieri sono salite sui monti sovrastanti due ruspe del porri pleri per liberare gli alpeggi bloccati. IN VAL DI LANZO — A Traves è crollato il muro di recinzione del campo sportivo costruito con notevoli sacrifici dalla Pro Loco. II muro, alto due metri, ha ceda tò per una lunghezza di una trentina di metri trascinando nel crollo le sovrastanti reti metalliche e 1 pali dell’illuminazione. Le strade provinciali della vallai ta sono In parte ostruite da mucchi di ghiaia e terriccio, fruttò degli smottamenti causati dalle violente piogge. Sulla Pinerolo-Cavour è stato spazzato via il ponte a Montebruno – Ruspe al lavoro per sgomberare la statale del Moncenisio bloccata dai detriti